Chiesa di San Severo (Erfurt)

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Chiesa di San Severo
Severikirche
Veduta dell'esterno dalla Domplatz.
StatoBandiera della Germania Germania
LandTuringia
LocalitàErfurt
Coordinate50°58′33.96″N 11°01′22.08″E / 50.9761°N 11.0228°E50.9761; 11.0228
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Severo di Ravenna
Diocesi Erfurt
Consacrazione1308
Stile architettonicogotico
Inizio costruzione1270
Completamento1495
Sito webwww.st-laurentius-erfurt.de/orte-kirchen/st-severi/

La chiesa di San Severo (in tedesco Severikirche ) è una delle chiese principali della città di Erfurt in Germania.

Rappresenta uno dei maggiori monumenti cittadini e un notevole esempio dell'Architettura gotica in Germania.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Veduta dell'esterno.
Le tre torri cuspidate del corpo orientale.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Sul sito dell'edificio attuale sorgeva una prima chiesa dedicata a San Paolo, i cui resti apparvero, appena più a nord, durante degli scavi archeologici effettuati nel 1960-61. A poche centinaia di metri, sulla collina suburbana del Petersberg, vi era stato fondato un monastero di monaci benedettini, dedicato a San Pietro, nell'VIII secolo[1]. Apparentemente un suo gemello, femminile, dedicato a San Paolo, era stato fondato nel 708 sulla collina della cattedrale[2] la quale costruzione viene attribuita a San Bonifacio.

Nell'836, l'Arcivescovo di Magonza Autcario (826-847) portò a Erfurt i resti di San Severo di Ravenna donandoli alla Klosterkirche Sankt Paul „auf dem Berge“, il "Monastero di San Paolo in Alto Monte" e nel IX secolo la chiesa sembra essere dedicata ai due Santi Paolo e Severo. Nel 935 la chiesa monastica venne elevata a collegiata.

Nel 1079-80, con la conquista di Erfurt da parte di Enrico IV, durante la lotta per le investiture contro l'Arcivescovo di Magonza, la città fu messa a fuoco, e con essa anche la chiesa andò bruciata.

La chiesa romanica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1121 venne intrapresa la costruzione di una chiesa romanica ad opera dei canonici agostiniani[3], fu la prima volta che l'edificio appare in documenti ufficiali. Il piano dell'edificio romanico lo si può leggere ancora nella costruzione di oggi: una basilica a tre navate con due transetti e due cori, di cui quello orientale era fiancheggiato da due torri.

Accanto vi era ancora il convento benedettino di San Paolo. Allo stesso tempo, l'Arcivescovo Adalberto di Magonza (1109-1137) eresse a est della chiesa la "Krummhaus", residenza vescovile. Ma divenuta troppo esigua per la corte, nel 1123 l'arcivescovo trasferì il convento benedettino al Cyriaksberg[1].

Tuttavia nel 1142 la chiesa di san Severo, con annessi convento e castello vescovile vennero colpiti da un incendio. Ma nel 1148 vennero restaurati e la chiesa fu riconsacrata nello stesso anno.

L'edificio gotico odierno[modifica | modifica wikitesto]

Le volte.
L'interno.

Nel 1238 si certificò che la chiesa romanica di San Severo era pericolante[1]; così nel 1270 si prese la decisione di ricostruire l'edificio, in stile gotico primitivo e con pianta bicefala a due cori contrapposti.

I lavori iniziarono nel 1278[2][3] e nel 1308 la parte orientale col coro e il transetto erano stati completati. L'edificio venne consacrato[4].

Nel 1327 venne alzato il piedicroce, secondo lo schema delle Hallenkirche, diviso in cinque navate da pilastri e fra il 1370 e il 1380 vennero eseguite le volte. La chiesa poté dirsi completata.

Un altro, grande, incendio sviluppatosi nel giugno del 1472 arrecò notevoli danni l'edificio e tutto il mobilio andò perduto. Le volte vennero ricostruite nel 1472-73[4] così come il coro e le torri orientali, completati nel 1495 con l'aggiunta delle tre affilatissime guglie.

Opere d'arte[modifica | modifica wikitesto]

Il Sarcofago di San Severo.

La chiesa custodisce numerose opere d'arte, fra cui spiccano:

  • Severisarkophag. Il sarcofago di San Severo, nos coro occidentale, è l'opera maggiore conservata nella chiesa. Venne realizzato in calcare rosa nel 1365 dal Maestro di San Severo.
  • Rilievo di San Michele, opera in alabastro del 1467.
  • Fonte Battesimale, tardogotico, alto ben 15 metri, venne eseguito nel 1467.
  • Pulpito, rinascimentale, del 1576.
  • Altar maggiore, barocco, del 1670.
  • Organo dalla fastosa cassa barocca del 1714 opera di Johann Friedrich Wender, lo strumento venne rifatto nel 1930 da Johannes Klais da Bonn.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (DE) Sito ufficiale di Erfurt Archiviato il 10 febbraio 2015 in Internet Archive.
  2. ^ a b (DE) Sito della Turingia
  3. ^ a b "Germania", Guida TCI, 1996, pag. 217.
  4. ^ a b (EN) Sito Sacred-destinations

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Brückner, Margarethe ed Ernst Haetge, Lisa Schürenberg e Alfred Overmann: Die Severikirche, Burg, 1929.
  • (DE) Buchner, Otto: Der Severi-Sarkophag zu Erfurt und sein Künstler, da: Mitteilungen des Vereins für die Geschichte und Altertumskunde von Erfurt 24, Erfurt, 1903, pag. 137–57.
  • (DE) Die Stadt Erfurt, Dom. Severikirche. Peterskloster. Zitadelle, Ed. Karl Becker
  • (DE) Edgar Lehmann ed Ernst Schubert: Dom und Severikirche zu Erfurt, Lipsia, 1988.
  • (DE) Rolf-Günther Lücke e Hans-Heinrich Forberg: Die Severikirche zu Erfurt, Monaco di Baviera e Ratisbona, 1993

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Controllo di autoritàVIAF (EN125595322 · LCCN (ENn88142408 · GND (DE4199854-6 · J9U (ENHE987007267973405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n88142408