Chiesa ortodossa greco-cattolica ucraina

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Patriarcato Cattolico Bizantino C.O.G.C.U.
Chiesa di San Giuseppe a Pidhirci, Oblast' di Leopoli, Ucraina
ClassificazioneChiesa indipendente
OrientamentoSedevacantismo

Cattolici di rito orientale

Fondata11 luglio 2009
Briuchovicil
Separata daChiesa greco-cattolica ucraina (Chiesa cattolica)
DiffusioneUcraina
LinguaSlavo ecclesiastico, Ucraino
RitoBizantino
PrimateElijah Anthony Dohnal
Struttura organizzativaEpiscopalismo
Altri nomiPatriarcato cattolico bizantino
Sito ufficiale
Manifestazioni nell'agosto 2009

Il Patriarcato Cattolico Bizantino (altrimenti Chiesa Ortodossa Greco-Cattolica Ucraina - COGCU) [1], nasce dalla scissione dalla Chiesa Greco-Cattolica Ucraina (CGCU), dalla quale a seguito del Sinodo Ortodosso riunitosi a Briuchovicil l'11 luglio 2009 ha dichiarato la propria autonomia e indipendenza[2].

A conclusione del Sinodo del Vescovi svoltosi a Žovkva il 5 aprile 2011, è stato sottoscritto il "Decreto di costituzione del Patriarcato Cattolico Bizantino"[1], che ha disconosciuto l'autorità del pontefice, scomunicando Papa Benedetto XVI.[1]

Il più importante riferimento storico-spirituale è il monastero basiliano di Pidhirtsi, nella regione di Leopoli[1]. I fondatori del Patriarcato Cattolico Bizantino sono membri dell'Ordine di San Basilio Magno (OSBM[2])[1], e fra di essi erano i membri del Sinodo Permanente della Chiesa ortodossa greco-cattolica ucraina[1][2].

Il Patriarcato Cattolico Bizantino è stato scomunicato dalla Chiesa Cattolica, che considera i suoi membri scismatici.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A differenza della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, che mantiene la comunione con la Santa Sede, la Chiesa Ortodossa Greco-Cattolica Ucraina, una volta distaccatasi e resasi indipendente, ha scomunicato per eresia e apostasia i pontefici della Santa Sede, collocandosi nell'ambito sedevacantista.

Le dichiarazioni di scomunica riguardano sia i pontefici successori di Pio XII che alcune autorità apostoliche della Chiesa Ortodossa:

  • Giovanni XXIII - Paolo VI, rigettando l'elaborazione dottrinale e liturgica del Concilio Vaticano II[3][4],
  • Giovanni Paolo II: per l'enciclica Nostra aetate e la diffusione del metodo storico-critico nei seminari e nelle facoltà teologiche[4],
  • Papa Francesco: per aver negato in Amoris laetitia l'esistenza di "universalmente valide norme morali"[5][6];
  • il cardinale William Joseph Levada: in conseguenza della scomunica di quattro vescovi[non chiaro] della COGCU da parte della Congregazione per la dottrina della fede[7];
  • Teofilo III, Patriarca Ortodosso di Gerusalemme: per la partecipazione all'evento svoltosi a Kiev il 25-26 Ottobre 2012, in ripresa dell'incontro di Assisi[8]. A tale anatema seguì una formale richiesta al Patriarca di Mosca Cirillo I a riguardo di altri tre arcivescovi ortodossi[9].

Richiamando Galati 1[10] e la bolla dogmatica Cum Ex Apostolatus Officio di Paolo IV, il Patriarca Cattolico Bizantino ha sottolineato l'esigenza di chiarire le condizioni di esistenza del primato papale, della sua infallibilità "in ambito di fede e di morale", dei sacramenti ex opere operato, nei casi di: eresia e di apostasia, e di presenza storica massoneria nella gerarchia ecclesiastica[4][11].

La permanenza "in unità con Cristo e con l'insegnamento ortodosso (retto) della Chiesa" è incompatibile con il sincretismo e lo "spirito di Assisi", e con le tesi e i valori morali del modernismo, in materia di ecumenismo, di omosessualità[4][11], e di diritto di famiglia minorile[9]. Il giudizio antimodernista è stato esteso anche al cardinale Rampolla e dal futuro papa Benedetto XV.

