Chiesa dell'India del Sud

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Chiesa dell'India del Sud

Church of South India
Cattedrale di San Giorgio a Chennai
ClassificazioneProtestante
OrientamentoAnglicano, battista, congregazionalista, metodista e presbiteriano
Fondata27 settembre 1947 (Giorno dell'unione, non data di costituzione) Tharangambadi, Tamil Nadu (attualmente sotto il pastorato di Karaikal - Tranquebar, Tiruchirappalli - Diocesi di Thanjavur)
AssociazioneComunione anglicana, Consiglio metodista mondiale,
Consiglio ecumenico delle Chiese,
Comunione mondiale delle Chiese riformate
DiffusioneBandiera dell'India India
Forma di governomista: vescovile, congregazionalista, e presbiteriana[1][2]
ModeratoreA. Dharmaraj Rasalam
Congregazioni14.000[3][4]
Membri3.800.000[3][4]
Ministri di culto3.300[3]
Ospedali104[4]
Scuole secondarie2000 scuole, 130 college[4]
Sito ufficialewww.csisynod.com/
Questa voce è parte della serie
Oriente cristiano

Cristo Pantocratore nella basilica di Santa Sofia in Istanbul.

Riti liturgici
Portale Cristianesimo

La Chiesa dell'India del sud (conosciuta anche come CSI) è succeduta alla Chiesa anglicana in India al momento dell'indipendenza dal dominio britannico del Dominion dell'India. Deriva da una unione delle Chiese anglicane e protestanti dell'India meridionale. Con più di 5 milioni di fedeli, è la seconda più numerosa confessione cristiana in India dopo la quella cattolica.[5] La CSI è una delle quattro chiese unitesi nella Comunione anglicana ed è anche membro della Alleanza mondiale delle Chiese riformate. Che tutti siano uno è il motto della Chiesa dell'India del Sud.[4]

Storia del cristianesimo in India[modifica | modifica wikitesto]

Relazione dei gruppi nazareni.

Il cristianesimo in India nasce dai cristiani di San Tommaso che fanno risalire le loro origini a Tommaso apostolo, che secondo la tradizione fece molti proseliti in India nel I secolo. Nel VII secolo erano parte della Chiesa d'Oriente, con centro in Persia[6].[7] L'intera comunità è rimasta unita fino al XVII secolo, quando le controversie con il Padroado portoghese in India hanno portato al giuramento della croce pendente del 1653 e la divisione dei cristiani di san Tommaso in cattolici e altre chiese indipendenti.[8][9]

Origine della Chiesa dell'India del Sud[modifica | modifica wikitesto]

La Chiesa dell'India del sud non fa riferimento diretto alla tradizione dei cristiani di san Tommaso. L'unione della Chiesa dell'India del sud si è svolta il 27 settembre 1947 nella cattedrale di San Giorgio a Chennai, nello Stato indiano del Tamil Nadu, solo un mese dopo l'acquisizione della sua indipendenza dalla Gran Bretagna. Si è formata dall'unione della South India United Church (Chiesa unita dell'India del sud) (la stessa un'unione di chiese di tradizione Congregazionaliste, Presbiteriane e Riformate) e le provincie del sud della Church of India, Pakistan, Burma and Ceylon anglicana e della Methodist Church of South India (Chiesa metodista dell'India del sud).[10] Nel 1990, un piccolo gruppo di Chiese battiste e Pentecostali si sono aggiunte all'unione.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) History, su csisynod.com, Church of South India, 2010. URL consultato il 7 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2021).
    «The Church of South India is the result of the union of churches of varying traditions Anglican, Methodist, Congregational, Presbyterian, and Reformed. It was inaugurated in September 1947, after protracted negotiation among the churches concerned. Organized into 22 dioceses, each under the spiritual supervision of a bishop, the church as a whole is governed by a synod, which elects a moderator (presiding bishop) every 2 years. Episcopacy is thus combined with Synodical government, and the church explicitly recognizes that Episcopal, Presbyterian, and congregational elements are all necessary for the church's life.
    (IT) La Chiesa dell'India Meridionale è il risultato di varie tradizioni Anglicane, Metodiste, Congezionaliste, Presbiteriane e Riformate. Fu inaugurata nel settembre 1947, dopo negoziati protratti tra le Chiese coinvolte. Organizzata in 22 diocesi ciascuna sotto la supervisione di un vescovo, la Chiesa nel suo complesso è governatya da un Sinodo che elegge un moderatore (vescovo presidente) ogni 2 anni. L'Episcopato è quindi combinato con il governo sinodale, e la Chiesa riconosce esplicitamente che gli elementi episcopali, presbiteriani e congrazionali sono tutti necessari per la vita della Chiesa
  2. ^ (EN) Keith Watkins, The American Church that Might Have Been: A History of the Consultation on Church Union, Wipf and Stock Publishers, 3 novembre 2014, p. 14-15, ISBN 978-1-63087-744-6.
    «The Church of South India created a polity that recognized Episcopal, Presbyterian, and Congregational elements and developed a book of worship that bridged the liturgical traditions that came into this new church. It set up a plan by which existing ministries were accepted while including processes which would lead to the time, a generation later, when all ministers would have been ordained by bishops in apostolic succession. The Church of South India was important as a prototype for a new American church because two factors had come together: the cross-confessional nature of its constituent parts and the intention to be, in effect, the Protestant Christian presence in communities all across the southern territories of its nation.
    (IT) La Chiesa dell'India del Sud creò una politica che riconosceva gli elementi Episcopali, Presbiteriani e Congregazionali e sviluppò un libro di culto che collegava le tradizioni liturgiche inserite in questa nuova Chiesa. Esso creò un piano mediante il quale i ministri esistenti erano accettati inserendo procedimenti che avrebbero condotto a suo tempo, una generazione successiva, quando tutti i ministri sarebbero stati ordinati da vescovi in successione apostolica. La Chiesa dell'India del Sud era importante come prototipo per una nuova Chiesa Americana poichè due fattori erano confluiti: la natura interconfessionale delle sue parti costituenti e l'intenzione di essere, in effetti, la presenza Cristiana Protestante in comunità che si trovavano in tutti i territori della sua nazione.»
  3. ^ a b c (EN) CWM Communications Team, Member Church Feature: Church of South India (CSI), su Council for World Mission, 7 marzo 2018.
  4. ^ a b c d e f (EN) Church of South India - About [collegamento interrotto], su csisynod.com. URL consultato il 21 giugno 2008.
  5. ^ (EN) Operation World - India, su operationworld.org. URL consultato il 21 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2008).
  6. ^ Termine che comprende oltre all'Iran e all'Iraq altri vasti territori senza soluzione di continuità, come il "Partia" romano, governati tra l'altro nel periodo medioevale dai Sasanidi e dai Selgiuchidi.
  7. ^ Baum, p. 53.
  8. ^ Neill, p. 214.
  9. ^ Neill, p. 319.
  10. ^ (EN) Anglican Communion official website - The Church of South India (United), su anglicancommunion.org. URL consultato il 21 giugno 2008.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN158306095 · ISNI (EN0000 0001 0709 8897 · LCCN (ENn82211742 · J9U (ENHE987007317021405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82211742