Censimento della Libia del 1939

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Il censimento del 30 giugno 1939 fu effettuato in Libia dall'ISTAT, quando era governatore Italo Balbo (1934-40).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Gli italiani in Libia quando fu effettuato il censimento erano quasi il 13% della popolazione ed erano concentrati soprattutto sulla costa in Tripolitania e Cireanica, nella capitale Tripoli dove erano ben il 37% della popolazione e a Bengasi dove erano il 31%.

Inoltre la Libia italiana aveva una comunità ebraica di 22.000 persone (2,5% della popolazione, che a partire dal 1938, con l'emanazione delle leggi razziali, iniziò ad essere discriminata).

Nel 1938 in Libia arrivarono 20.000 contadini italiani e vennero fondati 26 villaggi agricoli:

  • Olivetti
  • Bianchi
  • Giordani
  • Micca
  • Tazzoli
  • Breviglieri
  • Marconi
  • Garabulli
  • Crispi
  • Corradini
  • Garibaldi
  • Littoriano
  • Castel Benito
  • Filzi
  • Baracca
  • Maddalena
  • Aro
  • Oberdan
  • D'Annunzio
  • Razza
  • Mameli
  • Battisti
  • Berta
  • Luigi di Savoia
  • Gioda

Tutti i villaggi avevano la chiesa, il municipio, la Casa del Fascio, l'ambulatorio, la posta e il mercato.

Inoltre vennero anche fondati 10 villaggi libici nei quali vivevano arabi e berberi: El Fager (Alba), Nahima (Deliziosa), Azizia (Profumata), Nahiba (Risorta), Mansura (Vittoriosa), Chadra (Verde), Zahara (Fiorita), Gedina (Nuova), Mamhura (Fiorente), Beda Littoria (anche El Beida - la Bianca). I villaggi indigeni fondati dal fascismo in Libia avevano tutti la moschea, la mudiriyya (lett. "direzione"), la scuola, il caffè, il suq, la Casa del Fascio.

Il censimento ovviamente non tiene conto delle decine di migliaia di profughi libici, (soprattutto Senussi) emigrati in Egitto, e (in maniera minore) in Tunisia, Sudan e Africa Equatoriale Francese [1].

Censimento[modifica | modifica wikitesto]

Ecco il censimento diviso per provincia, dal censimento è escluso quasi tutto il Fezzan che era il Territorio Militare del Sud con capoluogo Hon.

Libia[2][modifica | modifica wikitesto]

LIBIA Italiani Percentuale
876.563 ab. 108.419 ab. 12,37%

Provincia di Tripoli[modifica | modifica wikitesto]

CITTA' ABITANTI ITALIANI NOTE
TRIPOLI 111.124 ab. 41.304 ab. Città col maggior numero di italiani, che erano circa il 37% della popolazione
Castel Benito 10.759 ab. 567 ab. italiani il 5% circa.
Zanzur 14.408 ab. 289 ab. italiani il 2% circa
Bianchi 2.854 ab. 2.854 ab. villaggio agricolo costruito nel 1937 dall'INFPS[3]
Giordani 2.300 ab. 2.300 ab. villaggio agricolo costruito nel 1938 dall'INFPS
Oliveti 1.300 ab. 1.300 ab. villaggio agricolo costruito nel 1938 dall'INFPS e dall'ECL
Zavia 30.033 ab. 2.040 ab. italiani il 6% circa
Sorman 13.137 ab. 262 ab. italiani il 2% circa
Sabratha 23.407 ab. 397 ab. italiani l'1,7%
Zuara 27.956 ab. 662 ab. italiani il 2% circa
Castelverde 6.458 ab. 270 ab. italiani il 4% circa, oggi si chiama GASR GARABULLI
Mizda 1.113 ab. - villaggio berbero
Giado 14.466 ab. 48 ab. italiani lo 0,3% circa
Nalut 20.471 ab. 126 ab. italiani lo 0,6% circa

Provincia di Misurata[modifica | modifica wikitesto]

