Ciclamato

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Ciclamato di sodio
Ciclamato di sodio
Ciclamato di sodio
Ciclamato di sodio
Ciclamato di sodio
Nome IUPAC
N-cicloesilsulfamato di sodio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC6H12NNaO3S
Massa molecolare (u)201.22 g/mol
Numero CAS139-05-9
Numero EINECS205-348-9
PubChem23665706
SMILES
C1CCC(CC1)NS(=O)(=O)[O-].[Na+]
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H302
Consigli P[1]

Il ciclamato (a volte chiamato ciclammato) è un dolcificante artificiale (codice E: 952) a elevato potere edulcorante che viene spesso usato in associazione alla saccarina nella produzione di sciroppi semplici e sciroppi medicati dietetici o per diabetici.

Per ciclamato tout court s'intende il sale formato dall'acido ciclammico con sodio o calcio. Il suo potere dolcificante, da 30 a 50 volte superiore al saccarosio, fu scoperto casualmente nel 1937 da Michael Sveda, ricercatore all'Università dell'Illinois.

Il ciclamato è stato sospettato di essere cancerogeno ad alte dosi, in base ad alcuni studi sui ratti.[2] Numerosi studi, effettuati successivamente, tendono a dimostrare che questa cancerogenicità è specifica per il ratto, poiché questa specie animale metabolizza il ciclamato in modo diverso da come fa l'uomo. Benché la questione sia controversa, alcuni paesi, tra cui gli USA[3], hanno vietato l'uso alimentare del ciclamato. In Europa l'uso è consentito con restrizioni ed esclusioni.

Le solfatasi batteriche, parte della flora microbica residente del colon, possono convertire il dolcificante ciclamato in cicloesilammina, un agente cancerogeno della vescica[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

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