Chiesa di San Lorenzo (Bergamo)

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Chiesa di San Lorenzo
Facciata della chiesa
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàBergamo
Indirizzovia Boccola 2
Coordinate45°42′19.93″N 9°39′50.6″E / 45.705536°N 9.664056°E45.705536; 9.664056
Religionecattolica di rito romano
Diocesi Bergamo
Inizio costruzione1044

«Il borgo San Lorenzo posto a settentrione, su per la nuova fortificazione, ruinato affatto, benché vi sia restato il nome e rifabricate alcune poche case; era copioso e d'honorate, e vaghe habitazionei»

La chiesa di San Lorenzo è un luogo di culto cattolico posto nella parte alta del comune di Bergamo. La facciata della chiesa prosegue con il piccolo oratorio edificato per la peste del 1630.

Oratorio dei morti

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La presenza di un edificio di culto dedicato a san Lorenzo ubicato nella parte alta della città di Bergamo è sicuramente antica, risulta infatti citato in un atto rogato nel 1044. Viene indicato secondo lo storico Angelo Mazzi, tra i più antichi di Bergamo, inserito entro le antiche mura romane e dava il nome alla vicinia di san Lorenzo, che era sicuramente molto popolosa e occupava una vasta zona della cittadina[1]

L'edificio è inserito nella pianta prospettica di Alvise Cima del 1693 che permette una visione della città precedente la costruzione della mura avvenuta tra il 1561 e il 1579.[2] L'antica chiesa fu infatti distrutta, intorno al 1580, per la costruzione della porta a cui darà il nome e per la costruzione delle nuove mura cittadine venendo poi riedificata alla fine del XVI secolo sopra la fontana del Lantro sulla piazzetta dell'Olmo.[3] L'edificio fu consacrato con il rito della dedicazione il 19 marzo 1591 dal vescovo Gerolamo Ragazzoni. Cent'anni dopo furono edificate le due cappelle laterali.

L'edificio non ebbe ulteriori rifacimenti e ampliamenti se non lavori di manutenzione e di pulitura dei dipinti nell'arco del XX secolo.[4]

La chiesa mantenne il suo titolo di parrocchia fino al 1860 quando fu aggregata a quella di Sant'Agata nel Carmine e successivamente alla chiesa di Sant'Alessandro.

Sulla medesima piazza si trova la colonna detta di San Lorenzo di ordine toscano con piedistallo e capitello dorico, questa fu benedetta dal vescovo Pietro Priuli ed era il riferimento per il calcolo con la Via Priula e la Valtellina.[5]

Colonna di San Lorenzo

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa è posta accanto alla fontana del Lantro il cui accesso è chiuso da una cancellata, sull'antica via della Boccola. Il sagrato è delimitato da pilastrini in pietra. La facciata, molto semplice, è intonacata e a capanna terminante con il tetto a due spioventi. Centrale il portale d'ingresso in pietra arenaria con timpano triangolare. La parte superiore presenta una finestra con davanzale e con arco leggermente strombato che dà luce all'aula.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno a pianta rettangolare, è a navata unica, si sviluppa su quattro campate divise da lesene aventi capitelli corinzi che proseguono con il cornicione. Il soffitto è a volte a crociera con una cappella sul lato sinistro. La prima campata presenta a destra l'ingresso alla cappella dedicata agli appestati del 1630, mentre la seconda a sinistra presenta la cappella dedicata alla Madonna dell'Annunciazione e a destra quello del Santissimo Crocifisso. Nella terza campata vi sono gli altari dedicati al Sacro Cuore e alla Madonna Addolorata.

Gli altari conservano la bella tela di Enea Salmeggia raffigurante l'Annunciazione sull'altare maggiore, e la tela di Francesco Zucco Cristo crocifisso con Maria Maddalena, san Lorenzo, altro santo e donatore sull'altare ella Madonna addolorata.

L'organo occupa la parte sinistra della quarta campata, mentre corrispondente vi è il pulpito ligneo. Il presbiterio, a cui si accede da tre gradini in pietra, è di larghezza inferiore rispetto alla navata e presenta una copertura a volta a botte. L'abside conserva il coro ligneo con copertura a catino avente strombature. Centrale all'abside vi è una finestra atta a illuminare il presbiterio.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Visitare la Bergamo sotterranea, su comune.bergamo.it, Comune di Bergamo. URL consultato il 20 febbraio 2020..
  2. ^ Tosca Rossi, A volo d'uccello. Bergamo nelle vedute di Alvise Cima, Bergamo, Litostampa istituto grafico, 2012, ISBN 978-8890095771..
  3. ^ Bergamo le fontane della città!, su bergamo.corriere.it, Comune diBergamo. URL consultato il 20 febbraio 2020..
  4. ^ a b Chiesa di San Lorenzo, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 20 febbraio 2020..
  5. ^ Albano Marcarini, La strada Priula e la via Mercatorum, Lyasis Edizioni, 2009, ISBN 978-88-86711-90-6..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tosca Rossi, A volo d'uccello. Bergamo nelle vedute di Alvise Cima, Bergamo, Litostampa istituto grafico, 2012, ISBN 978-8890095771.

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