Chiesa di San Clemente a Sociana

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Chiesa di San Clemente a Sociana
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàSan Clemente (Reggello)
Coordinate43°43′09.26″N 11°27′24.55″E / 43.71924°N 11.45682°E43.71924; 11.45682
Religionecattolica di rito romano
Diocesi Fiesole
La pala di Girolamo Macchietti

La chiesa di San Clemente a Sociana si trova a San Clemente nel comune di Reggello (FI).

La chiesa si trova nella parte superiore della frazione ed è inserita nel Vicariato fiorentino. Nonostante sia nel Comune di Reggello dipende, per evidente vicinanza geografica, dalla propositura di Santa Maria Immacolata di Rignano sull'Arno.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dell'edificio esistono notizie già nel 1260 e sappiamo che apparteneva al piviere di Rignano. Ancora nel 1564 la chiesa non era stata consacrata, né aveva un cimitero annesso, come risulta dalla visita pastorale dell'allora vescovo Pietro Camaiani. Comunque non si provvide alla consacrazione subito ma solo nel 1580, forse alla conclusione di qualche intervento anche decorativo, dato che nella visita ricordata la pala che esisteva non venne apprezzata e si esprime la necessità di un nuovo ciborio. La chiesa subì interventi di restauro nel 1733 che aggiornarono anche la decorazione, poi nel 1877, quando venne ampliato il presbiterio e presumibilmente eliminati gli ornamenti settecenteschi, e infine nel 1948 quando venne ridotta allo stato attuale la facciata, tanto che oggi ben poco traspare della sua antica struttura.[1]

La chiesa ospita pregevoli opere d'arte: nell'unica navata sono collocati, a destra la tavola con la Vergine Assunta e i santi Giovanni Evangelista, Francesco, Girolamo e Giovanni Battista, di Girolamo Macchietti e aiuti di bottega (1577-1578) e a sinistra una pala di Domenico Buti raffigurante San Michele Arcangelo e i SS. Clemente papa e Girolamo (ultimo quarto del XVI secolo).

Nel 1822 furono collocate in chiesa due importanti sculture quattrocentesche: un bassorilievo in marmo che raffigura la Madonna col Bambino di Antonio Rossellino e una coppia di Angeli reggicandelabro, sempre in marmo, di Mino da Fiesole.

Fra i dipinti meritano una citazione anche un tabernacolo con Cristo risorto nello sportello attribuito a Giovanni del Brina, una Sacra famiglia di scuola toscana del XVIII secolo, un frammento di polittico della scuola di Agnolo Gaddi inserito in una mostra del XVI secolo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Caterina Caneva, Arte e Storia a San Clemente a Sociana, San Giovanni Valdarno, 1999, pp. 12-16.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Caterina Caneva, Arte e Storia a San Clemente a Sociana, San Giovanni Valdarno, 1999.

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