Chiesa di San Marco Evangelista (Rionero in Vulture)

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Chiesa di San Marco Evangelista
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBasilicata
LocalitàRionero in Vulture
IndirizzoVia Salita Chiesa Madre
ReligioneCattolica di rito romano
TitolareSan Marco Evangelista
DiocesiMelfi-Rapolla-Venosa
Consacrazione1695
Stile architettonicoBarocco
Inizio costruzione1660
Completamento1728

La Chiesa di San Marco Evangelista è la chiesa matrice di Rionero in Vulture, sita nel pieno del centro storico. Fu costruita nel 1660 e in seguito aperta al pubblico nel 1695. Nel 1700 venne dedicata a San Marco Evangelista, oggi patrono di Rionero da allora. La chiesa presentava una sola navata con ingresso nell'attuale cappella dell'Assunta, ma nel 1728 fu intrapreso un importante lavoro di ristrutturazione e la pianta della chiesa fu trasformata in una pianta a croce latina con tre navate. Nel 1798 ricevette il titolo di "Arcipretura e Collegiata di San Marco Evangelista", retta da norme molto restrittive e rigorose. Il terremoto del 1851 danneggiò soprattutto gli altari della chiesa e alcuni di essi furono ricostruiti. Anche i terremoti del '30 e dell' '80 danneggiarono la struttura, che fu soggetto di lavori di restauro della facciata (nel 1930) e della cupola, la cui lanterna crollò in seguito al terremoto nel 1980. Nonostante ciò, la chiesa conserva il suo aspetto originale caratterizzato da ricche decorazioni conformi allo stile barocco.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Interno con prospettiva verso la cupola

Interno[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Marco Evangelista, nota comunemente come Chiesa Madre o Matrice risale al XVII secolo ma fu soggetto di un importante restauro nel XVIII secolo. Essa è a pianta a croce latina immissa con due navate laterali. La navata centrale è coperta da un soffitto a cassettoni realizzato nel Settecento, decorato con rosette dorate e, nel cassettone centrale, da una rappresentazione dello Spirito Santo su uno sfondo celeste. Il transetto è coperto da volte a crociera e la zona absidale da volta a botte decorata con stucchi e dal simbolo di Maria, posto al centro della volta. A segnare l’intersezione tra navata centrale e transetto vi è una cupola.

Navata centrale[modifica | modifica wikitesto]

Essa è sostenuta da otto pilastri collegati da archi arricchiti da rosette dorate. Al di sopra degli archi vi è una trabeazione con fregio vuoto. Nella sezione delle finestre troviamo, in asse con i pilastri, coppie di lesene con capitelli ionici. Accolgono in questo spazio due acquasantiere in granito rosso.

Navata sinistra[modifica | modifica wikitesto]

Essa, come quella di destra, è coperta da quattro cupolette, le cui trombe sono decorate da motivi vegetali. Le cupolette sono divise internamente da quattro rilievi che si originano dalle trombe e culminano con un motivo cruciforme adornato da una rosa.

Sono divise da archi a sesto rialzato con stucchi dorati. Nella prima campata si trova un confessionale con al di sopra una lapide commemorativa. Nella seconda vi è un altare del XIX secolo, dedicato alla figura ottocentesca di Sant’Antonio. Proseguendo si trova un altare in granito rosso del XVIII secolo, dedicato alle effigi settecentesche di Santa Lucia e della Madonna del Rosario e a quella ottocentesca di San Biagio. Il terzo altare, risalente all’Ottocento, è dedicato a Padre Pio. Tutti gli altari sono incorniciati da edicole timpanate con stucchi a motivi vegetali.

Navata destra[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima campata destra si vede un Crocifisso del ‘900, che un tempo si trovava sull’altare maggiore. Nella seconda vi è un altare del XX secolo dedicato alla Madonna dell’Ulivo, la cui rappresentazione risale al Settecento. Proseguendo verso la terza si trova un bellissimo altare del XVIII secolo, decorato con splendide tarsie policrome e da puttini, dedicato a San Giuseppe (effigie dell’800) e alle statue settecentesche di San Michele Arcangelo e di San Pasquale Baylón. L’ultimo altare, del XIX secolo, contiene l’effigie più antica, risalente al XVII secolo e rappresentante San Francesco D’Assisi.

