Chiesa di Santa Margherita (Olevano Romano)

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Chiesa di Santa Margherita
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàOlevano Romano
Coordinate41°51′36.48″N 13°01′49.06″E / 41.860133°N 13.030294°E41.860133; 13.030294
Religionecattolica di rito romano
TitolareSanta Margherita Vergine e Martire
Sede suburbicaria Palestrina
ArchitettoCostantino Sneider
Completamento1914

La chiesa di Santa Margherita Vergine e Martire è la parrocchiale di Olevano Romano, in città metropolitana di Roma Capitale e sede suburbicaria di Palestrina[1]; fa parte della vicaria di San Vito Romano-Paliano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione d'una chiesa a Olevano Romano, fondata in epoca imprecisata, risale al 1364 ed è contenuta negli Statuti di Olevano[1][2].

Nella prima metà del XV secolo la chiesa venne ricostruita sfruttando dei fondi messi a disposizione di papa Martino V, per poi venir elevata al rango di collegiata nel 1570 dal vescovo Ottone di Waldburg[2].

L'8 settembre 1596 prese inizio il rifacimento dell'edificio; i lavori terminarono nel 1602 e la nuova struttura risultò a un'unica navata, con sette cappelle laterali e vari altari, tra i quali i più importanti erano il maggiore, intitolato alla patrona della chiesa, quello di San Francesco, costruito da Nicola Piselli, quello della Presentazione, costruito da don Angelo Gianfranceschi e in seguito ridedicato a santa Lucia, e quello di San Pietro, fatto realizzare dal capitolo della collegiata[1].

Tra il 1575 e il 1580 l'oratorio della confraternita del Santissimo Sacramento, posizionato dietro la chiesa, venne collegato ad essa tramite la realizzazione di un grande arco e riadattato alla funzione di presbiterio; il lavoro fu compiuto anche grazie alle donazioni di Pompeo, Marzio e Orinzia Colonna[1].

Tra il 1723 e il 1724 venne costruita la cantoria e nello stesso periodo l'abside fu oggetto di una risistemazione[1].

Il 29 giugno 1879 una folgore si abbatté sul campanile, causando gravi danni ad esso e alla collegiata; allora, l'arciprete don Leopoldo Bonuglia decise di riedificare la chiesa dalle fondamenta. Così, all'architetto Costantino Sneider venne affidato il compito di redigere il progetto e di lì a poco iniziarono i lavori; la ricostruita chiesa fu portata a termine nel 1914[1].

Nel 1954 la navata fu oggetto di un rifacimento, in occasione del quale venne posato il nuovo pavimento[1]. Un ulteriore intervento di riqualificazione fu condotto tra il 2017 e il 2018, allorché vennero ridipinte le pareti, fu risistemato il tetto e furono consolidate le colonne[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata, suddivisa orizzontalmente da cornici marcapiano, presenta nel registro inferiore il portale maggiore, affiancato dai due ingressi secondari architravati, mentre in quello superiore è ornata con tre nicchie, la centrale delle quali a serliana; a coronamento si staglia il timpano triangolare con cornice dentellata.
Sull'estremità sinistra del prospetto si erge il campanile, caratterizzato dalla presenza di un grande orologio sotto la cella campanaria.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio si compone di due navate suddivise da pilastri sorreggenti archi a tutto sesto; il nartece è coperto dalla volta a crociera, mentre l'aula dal soffitto a cassettoni finemente decorato. Al termine della navata si sviluppa il presbiterio, sopraelevato di due scalini[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Chiesa di Santa Margherita Vergine e Martire <Olevano Romano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 aprile 2021.
  2. ^ a b SANTA MARGHERITA, V.M. - OLEVANO ROMANO, su diocesipalestrina.it. URL consultato il 4 aprile 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]