Cimitero austro-ungarico di Bressanone

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Cimitero austro-ungarico di Bressanone
Tipomilitare
Stato attualein uso
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneVarna
LuogoSant'Elisabetta
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 46°43′38.07″N 11°38′44.17″E / 46.727241°N 11.645603°E46.727241; 11.645603

Il cimitero austro-ungarico (in tedesco Soldatenfriedhof Brixen) è un cimitero di guerra che si trova tra Bressanone e Varna, vicino alla vecchia strada statale per il Brennero.

Caduti[modifica | modifica wikitesto]

In questo cimitero sono sepolte le salme di 1.226 caduti austro-ungarici della prima guerra mondiale.

Nel cimitero si trovano i resti di 1.226 militari deceduti durante la prima guerra mondiale e tutti appartenenti all'Impero austro-ungarico dato che le croci poste sui loculi i cognomi hanno origine ungherese, slovena, croata e italiana. Ciò testimonia la multinazionalità dell'impero. Inizialmente le 1.259 salme erano deposte presso il cimitero austro-ungarico di Dobbiaco ma alla fine vennero traslate qui quasi tutte.[1]

In una seconda area sono stati invece posti i resti di 106 caduti tedeschi ed austriaci della seconda guerra mondiale. Sotto una lapide, nel lato destro del cimitero, sono anche sepolti i corpi di soldati russi fatti prigionieri.

Durante l'occupazione nazista del territorio nel contesto dell'Operationszone Alpenvorland, il cimitero è stato adeguato ai canoni estetici della dittatura tedesca.

Croci[modifica | modifica wikitesto]

Le croci e le lapidi sono in pietra. Nella parte centrale del cimitero è stato costruito un simbolico sarcofago in pietra, dietro al quale si trova una cappella commemorativa in stile tirolese.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cimitero di Sorgenti, su itinerarigrandeguerra.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sacrari militari della prima guerra mondiale - Castel Dante di Rovereto ed altri vicini sacrari militari italiani e stranieri, edito a cura del Ministero della Difesa Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra, Roma, 1971.

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