Chiesa di San Francesco d'Assisi (Montevideo)

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Chiesa di San Francesco d'Assisi
Iglesia de San Francisco de Asís
StatoBandiera dell'Uruguay Uruguay
LocalitàMontevideo
Coordinate34°54′23.07″S 56°12′32.74″W / 34.906408°S 56.209094°W-34.906408; -56.209094
Religionecattolica
TitolareFrancesco d'Assisi
Arcidiocesi Montevideo
Consacrazione1876
ArchitettoVictor Rabú
Stile architettonicoEclettico
Inizio costruzione1865
Completamento1895

La chiesa di San Francesco d'Assisi (in spagnolo: Iglesia de San Francisco de Asís) è un edificio di culto cattolico situato nella città vecchia di Montevideo, capitale dell'Uruguay. La chiesa è sede dell'omonima parrocchia dell'arcidiocesi di Montevideo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Un primo edificio fu costruito dai gesuiti nel 1724, anno della fondazione di Montevideo da parte degli spagnoli, dato che rende quindi la chiesa la più antica tra tutte quelle presenti nella capitale uruguaiana. Nel 1740 fu affidata ai francescani. Il 26 marzo 1842 si celebrò nella chiesa di San Francesco il matrimonio tra Giuseppe Garibaldi e Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva.

Nel 1864 si decretò che l'edificio, ormai pericolante, fosse abbattuto e ricostruito. Per il nuovo progetto fu indetto il primo concorso pubblico della storia dell'Uruguay[1]. A vincere fu la proposta dell'architetto franco-uruguaiano Victor Rabú che pianificò una nuova chiesa neoromanica ispirata alla basilica di San Saturnino di Tolosa[2]. I lavori, iniziati nel 1865, furono ultimati solamente nel 1895 con la realizzazione della torre e della cripta. A metà del XX secolo la guglia fu smantellata e ricostruita in cemento armato su progetto degli architetti Arocena e Boix.

Nel 1975 la chiesa è stata proclamata Monumento Nazionale dell'Uruguay[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa presenta una pianta a croce latina con transetto terminante con un'abside semicircolare[1]. Il piedicroce è suddiviso in tre navate, separate da pilastri sormontati da finti matronei. La navata centrale è sormontata da una volta a crociera, quelle laterali, suddivise in due piani, presentano quattro cappelle ciascuna alternate dai contrafforti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Intendencia de Montevideo-Iglesia de San Francisco de Asís, su montevideo.gub.uy. URL consultato il 12 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2019).
  2. ^ César J. Loustau, Influencia de Francia en la arquitectura de Uruguay, Ediciones Trilce, 1º gennaio 1995, pp. 46–47, ISBN 9974-32-116-6. (ES)
  3. ^ GUÍA ARQUITECTÓNICA Y URBANÍSTICA DE MONTEVIDEO Iglesia de San Francisco de Asís

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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