Chiesa di Santa Bonosa

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Santa Bonosa
La chiesa in un acquarello di Ettore Roesler Franz
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
Coordinate41°53′23.75″N 12°28′28.55″E / 41.889931°N 12.474598°E41.889931; 12.474598
Religionecattolica
Diocesi Roma
Inizio costruzioneXII secolo
Demolizione1888
Vecchia fotografia della chiesa.

La chiesa di Santa Bonosa era una chiesa di Roma, nel rione Trastevere, che affacciava sulla piazza omonima. È stata demolita nel 1888 durante la costruzione dei muraglioni del Tevere e per far spazio a Piazza Sidney Sonnino.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

È annoverata fra le filiali di San Crisogono già nella bolla di Callisto II del 1121. Giovanni Battista de Rossi, dal rinvenimento di un'iscrizione cristiana votiva, inclinava a dedurre che un locus sanctus esistesse già nel secoli V o VI; l'Armellini vi ravvisò, sotto costruzioni dei secoli VII-IX, avanzi di una casa romana del secolo V. È menzionata anche col nome di Santa Venosa, e nei cataloghi dei secoli XV e XVI.

Così l'Armellini parla della chiesa:

«Era una delle più storiche e antiche chiese del Trastevere. Delle sue origini nulla sappiamo con certezza, tranne che sono antichissime. Stefano Cappello, che ne fu rettore nell'anno 1589, pubblicò gli atti del martirio della santa, il corpo della quale era stato trovato in quella chiesa medesima un secolo prima, cioè nel 1480. D’onde e quando colà fossero venute quelle reliquie è ignoto... Un documento dell’anno 1256 è la più antica memoria superstite della nostra chiesa trastiberina, dal quale si raccoglie che in quell’anno la memoria dedicata a Bonosa era assai antica, e che la tradizione circa la vera titolare di quel santuario era oscurata ed incerta. Assai probabilmente la chiesa fu edificata nella casa già santificata dall’abitazione della martire romana.

È veramente l’antichità somma dell’edifizio risulta anche oggi dall’esame che ne ho fatto io stesso in occasione di alcuni recenti lavori per restaurarla. Ivi ho ravvisato costruzioni del secolo VIII o IX; e nell’angolo sinistro, sotto la scala che mena al palco dei cantori, sono state testé scolpite tracce di pitture di quella stessa epoca, rappresentanti teste giovanili di santi col capo nimbato. Anche nella parte destra della chiesa si accennava ad una stanza ricoperta di fino intonaco messo a colori e che io giudico del secolo V, la quale potrebbe essere l’avanzo d’una casa romana di quel secolo incorporata alla chiesa, forse quella medesima dei genitori di Bonosa.

Non si può deplorare abbastanza la distruzione avvenuta testé di questa piccola e monumentale chiesuola.»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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