Christian Lobeck

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Christian Lobeck

Christian Lobeck (Naumburg, 5 giugno 1781Königsberg, 25 agosto 1860) è stato un filologo classico tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lobeck nacque a Naumburg, nell'Elettorato di Sassonia. Dopo aver studiato presso le università di Jena e di Lipsia, diventò Privatdozent presso l'Università di Wittenberg nel 1802, e nel 1810 fu nominato professore. Quattro anni dopo accettò la cattedra di retorica e antica letteratura a Königsberg, che la occupò fino alla sua morte.

Le sue attività letterarie furono dedicate alla storia della religione greca e alla lingua greca e letteraria. Il lavoro più importante di Lobeck s’intitola Aglaophamus (prendendo il nome dal leggendario maestro di Pitagora, 1829)[1], nel quale egli sostiene i punti di vista espressi da G. F. Creuzer nell’opera Symbolik (1810-1823): la religione dei misteri greci (in particolare quelli di Eleusi) non differisce sostanzialmente dalla religione nazionale; i sacerdoti in quanto tali non insegnano né possiedono alcuna conoscenza superiore di Dio; gli elementi orientali sono un'importazione successiva.

L'edizione di Lobeck dell'Aiace di Sofocle (1809), fu molto importante per il suo successo; altre opere importanti: Phrynichus (1820), Paralipomena grammaticae Graecae (vol. I-II; 1837), Pathologiae sermonis Graeci prolegomena (1843) e Pathologiae Graeci sermonis elementa (vol. I-II; 1853-62). Non aveva poca simpatia con la filologia comparata, ritenendo che fosse necessaria una vita per acquisire una conoscenza approfondita di una sola lingua.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il 7 novembre 1869 Friedrich Nietzsche prese in prestito dalla biblioteca universitaria di Basilea «Aglaophamus» di Lobeck (da La nascita della tragedia, Adelphi Edizioni, 2011).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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