Chiesa di Sant'Antonio Abate (Ponti sul Mincio)

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Chiesa di Sant'Antonio Abate
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàPonti sul Mincio
Coordinate45°24′41.7″N 10°41′13.5″E / 45.411583°N 10.687083°E45.411583; 10.687083
TitolareSant'Antonio Abate

La chiesa di Sant'Antonio Abate è la parrocchiale di Ponti sul Mincio, in provincia e diocesi di Mantova[1][2]; fa parte del vicariato foraneo San Luigi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La primitiva chiesa pontirola, attestata per la prima volta in una bolla papale del 1145[3], sorgeva sulla collina che sovrasta il centro abitato ed era dotata del camposanto e del fonte battesimale[1].

Dalle relazioni delle visite pastorali effettuate nel XVI secolo dal vescovo di Verona Gian Matteo Giberti si apprende che la parrocchialità era stata trasferita prima da quest'anima chiesa, dedicata a santa Maria, a quella di San Leonzio e poi a quella di San Giacomo[4].

Alla fine del Cinquecento il vescovo Agostino Valier, rilevando l'insufficienza della chiesa di San Giacomo a soddisfare le esigenze dei fedeli, ordinò che l'oratorio di Sant'Antonio Abate venisse riedificato ed adattato al ruolo di nuova parrocchiale; i lavori iniziarono nel 1583 e si conclusero entro la fine del secolo[1].

Tra il 1694 e il 1697, grazie all'interessamento dell'allora parroco don Gerolamo Danesi, si procedette all'ampliamento della chiesa mediante la sopraelevazione del tetto e il prolungamento della navata in direzione della piazzetta antistante[1].

Nel 1844 risultava che la parrocchiale di Sant'Antonio Abate aveva come filiale quattro oratori, ovvero due privati e quelli, pubblici, di San Nicolò e della Beata Vergine dei Sette Dolori, ubicato presso il cimitero[4].

Nella seconda metà del XIX secolo l'edificio venne interessato da ulteriori rimaneggiamenti, in occasione dei quali si provvide ad ampliare l'aula e a ricostruire il presbiterio[1].

La facciata della chiesa fu restaurata nel 1919, mentre tra il 1963 e il 1965, in occasione di una generale risistemazione del luogo di culto, venne rimodellata in stile neoclassico[1].

Nel 1970 si procedette all'adeguamento liturgico in ossequio alle norme postconciliari mediante l'aggiunta dell'altare rivolto verso l'assemblea e dell'ambone[1]; nel 1977 la parrocchia passò dalla diocesi di Verona a quella di Mantova, in modo da far coincidere il confine tra le due circoscrizioni ecclesiastiche a quello regionale e provinciale[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a capanna della chiesa, rivolta a nordovest, presenta centralmente il portale d'ingresso architravato, una specchiatura e una finestra a lunetta murata e ai lati due nicchie ospitanti altrettante statue; il prospetto è scandito da quattro lesene tuscaniche sorreggenti una doppia cornice modanata e il timpano, lasciato incompleto senza cornici[1].

Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora a tutto sesto ed è coperta dal tetto a quattro falde[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le due cappelle laterali, introdotte da archi a tutto sesto, e le cui pareti sono scandite da paraste sorreggenti la trabeazione modanata e aggettante sopra la quale si imposta la volta a botte; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini e chiuso dall'abside semicircolare[1].

Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la statua lignea con soggetto la Madonna con Bambino intagliata nel XVIII secolo[5], la pala raffigurante i Santi Sebastiano Francesco con le anime purganti, eseguita dai fratelli fiamminghi Meves[5], e la tela ritraente le tentazioni di Sant'Antonio[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j Chiesa di Sant'Antonio Abate <Ponti sul Mincio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 29 marzo 2024.
  2. ^ BeWeB.
  3. ^ Ponti sul Mincio - Sant'Antonio abate, su diocesidimantova.it. URL consultato il 29 marzo 2024.
  4. ^ a b c Parrocchia di Sant'Antonio abate, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 29 marzo 2024.
  5. ^ a b c Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio Abate, su terrealtomantovano.it. URL consultato il 29 marzo 2024.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]