Braccio sinistro del transetto[modifica | modifica wikitesto]

Nel braccio sinistro del transetto vi sono due altari. Il primo, dedicato alla Passione di Cristo e risalente al Settecento, racchiude, tra i suoi splendidi marmi riccamente decorati, una rappresentazione del Cristo morto. Nella nicchia sovrastante, incorniciata da una bellissima edicola timpanata con stucchi e simboli della Passione, vi è un’effigie della Madonna Addolorata, dell’800. La nicchia ha un catino a conchiglia e sull’altare vi sono gli stemmi dell’Università di Rivonigro. Il secondo altare è novecentesco ed è dedicato a San Gerardo Maiella. Alle estremità del transetto si trovano due cappelle coperte da cupole. Nel caso della cappella di sinistra, dedicata all’Assunta, si vedono decorazioni con putti e motivi vegetali e l’altare ivi situato è il più fastoso e grande dei minori ed è decorato con splendidi puttini.

Braccio destro del transetto[modifica | modifica wikitesto]

Qui si trova un solo altare dedicato a San Marco Evangelista, patrono di Rionero, per cui posto in una posizione d’onore. Esso risale al XVIII secolo, simile al suo simmetrico della Passione, ma molto particolare. La nicchia con catino a conchiglia in granito richiama l’altare del Sacro Cuore, che vedremo dopo. Essa è leggermente sporgente dallo spessore murario ed è perciò sostenuta da due puttini dorati. Al di sopra di essi si trovano stucchi dorati. A fianco dell’altare si trova una nicchia contenente l’effigie settecentesca di Sant’Emidio, protettore dai terremoti. Proseguendo si può vedere la cappella del Santissimo Sacramento, con un altare del XVIII secolo in granito rosso e dedicato al Sacro Cuore. Al di sopra di esso vi è una nicchia novecentesca neobarocca costruita da Emanuele Terzulli. Qui le decorazioni sono leggermente meno fastose nel caso delle trombe, in cui vi sono degli stucchi a forma di ghirlanda.

Presbiterio[modifica | modifica wikitesto]

Esso è sovrastato dall’imponente cupola a cassettoni, il cui tamburo è delimitato prima da una trabeazione con mensole a gola dritta e poi da una modanatura classica. Le trombe sono adornate da puttini dorati. Esso è molto ampio ed è qui che si trova l’altare maggiore, una ricostruzione del 1923 dell’antico altare settecentesco.

Opere di rilievo[modifica | modifica wikitesto]

In questa chiesa si possono ammirare alcune opere di stampo barocco. Due quadri del ‘700, uno raffigurante il Trionfo del Santissimo Sacramento, posto nel transetto sinistro, e l’altro raffigurante L'Ultima Cena, nella cappella del Santissimo Sacramento. Altra opera è la rappresentazione di Maria Bambina, pregevolmente adornata da pizzi e conchiglie dorate, posta in una teca nella navata sinistra.

La chiesa vista dal belvedere della Costa

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata è divisa in due registri orizzontali, divisi da trabeazioni, e cinque verticali. Nella parte inferiore si trovano i tre portali barocchi intervallati da due nicchie, recentemente riempite con le statue di Pietro e Paolo. I portali laterali sono sormontati da due finestre. Nel registro superiore, sovrastato da un timpano e sfumato da motivi curvilinei, si vede una grande finestra centrale con un oculo al di sopra, affiancata da due nicchie poco profonde. Nella parte sinistra della chiesa si trova una torre dell’orologio, a cui simmetricamente di contrappone il campanile con una cuspide ottagonale impreziosita da splendide maioliche gialle e verdi. La cupola ripropone esternamente la decorazione interna e la sua calotta è decorata, come la cuspide del campanile e delle due cappelle laterali, da maioliche, un tempo coperte da lastre di piombo, ma riportate al loro stato originario.

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