Chiesa della Beata Vergine della Porta

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Chiesa della Beata Vergine della Porta
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Emilia-Romagna
LocalitàGuastalla
Indirizzovia Piave 1 ‒ Guastalla (RE)
Coordinate44°55′07.45″N 10°39′09.95″E / 44.918737°N 10.652764°E44.918737; 10.652764
Religionecattolica
TitolareMaria
OrdinePiamartini
Diocesi Reggio Emilia-Guastalla
Consacrazione1709
FondatoreVincenzo Gonzaga
ArchitettoProspero Mattioli
Stile architettonicoBarocco
Inizio costruzione1693
Completamento1701

La chiesa della Beata Vergine della Porta è un edificio di culto cattolico situato in via Piave a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. La chiesa è sede dell'omonima parrocchia del vicariato II Pianura della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dettaglio della facciata in una foto di Paolo Monti del 1979

Nei primi mesi del 1693 si verificarono delle guarigioni ritenute miracolose, legate a un'effigie della Madonna dipinta sulle pareti interne di Porta San Francesco[1]. Nell'aprile dello stesso anno l'immagine fu solennemente benedetta dalle autorità religiose cittadine[1]. In quest'occasione il duca Vincenzo Gonzaga ordinò la costruzione di una nuova chiesa per poter ospitare degnamente l'icona sacra. Il mese seguente, grazie al contributo della cittadinanza guastallese, iniziarono i lavori di escavazione delle fondamenta e nell'agosto dello stesso anno la duchessa Maria Vittoria Gonzaga pose la prima pietra del nuovo edificio[1]. Nel luglio 1701 la chiesa, progettata dall'architetto reggiano Prospero Mattioli, poté dirsi ultimata[1]. L'anno seguente, durante l'assedio franco-spagnolo di Guastalla la cittadinanza, riunitasi in preghiera, fece voto di innalzare due altari: uno al Crocifisso e l'altro al santo titolare del giorno della liberazione della città[1].

Nel luglio 1703, una volta levato l'assedio, fu organizzata una grandiosa cerimonia per l'apertura della chiesa con tanto di fuochi d'artificio, fiaccolate notturne e sontuosi banchetti offerti ai poveri[1]. Sei anni più tardi l'edificio fu ufficialmente consacrato.

Dal 1927 al 1994 la chiesa fu retta dai Francescani, dal 1997 l'amministrazione è passata nelle mani dei Piamartini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Daniele Daolio, Guastalla, città delle chiese, passato e presente delle chiese e degli oratori guastallesi, Guastalla: Biodea, 1998.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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