Chiesa di San Michele Arcangelo (Fidenza)

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Ex chiesa di San Michele Arcangelo
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàFidenza
Indirizzovia Agostino Berenini 134
Coordinate44°51′54.37″N 10°03′56.54″E / 44.865102°N 10.065706°E44.865102; 10.065706
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Michele Arcangelo
Diocesi Fidenza
Consacrazione1537
Sconsacrazione1944
Stile architettonicorinascimentale
Inizio costruzione1533
Completamento1537

La chiesa di San Michele Arcangelo è un luogo di culto cattolico sconsacrato dalle forme rinascimentali, oggi adibito a sede del centro culturale "San Michele", situato in via Agostino Berenini 134 a Fidenza, in provincia di Parma e diocesi di Fidenza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'originario luogo di culto dedicato a san Michele Arcangelo fu innalzato intorno al 1181 per iniziativa del nobile fidentino Storto Pinchelini, unitamente all'attiguo ospedale per i pellegrini intitolato ai santi Michele Arcangelo e Donnino Martire; l'edificio sorgeva più ad ovest dell'attuale tempio, in corrispondenza del margine dell'ex collegio dei Gesuiti.[1]

La chiesa, eretta a parrocchia nei decenni seguenti, agli inizi del XVI secolo si deteriorò notevolmente, pertanto nel 1528 ne fu decisa la demolizione e sostituzione con un nuovo edificio,[2] la cui costruzione fu avviata nel 1533; l'edificio, i cui lavori terminarono nel 1537, fu edificato in stile bramantesco, con pianta centrale a croce greca.[3]

L'importanza del luogo di culto crebbe a partire dal 1697, in seguito alla costruzione del vicino collegio dei Gesuiti e dell'annessa chiesa della Gran Madre di Dio, che fu completata nel 1722.[1]

L'ospedale per i pellegrini, che sorgeva all'angolo fra le attuali via Berenini e via Don Maffacini, fu soppresso nel 1779 e demolito l'anno seguente.[4]

In seguito all'allontanamento dei Gesuiti ed alla soppressione degli ordini religiosi decretata da Napoleone nel 1806, il vicino collegio fu chiuso e trasformato in ospizio per mendicanti,[1] mentre la chiesa della Gran Madre di Dio fu adibita a magazzino.[5]

Nel 1893 fu ricostruita su progetto dell'ingegner Giovanni Musini la facciata della chiesa di San Michele Arcangelo, fino ad allora incompleta.[2]

Durante i bombardamenti alleati del 1944, l'edificio fu danneggiato e chiuso al culto;[6] fu allora recuperata la vicina chiesa della Gran Madre di Dio, che, dopo i restauri compiuti fra il 1948 e il 1950, divenne la nuova sede della parrocchia di San Michele Arcangelo.[5]

L'antico edificio cinquecentesco rimase chiuso a lungo; solo in seguito ai lavori effettuati nel 1978, durante i quali furono riportati alla luce gli antichi decori interni,[2] l'ex luogo di culto, ancora di proprietà ecclesiastica, fu riaperto quale centro culturale, gestito dall'associazione culturale "Famiglia Fidentina" e dalla sezione locale di "Italia Nostra".[6]

Le scosse di terremoto che colpirono l'Emilia nel maggio del 2012 causarono vari danni anche all'ex chiesa di San Michele Arcangelo, che fu nuovamente chiusa per inagibilità;[6] i lavori di consolidamento, che interessarono soprattutto la torre campanaria, furono completati agli inizi del 2015, consentendo la riapertura dell'edificio.[7]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Lato est e campanile
Abside

La chiesa si sviluppa su una pianta centrale a croce greca con tre bracci absidati e facciata piana rivolta a sud.[3]

Il prospetto principale, interamente intonacato, è caratterizzato dalla simmetria e dall'eleganza delle forme classiche; la facciata è tripartita grazie alla presenza di alte lesene coronate da capitelli dorici, a sostegno della trabeazione con triglifi. Nella più alta porzione centrale è collocato l'ampio portale d'ingresso principale, affiancato da due lesene scanalate a sostegno della trabeazione, a sua volta sormontata dal timpano triangolare; in sommità, al di sopra del rosone si staglia il largo frontone in aggetto. Ai lati si aprono i due accessi laterali, sormontati da finestre circolari inquadrate da ampi archi a tutto sesto.[3]

Sulla destra si innalza il campanile in laterizio, con cella campanaria aperta sui quattro lati attraverso eleganti bifore.[3]

La simmetria e l'armonia caratterizzano anche l'interno dell'edificio, sviluppato più in larghezza che in lunghezza; la corta navata è coperta da una cupola ottagonale, sostenuta da quattro pilastri; il bianco degli intonaci è interrotto soltanto dalle cornici in cotto e dal fregio in sommità, in corrispondenza del piano di imposta delle volte a botte cassettonate.[3]

L'abside principale conserva il coro ligneo realizzato nel 1844 da Emilio Papini;[2] all'interno dell'edificio è inoltre ancora presente un pregevole affresco raffigurante la Madonna in trono col Bambino, realizzato nel XIV secolo probabilmente dal pittore Tommaso da Modena;[3] il dipinto, proveniente dalla distrutta chiesa medievale, fu collocato nel luogo di culto nel 1560.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Parrocchia S. Michele Arcangelo, su webdiocesi.chiesacattolica.it. URL consultato il 10 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  2. ^ a b c d e Chiesa di San Michele, su camminideuropa.eu. URL consultato il 10 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  3. ^ a b c d e f Chiesa di San Michele, su comune.fidenza.pr.it. URL consultato il 10 marzo 2016.
  4. ^ La parte orientale di Borgo San Donnino alle soglie del XVII, su lucecolore.blogspot.it. URL consultato il 10 marzo 2016.
  5. ^ a b Chiesa della Gran Madre di Dio, su camminideuropa.eu. URL consultato il 10 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  6. ^ a b c San Michele Arcangelo, dopo il terremoto, su fidenza-luoghi.blogspot.it. URL consultato il 10 marzo 2016.
  7. ^ L'oratorio di san Michele è stato restituito alla città, su fidenza-luoghi.blogspot.it. URL consultato il 10 marzo 2016.

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