Chlorkyuygenite

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Chlorkyuygenite
Formula chimicaCa12Al14O32[(H2O)4Cl2][1]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinomonometrico[2]
Sistema cristallinocubico[2]
Classe di simmetriaesatetraedrica[2]
Parametri di cellaa=12,0285(1) Å, V=1740,34(3) Å³, Z=2[2]
Gruppo puntuale43m[2]
Gruppo spazialeI43d[2]
Proprietà fisiche
Densità calcolata2,941[2] g/cm³
Durezza (Mohs)5-5,5[2]
Coloreincolore con tonalità verdi o gialle[2]
Lucentezzavitrea[2]
Opacitàtrasparente[2]
Strisciobianco[2]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La chlorkyuygenite è un raro minerale appartenente al supergruppo della mayenite[1]; appartiene alla classe dei minerali "ossidi e idrossidi" con la composizione chimica idealizzata Ca12Al14O32[(H2O)4Cl2].

Etimologia e storia[modifica | modifica wikitesto]

Questo minerale è stato scoperto nella caldera dell'alto corso del fiume Chegem, Caucaso del Nord, Cabardino-Balcaria, Russia[2] e approvato dall'IMA nel settembre 2012 con il nome di kyuygenite poi modificato in chlorkyuygenite[3].

La struttura di questo composto è stata chiarita nel 1936 da W. Büssem e A. Eitel presso la Società Kaiser Wilhelm per la ricerca sui silicati. Nel corso della delucidazione della struttura, i due studiosi hanno corretto la composizione in 12CaO · 7Al2O3, C12A7 secondo la notazione della chimica del cemento.[4]

Le prime scoperte di un alluminato di calcio cubico naturale sono state fatte nel 1963 da L. Heller in una roccia di spurrite nell'affioramento di Nalhal Ayalon della Formazione Hatrurim in Israele. È un minerale comune in molti affioramenti della formazione piro-metamorfica di Hatrurim.[5]

Un anno dopo, è stato descritto come un nuovo minerale da Gerhard Hentschel insieme alla brownmillerite in inclusioni calcaree provenienti dalle lave dell'Ettringer Bellerberg con la composizione Ca12Al14O33. Chiamò il nuovo minerale mayenite in onore della vicina città di Mayen.[6]

L'analogo del cloro della mayenite, il composto 11CaO · 7Al2O3 · CaCl2, è stato sintetizzato nel 2008 da Tomoyuki Iwata e collaboratori del Nagoya Institute of Technology di Nagoya, in Giappone.[7]

Una chlormayenite idrata proveniente dall'ignimbrite della caldera di Chengem, nel Circondario federale del Caucaso Settentrionale di Cabardino-Balcaria in Russia, è stata descritta nel 2013 da Evgeni Galuskin e collaboratori e riconosciuta come un nuovo minerale dal CNMNC dell'IMA con il nome di kyuygenite, dal luogo in cui è stata trovata, il Monte Kyuygen-Kaya.[8]

Nel corso della ridefinizione del supergruppo della mayenite del 2010, sono state riesaminate le mayeniti provenienti da diversi siti. Tutte le mayeniti presenti in natura contengono fluoro o cloro e la composizione dichiarata da Hentschel non può essere confermata in nessun caso. Il nome mayenite è stato successivamente scartato in seguito alla scoperta di nuovi minerali del gruppo della mayenite e sono stati introdotti nuovi nomi, tra cui chlorkyuygenite per la kyuygenite della caldera di Chengem.[9]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Nell'attuale classificazione dell'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) la chlorkyuygenite, insieme alla chlormayenite, alla fluorkyuygenite e alla fluormayenite, appartiene al gruppo della mayenite con meno di 4 atomi di cloro e 2 di silicio per unità di formula nel supergruppo della mayenite.[9][2]

Poiché la chlorkyuygenite è stata riconosciuta come minerale indipendente solo nel 2012, non è elencata nell'8ª edizione della sistematica minerale di Strunz, che è obsoleta dal 1977, e nemmeno nella 9ª edizione della sistematica minerale di Strunz, che è stata aggiornata l'ultima volta dall'Associazione Mineralogica Internazionale nel 2009[10]. Neanche la classificazione dei minerali Dana, utilizzata principalmente nel mondo anglosassone, elenca la chlorkyuygenite.