La Chiesa Ortodossa Greco-Cattolica Ucraina considera la Santa Sede come Sede vacante.

Scomunica da parte della Chiesa Cattolica[modifica | modifica wikitesto]

Nel giugno 2008, il Tribunale Ecclesiastico dell'Eparchia di Sokal'-Žovkva ha scomunicato i membri fondatori del Patriarcato Cattolico Bizantino, essendo essi stati consacrati senza il permesso della Santa Sede.[12] La scomunica è stata confermata dal Supremo tribunale della Segnatura apostolica il 7 ottobre 2008.[13]

Il 29 marzo 2012, la Congregazione per la Dottrina della Fede, su richiesta della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, ha dichiarato la "sedicente Chiesa Ortodossa Greco-Cattolica Ucraina" un gruppo scismatico, giudicando le sue consacrazioni episcopali come illecite e ha scomunicato tutti i suoi membri.[14] Il gruppo ha replicato dichiarando un anatema sulla Congregazione per la Dottrina della Fede.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Riferimenti e storia della fondazione del Patriarcato, su vkpatriarhat.org. URL consultato l'11 agosto 2018 (archiviato il 28 settembre 2017).
    «Il suo scopo è quello di unire tutti i credenti che desideranoconservare immune il sacro deposito della fede cattolica, senza distinzione di nazionalità o di appartenenza ad una delle Chiese Cattoliche o tradizioni.»
  2. ^ a b c Pagina Principale del sito, su uogcc.org.ua. URL consultato l'11 agosto 2018 (archiviato il 3 agosto 2018).
  3. ^ a b Patriarca Elia, Dichiarazione dell’anatema sui papi Giovanni XXIII e Paolo VI / Dichiarazione del Concilio Vaticano II eretico e invalido, su uogcc.org.ua, 30 aprile 2016. URL consultato il 9 agosto 2018 (archiviato il 6 gennaio 2017).
  4. ^ a b c d Patriarca Elia, Il modernismo e l’eutanasia ecclesiale. II parte., su uogcc.org.ua, 17 marzo 2017. URL consultato il 9 agosto 2018 (archiviato il 9 agosto 2018).
  5. ^ Patriarca Elia, Dichiarazione di scomunica di papa Francesco, su uogcc.org.ua, 19 febbraio 2018. URL consultato il 9 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2018).
  6. ^ Dichiarazione dell'anatema su Francesco Bergoglio, su uogcc.org.ua, 5 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2018).
  7. ^ La scomunica, anatema, maledizione, su uogcc.org.ua, 2 aprile 2012. URL consultato l'11 agosto 2012 (archiviato il 25 maggio 2017).
  8. ^ Patriarca Cattolici Bizantino, Dichiarazione dell’anatema su Patriarca ortodosso di Gerusalemme Teofilo III, su uogcc.org.ua, Leopoli, 3 maggio 2012. URL consultato il 9 agosto 2018 (archiviato il 6 agosto 2018).
  9. ^ a b PCB, Anatema sul Patriarca di Gerusalemme e la richiesta di punizione di tre Arcivescovi, su uogcc.org.ua, Leopoli, 3 maggio 2012 (archiviato il 6 agosto 2018).
  10. ^ ai versi 6-9, oppure 8-9
  11. ^ a b Patriarca Cattolico Bizantino, L’infallibilità del papa e la realtà delle eresie. I parte., su uogcc.org.ua, 13 marzo 2017. URL consultato il 9 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2018).
  12. ^ UOGCC / English / About Church, su uogcc.org.ua. URL consultato il 3 ottobre 2022.
  13. ^ [https://web.archive.org/web/20120402003907/http://old.risu.org.ua/eng/news/article;26027 RISU /English /News /Vatican Says Excommunication of �Pidhirtsi Fathers� Final:], su web.archive.org, 2 aprile 2012. URL consultato il 3 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2012).
  14. ^ NULL, Dichiarazione della Santa Sede sui "sedicenti vescovi greco-cattolici di Pidhirci", su ZENIT - Italiano, 29 marzo 2012. URL consultato il 3 ottobre 2022.
  15. ^ UOGCC / English / Actual, su uogcc.org.ua. URL consultato il 3 ottobre 2022.

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