CITTA' ABITANTI ITALIANI NOTE
Littoriano 150 ab. 150 ab. villaggio oggi abbandonato
Corradini 420 ab. 420 ab. villaggio agricolo costruito nel 1939 dall'INFPS
Homs 35.316 ab. 1.156 ab. italiani il 3% circa
Misurata 46.321 ab. 1.472 ab. italiani il 3% circa
Gioda 1.550 ab. 1.550 ab. villaggio agricolo costruito nel 1939 dall'ECL
Tauorga 5174 ab. - villaggio abitato in gran parte da neri sudanesi
Bir Gheddaia 27 ab. - nodo stradale
Sirte 15.014 ab. 303 ab. italiani il 2%
Nuflilia 3459 ab. 35 ab. italiani l'1%

Provincia di Bengasi[modifica | modifica wikitesto]

CITTA' ABITANTI ITALIANI NOTE
Agheila 898 ab. 15 ab. italiani il 1,7% circa
Marada 1.118 ab. 3 ab. italiani il 0,27% circa
Agedabia 5869 ab. 223 ab. italiani il 3,8% circa
Zuetina 1520 ab. 11 ab. italiani il 0,7% circa
Ghemines 2.500 ab.
Bengasi 66.200 ab. 20.628 ab. italiani il 31% circa
Soluch 16.347 ab. 129 ab. italiani il 0,8% circa
Regima 800 ab. -
El Abiar 3.000 ab. -
Tocra 908 ab. -
Baracca 1944 ab. 1944 ab. Villaggio costruito nel 1938 dall'ECL
Barce 28.422 2.586 ab. italiani il 9% circa
Sauro 390 ab. 390 ab. Villaggio costruito nel 1939 dall'ECL
Tolemaide 4.308 ab. 79 ab. italiano lo 1,8%
Mameli 1370 ab. 1370 ab. Villaggio costruito nel 1939 dall'ECL
Battisti 1400 ab. 1400 ab. Villaggio costruito nel 1938 dall'ECL
Maddalena 1200 ab. 1200 ab. Villaggio costruito nel 1936 dall'ECL e ampliato nel 1938
Oberdan 2100 ab. 2100 ab. Villaggio costruito nel 1938 dall'ECL
D'Annunzio 560 ab. 560 ab. Villaggio costruito nel 1938 dall'ECL
Razza 961 ab. 961 ab. Villaggio costruito nel 1933 dall'ECL

Provincia di Derna[modifica | modifica wikitesto]

CITTA' ABITANTI ITALIANI NOTE
Beda Littoria 16.238 ab. 1.533 ab. italiani il 9,5% circa
Cirene 494 ab. 222 ab. italiani il 45% circa
Bardia 5491 ab. 216 ab. italiani il 4% circa, chiamata anche PORTO BARDIA
Derna 16.609 ab. 3.250 ab. italiani il 20% circa
Tobruch 11.284 ab. 1.756 ab. italiani il 16% circa
Giarabub 215 ab. - è sepolto Sīdī Mohammed ben Alī ben Senūssī, madrassa
Apollonia 3313 ab. 449 ab. italiani il 14% circa

Territorio Militare del Sud[modifica | modifica wikitesto]

CITTA' ABITANTI ITALIANI NOTE
Sinauen 703 ab. - villaggio berbero
Gadames 3683 ab. 44 ab. italiani l'1,2%, villaggio berbero
Gialo 4679 ab. -
Augila 1.502 ab. -
Gicherra 332 ab. -

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Inoltre la quota di "arabi indigeni" si era contratta per circa un ventennio di continue guerre coloniali italiane, alcune delle quali generarono un saldo demografico ampiamente negativo nelle popolazioni libiche, poiché comportarono, oltre alle vittime militari, deportazione di gruppi etnici e popolazioni "sospette" in zone insalubri, campi di prigionia di massa, emigrazione forzata e messa al confino dei possibili oppositori, fucilazioni di massa, bombardamenti e mitragliamenti di villaggi e accampamenti nemici o supposti tali (anche con l'uso di gas tossici), avvelenamento di pozzi, sterminio delle greggi e, ovviamente, sradicamento delle popolazioni dalle zone che si intendeva dare ai coloni italiani
  2. ^ Gli italiani in Libia venivano chiamati metropolitani, i libici arabi indigeni
  3. ^ Le sige usate sono:ETL-Ente per la Colonizzazione della Libia, ECC-Ente per la Colonizzazione della Cirenaica, INFPS Istituto Fascista Previdenza Sociale odierno INPS

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guida Breve d'Italia Vol. III-Italia Meridionale e Insulare - Libia, C.T.I, Milano, 1939

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]