Nella Sistematica dei lapislazzuli, che è stata rivista e aggiornata l'ultima volta nel 2018 secondo Stefan Weiß e che si basa ancora sull'ottava edizione di Strunz per rispetto dei collezionisti privati e delle collezioni istituzionali, il minerale è stato assegnato al sistema nº IV/A.07-045. Nella Sistematica dei lapislazzuli ciò corrisponde alla classe di "Ossidi e idrossidi" e lì alla sottoclasse "Ossidi con il rapporto di metallo : ossigeno = 1:1 e 2:1 (M2O, MO)", dove la chlorkyuygenite insieme a bitikleite, brownmillerite, chlormanyenite, dzhuluite, elbrusite, fluorkyuygenite, fluormayenite, shulamitite, srebrodolskite, tululite e usturite forma il gruppo senza nome IV/A.07.[11]

Chimica[modifica | modifica wikitesto]

La chlorkyuygenite con la composizione idealizzata

è l'analogo del cloro della fluorkyuygenite e l'H2O-analogo della chlormayenite , dove e sono le posizioni nella struttura della mayenite e (lacuna) sta per una posizione reticolare non occupata.[9][2]

La composizione riscontrata nel campione ritrovato nella località tipo è

[2]

Le deviazioni dalla composizione ideale sono dovute principalmente a due file di cristalli misti. Da un lato, Fe3+ è incorporato nelle posizioni , secondo la reazione di scambio

(ipotetico analogo del ferro della chlorkyuygenite),

d'altra parte, la formazione di cristalli misti con wadalite porta a bassi contenuti di silicio insieme a un contenuto leggermente aumentato di ioni monovalenti in posizione :

(wadalite)

L'incorporazione di gruppi OH, come nella chlormayenite o nella fluorkyuygenite, non è stata osservata nella chlorkyuygenite della località tipo.

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

Il minerale cristallizza nel sistema cristallino cubico nel gruppo spaziale I43d (gruppo nº 220) con 2 unità di formula per cella unitaria. Il cristallo misto naturale della località tipo ha una costante di reticolo a = 12.0285 Å.[2]

La struttura è quella della chlormayenite[2]. L'alluminio (Al3+) occupa le due posizioni tetraedriche circondate da 4 ioni di ossigeno.[2] Formano una struttura tetraedrica che racchiude gabbie interconnesse; ognuna di queste gabbie è occupata da due ioni calcio (Ca2+), che sono irregolarmente circondati da 6 ossigeni.[4] Nel loro centro tra gli ioni calcio, 1/3 delle gabbie contengono uno ione cloro (Cl-), le restanti 4 posizioni contengono H2O.[9][2]

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

La chlorkyuygenite si forma a bassa pressione e ad alte temperature durante la conversione della chlormayenite da un fluido ricco di acqua.[2]

Fino al 2023 la chlorkyuygenite è stata trovata solo nella sua località tipo, dove stata trovata come minerale accessorio negli xenoliti di skarn calcareo nell'ignimbrite inclusa nella chegemite, nella reinhardbraunsite e nella srebrodolskite o intorno ai cristalli di wadalite associata a chegemite–fluorchegemite, reinhardbraunsitekumtyubeite, rondorfite, hydroxylellestadite, lakargiite, perovskite, kerimasite, elbrusite, minerali del gruppo dell'ettringite, hydrocalumite, bultfonteinite e minerali della serie katoitegrossularia[2].

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

La chlorkyuygenite sviluppa solo cristalli molto piccoli e incolori o granuli tondeggianti di dimensioni inferiori a 0,1 mm. I cristalli mostrano le superfici del triacistetraedro {211}.[2]

La chlorkyuygenite è stata scoperta sotto forma di grani arrotondati e cristalli di forma tris-tetraedrica di dimensioni fino a 50 µm ed aggregati fino a 100–150 µm[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Galuskin (2015a), p. 99.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x (EN) Evgeny V. Galuskin, Irina O. Galuskina, Joachim Kusz, Frank Gfeller, Thomas Armbruster, Radu Bailau, Mateusz Dulski, Viktor M. Gazeev, Nikolai N. Pertsev, Aleksander E. Zadov e Piotr Dzierżanowski, Mayenite supergroup, part II: Chlorkyuygenite from Upper Chegem, northern Caucasus, Kabardino-Balkaria, Russia, a new microporous mineral with zeolitic H2O (abstract), in European Journal of Mineralogy, vol. 27, n. 1, febbraio 2015, pp. 113-122, DOI:10.1127/ejm/2015/0027-2419. URL consultato il 18 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2015).
  3. ^ Galuskin (2015a), p. 108.
  4. ^ a b (DE) W. Büssem e A. Eitel, Die Struktur des Pentacalciumtrialuminats (PDF), in Zeitschrift für Kristallographie, vol. 95, 1936, pp. 175–188. URL consultato il 22 luglio 2018.
  5. ^ (EN) S. Gross, The mineralogy of the Hatrurim formation, Israel (PDF), in Geological Survey of Israel Bulletin, vol. 70, 1977, pp. 1–80. URL consultato il 9 maggio 2023.
  6. ^ (EN) Michael Fleischer, New Mineral Names (PDF), in The American Mineralogist, vol. 50, 1965, pp. 2096-2111. URL consultato il 9 maggio 2023.
  7. ^ (EN) Tomoyuki Iwata, Masahide Haniuda e Koichiro Fukuda, Crystal structure of Ca12Al14O32Cl2 and luminescence properties of Ca12Al14O32Cl2:Eu2+, in Journal of Solid State Chemistry, vol. 181, 2008, pp. 51–55, DOI:10.1016/j.jssc.2007.11.002.
  8. ^ (EN) P.A. Williams, F. Hatert, Marco Pasero e S.J. Mills, IMA Commission on new minerals, nomenclature and classification (CNMNC) Newsletter 15. New minerals and nomenclature modifications approved in 2012 and 2013 (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 77, 2013, pp. 1–12. URL consultato il 9 maggio 2023.
  9. ^ a b c d (EN) Evgeny V. Galuskin, Frank Gfeller, Irina O. Galuskina, Thomas Armbruster, Radu Bailau e Viktor V. Sharygin, Mayenite supergroup, part I: Recommended nomenclature (PDF), in European Journal of Mineralogy, vol. 27, n. 1, 2015, pp. 99-111. URL consultato il 30 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  10. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 9 maggio 2023.
  11. ^ (DE) Stefan Weiß, Das große Lapis Mineralienverzeichnis. Alle Mineralien von A – Z und ihre Eigenschaften. Stand 03/2018, 7ª ed., Monaco, Weise, 2018, ISBN 978-3-921656-83-9.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Evgeny V. Galuskin, Frank Gfeller, Irina O. Galuskina, Thomas Armbruster, Radu Bailau e Viktor V. Sharygin, Mayenite supergroup, part I: Recommended nomenclature (PDF), in European Journal of Mineralogy, vol. 27, n. 1, 2015, pp. 99-111. URL consultato il 30 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  • (EN) Evgeny V. Galuskin, Irina O. Galuskina, Joachim Kusz, Frank Gfeller, Thomas Armbruster, Radu Bailau, Mateusz Dulski, Viktor M. Gazeev, Nikolai N. Pertsev, Aleksander E. Zadov e Piotr Dzierżanowski, Mayenite supergroup, part II: Chlorkyuygenite from Upper Chegem, northern Caucasus, Kabardino-Balkaria, Russia, a new microporous mineral with zeolitic H2O (abstract), in European Journal of Mineralogy, vol. 27, n. 1, febbraio 2015, pp. 113-122, DOI:10.1127/ejm/2015/0027-2419. URL consultato il 18 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2015).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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