Christophe Blain

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Christophe Blain nel 2008

Christophe Blain (Gennevilliers, 10 agosto 1970) è un fumettista e illustratore francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1970 da una coppia di insegnanti, ha studiato belle arti alla Scuola Superiore di Cherbourg-Octeville e ha svolto il servizio militare presso la Marina militare francese, esperienza che avrebbe ispirato molti suoi lavori successivi[1], fra cui la sua prima opera a fumetti dal titolo Carnet d'un Matelot (letteralmente "Quaderno d'un marinaio"), realizzata sotto le armi e pubblicata nel 1994.

In seguito ha lavorato come illustratore per diverse riviste e giornali, per poi tornare alle "Bande dessinée" dopo l'incontro con i fumettisti David B., Lewis Trondheim e Joann Sfar. In particolare, su sceneggiatura del primo realizza la miniserie Hiram Lowatt & Placido, pubblicata nel 1997 da Dargaud, e fra il 1999 e il 2006 illustra alcuni albi de La fortezza (Donjon), serie creata dai secondi.

Nel 2001 inizia la pubblicazione di Isaac il pirata (Isaac le pirate), opera di cui realizza interamente sia la sceneggiatura che le illustrazioni. Costituita da cinque volumi (l'ultimo dei quali del 2005), la serie è incentrata sulla picaresche avventure di uno squattrinato pittore costretto ad arruolarsi su di una nave pirata, impegnata in un viaggio per i sette mari. Pubblicata da Dargaud, nel 2002 l'opera riceve un premio come meilleur album al Festival international de la bande dessinée d'Angoulême.

Nel 2007 realizza una nuova miniserie su testi propri, Gus, storia a sfondo western edita nuovamente da Dargaud, in tre volumi. La sua successiva opera è I segreti del Quai d'Orsay (Quai d'Orsay), pubblicata a partire dal 2010, su sceneggiatura stavolta di Abel Lanzac.

Nel 2008 si cimenta con l'animazione, realizzando il videoclip del singolo Comme un manouche sans guitare dall'album omonimo del musicista francese Thomas Dutronc[2].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Biografia, in Lambiek.net.
  2. ^ Biografia e opere, in Bedetheque.com.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN189150865 · ISNI (EN0000 0003 8531 9266 · LCCN (ENn2003048904 · GND (DE120487373 · BNF (FRcb12245967k (data) · J9U (ENHE987007409430305171 · NDL (ENJA01187263 · WorldCat Identities (ENlccn-n2003048904
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie