Celestino Turletti

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Celestino (18451904) è stato un pittore e incisore italiano.

Incisione del cortile del castello di Fénis

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Studiò inizialmente ragioneria, poi frequentò l'Accademia Albertina di Torino, studiò pittura con Enrico Gamba e Andrea Gastaldi e incisione con A. Lauro. Si trasferì poi a Firenze per lavorare con Adolfo Bignami.[1]

Incisione del castello di Verrès

I suoi dipinti raffiguravano spesso soggetti di genere in situazioni umoristiche. Nel 1880 espose a Torino: Monsignore assisterà alla rappresentazione; I martiri della grammatica; La vigilia dell'Epifania; Atelier del Burattino; Voglio emendarmi; Ritratto in costume e Piazza Santa Maria Formosa a Venezia.

Divenne esperto nella copia di capolavori con incisione e acquaforte, tra cui: Catacombe; Morte di papa Bonifacio; e Il corriere del deserto.

Azione dell'Esposizione Generale Italiana di Torino, progetto grafico di Celestino Turletti

Nel 1881 espose a Milano una tela con La questua delusa e L'arrivo; nel 1883 a Roma espose: Andiamo pel mondo; Al tempio di Bacco; L'onomastico del confessore e Varigolti. Il suo Natale in convento fu esposto nel 1886 a Milano. Nel 1887 inviò a Venezia quest'ultimo dipinto insieme a vari acqueforti. Tra i suoi dipinti: Il magnano di Torino e l'elegante Illustrazione italiana, della Casa editrice Treves.[2]

Tra i suoi allievi vi fu il paesaggista alpino Giuseppe Sauli D'Igliano.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A. Stella, Pittura e scultura in Piemonte 1842-1891: Catalogo cronografico illustrato della esposizione retrospettiva 1892, Paravia, 1893, pp. 412-415. URL consultato il 6 giugno 2022.
  2. ^ Angelo De Gubernatis e Ugo Matini, Dizionario degli artisti italiani viventi, pittori, scultori e architetti, Tipi dei successori Le Monnier, 1889. URL consultato il 6 giugno 2022.
  3. ^ Giuseppe Sauli d’Igliano e Usseglio - Dipinti inediti (PDF), su Antropologia alpina.

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