Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Barile)

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Chiesa di Santa Maria delle Grazie
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBasilicata
LocalitàBarile
Indirizzovia Roma[1]
Coordinate40°56′48.3″N 15°40′22.9″E / 40.94675°N 15.673028°E40.94675; 15.673028
TitolareBeata Vergine delle Grazie
Diocesi Melfi-Rapolla-Venosa
Inizio costruzioneXVIII secolo
CompletamentoXIX secolo

La chiesa di Santa Maria delle Grazie è la parrocchiale di Barile, in provincia di Potenza e diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa[2]; fa parte della zona pastorale di Rionero in Vulture.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Non si conosce il periodo di fondazione dell'originalità luogo di culto di Barile, che nel 1325 risultava tra le pertinenze dei vescovi di Rapolla[2].

La parrocchia rimase esclusivamente di rito greco fino al 1603, allorché il vescovo di Rapolla e Venosa Placido della Marra inviò a Barile pure un sacerdote di rito latino affinché si potessero tenere funzioni in entrambi i riti; due anni dopo la chiesa venne restaurata con il contributo delle famiglie di rito latino[2].

Nel 1621 l'edificio fu interessato da una nuova riparazione per volere dei fedeli, in occasione della quale fu dotato anche di un'icona ritraente la patrona; nel 1658 fu eretto il campanile[2].

Nel 1756, nonostante l'intera chiesa versasse in cattive condizioni, si provvide a risistemare unicamente la cappella del Rosario; nel 1769 il vescovo di Melfi e Rapolla Ferdinando De Vicariis, rilevato il cattivo stato della struttura, ne ordinò il rifacimento. I lavori di ricostruzione iniziarono però circa un trentennio dopo, per poi essere terminati nel 1804[2].

Pochi decenni dopo, nel 1851 un terremoto distrusse la parrocchiale, risparmiandone unicamente l'altare maggiore e la balaustra. Nel 1856 partì la riedificazione, che, dopo un periodo di interruzione, fu ripresa nel 1860 seguendo il progetto di Giuseppe Piacentini; la parrocchiale venne consacrata il 27 ottobre 1883[2].

Nel 2010 cominciò un restauro che riguardò prevalentemente l'interno della chiesa, compresi gli impianti elettrico e termico; la parrocchiale, nel frattempo adeguata anche alle norme postconciliari, fu riaperta al culto nella primavera del 2013[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a salienti della chiesa, rivolta a sudest, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri; quello inferiore presenta centralmente il portale d'ingresso architravato, affiancato da due nicchie con statue, ed è scandita da quattro lesene sorreggenti due timpanetti, mentre quello superiore, abbellito da due lesene laterali, è caratterizzato da una finestra semicircolare e coronata dal frontone di forma triangolare[2].

Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora ed è coperta dal tetto a quattro falde[2].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno

L'interno dell'edificio, la cui pianta è a croce greca, si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano i bracci del transetto e le cappelle laterali, introdotte da archi a tutto sesto, e le cui pareti sono scandite da lesene terminanti con capitelli e sorreggenti la trabeazione modanata e aggettante sopra la quale si imposta la volta; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, delimitato da balaustre e chiuso dall'abside di forma semicircolare[2].

L'opera di maggior pregio qui conservata è la tavola avente come soggetto la Madonna con Bambino, risalente al Quattrocento[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Diocesi.
  2. ^ a b c d e f g h i j Chiesa di Santa Maria delle Grazie <Barile>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 2 maggio 2024.
  3. ^ I Luoghi e I Monumenti e le Architetture Religiose, su comune.barile.pz.it. URL consultato il 2 maggio 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]