Cecità al cambiamento

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Esempio di cecità al cambiamento. Sebbene simili, le due immagini presentano numerose differenze.

La cecità al cambiamento[1] (in inglese Change Blindness) è un fenomeno cognitivo che consiste nell'incapacità di notare cambiamenti evidenti che hanno luogo nella scena osservata. Ad esempio, un osservatore spesso ha difficoltà a riconoscere differenze in un'immagine che lampeggia costantemente.[2] L'inabilità dell'uomo ad individuare un cambiamento è oggetto di discussione, in quanto si crede che essa possa essere strettamente correlata alle limitazioni fondamentali dell'attenzione umana. La cecità al cambiamento è diventata un argomento di forte interesse scientifico, in quanto potrebbe avere importanti risvolti pratici nella testimonianza oculare[3][4] e nelle distrazioni alla guida.[5][6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La ricerca sulla cecità al cambiamento origina dall'indagine di altri fenomeni, come i movimenti involontari dell'occhio e la memoria di lavoro.[7]

Lo studio in laboratorio inizia negli anni settanta, quando George McConkie conduce le sue prime ricerche sulla cecità al cambiamento nelle parole e nei testi. In questi studi, i cambiamenti erano introdotti mentre l'osservatore compiva dei movimenti oculari saccadici (vedi Saccade). Spesso gli osservatori fallivano nel riconoscere i cambiamenti introdotti.[8]

Verso la fine degli anni ottanta è stata pubblicata la prima dimostrazione sperimentale sulla cecità al cambiamento da Hal Pashler, che dimostrava la scadente capacità dell'uomo di individuare dei cambiamenti avvenuti in array di lettere che lampeggiavano ogni 67 millisecondi.[9]

Nei primi anni novanta, in seguito al rinnovato interesse per la cecità al cambiamento, McConkie pubblica una nuova ricerca, in collaborazione con John Grimes e il nuovo Beckman Institute for Advanced Science and Technology, ampliando la sperimentazione dall'uso di sole parole e testi all'impiego di immagini e fotografie, permettendo di studiare gli effetti della cecità al cambiamento in ambientazioni realistiche (come nella guida in caso di ostruzioni nel parabrezza).[10]

Implicazioni pratiche[modifica | modifica wikitesto]

Testimonianza oculare[modifica | modifica wikitesto]

La ricerca sulla cecità al cambiamento ha rivelato possibilità di inaccuratezza nelle testimonianze oculari, come confusione nei dettagli, identificazioni errate e convinzioni sbagliate.[11] Dunque questo tipo di testimonianza andrebbe trattata con attenzione in tribunale al fine di evitare possibili conseguenze negative.[12]

Capacità di guida[modifica | modifica wikitesto]

I guidatori più anziani commettono più decisioni errate alla guida rispetto ai giovani quando si trovano di fronte ad un cambiamento ad un incrocio.[5] Questo è attribuibile al fatto che gli anziani si accorgono dei cambiamenti più lentamente delle persone più giovani.[5] Questo tempo di reazione al cambiamento è ancora più lento se le variazioni accadono in periferia del campo visivo del guidatore.[6]

Esercito[modifica | modifica wikitesto]

Il personale militare incaricato di controllare più monitor in contemporanea manifesta tempi prolungati di elaborazione dei cambiamenti, dato che sono numerose le variazioni da indentificare, che spesso devono essere anche dedotte o indovinate.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roberto Dell'Acqua e Massimo Turatto, Attenzione e percezione, i processi cognitivi tra psicologia e neuroscienze., Carocci editore.
    «...che in italiano possiamo tradurre come cecità al cambiamento...»
  2. ^ (EN) Ronald A.Rensink, J. Kevin O'Reagan e James J. Clark, To See or not to See: The Need for Attention to Perceive Changes in Scenes, in SAGE Journals. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  3. ^ (EN) Graham Davies e Sarah Hine, Change Blindness and Eyewitness Testimony, in The Journal of Psychology, vol. 141, n. 4, 2007, pp. 423-434, DOI:10.3200/JRLP.141.4.423-434. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  4. ^ (EN) Alia N. Wulff e Ira E. Hyman Jr, Crime blindness: The impact of inattentional blindness oneyewitness awareness, memory, and identification, in Applied Cognitive Psychology, vol. 36, n. 1, 19 gennaio 2022, pp. 166-178, DOI:10.1002/acp.3906. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  5. ^ a b c (EN) Jeff K. Caird, Christopher J. Edwards, Janet I. Creaser e William J. Horrey, Older Driver Failures of Attention at Intersections: Using Change Blindness Methods to Assess Turn Decision Accuracy, in Human Factors, vol. 47, n. 2, 2005, pp. 235-249, DOI:10.1518/0018720054679542. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  6. ^ a b (EN) Adam Galpin, Geoffrey Underwood e David Crundall, Change blindness in driving scenes, in Transportation Research Part F: Traffic Psychology and Behaviour, vol. 12, n. 2, marzo 2009, pp. 179-185, DOI:10.1016/j.trf.2008.11.002. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  7. ^ (EN) Daniel J.Simons e Daniel T.Levin, Change blindness (PDF), in Trends in Cognitive Sciences, vol. 1, n. 7, ottobre 1997, pp. 261-267, DOI:10.1016/S1364-6613(97)01080-2. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  8. ^ George McConkie, Visual stability across saccades while viewing complex pictures, in APA PsycNet, DOI:10.1037/0096-1523.22.3.563.
  9. ^ (EN) Harold Pashler, Familiarity and visual change detection (PDF), in Perception & Psychophysics, vol. 44, n. 4, luglio 1988, pp. 369-378, DOI:10.3758/BF03210419. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  10. ^ J. Grimes, On the failure to detect changes in scenes across saccades, in Perception (Vancouver Studies in Cognitive Science), vol. 2, pp. 89-110.
  11. ^ (EN) Ryan Fitzgerald, Chris Oriet e Heather L Price, Change blindness and eyewitness identification: Effects on accuracy and confidence (PDF), in Legal and Criminological Psychology, vol. 21, n. 1, febbraio 2016, pp. 189-201, DOI:10.1111/lcrp.12044. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  12. ^ (EN) Kally J. Nelson, Cara Laney, Nicci Bowman Fowler, Eric D. Knowles, Deborah Davis e Elizabeth F. Loftus, Change blindness can cause mistaken eyewitness identification, in Legal and Criminological Psychology, vol. 16, n. 1, 17 gennaio 2011, pp. 62-74, DOI:10.1348/135532509X482625. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  13. ^ (EN) Joseph DiVita, Richard Obermayer, William Nugent e James M. Linville, Verification of the Change Blindness Phenomenon While Managing Critical Events on a Combat Information Display, in Human Factors, vol. 46, n. 2, 2004, pp. 205-218, DOI:10.1518/hfes.46.2.205.37340. URL consultato il 10 dicembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roberto Dell'Acqua e Massimo Turatto, Attenzione e percezione, i processi cognitivi tra psicologia e neuroscienze., Carocci editore, giugno 2015.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]