Cattedrale di San Basilio (Tripoli)

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Cattedrale di San Basilio
La Cattedrale di San Basilio di Tripoli, Grecia, interamente rivestita di marmo di Doliana.
StatoBandiera della Grecia Grecia
PeriferiaPeloponneso
LocalitàTripoli
Coordinate37°30′36.4″N 22°22′22.96″E / 37.51011°N 22.373045°E37.51011; 22.373045
Religionecristiana ortodossa greca
TitolareSan Basilio
DiocesiMetropolia di Mantinea e Kynouria
Consacrazione1884
ArchitettoAthanasios Politopoulos
Inizio costruzione1855
Completamento1882

La cattedrale di San Basilio (in greco Μητροπολιτικός Ναός του Αγίου Βασιλείου?) è la cattedrale ortodossa di Tripoli, nel Peloponneso (Grecia), e sede della metropolia di Mantinea e Kynouria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Basilio è stata fondata nel 1855 ed inaugurata 29 anni dopo, nel 1884. Un grande incendio aveva distrutto il centro della città di Tripoli il 7 luglio del 1855 e questo evento spianò la strada per la costruzione della nuova cattedrale, progettata da un architetto sconosciuto. I lavori di costruzione sembra si siano fermati nel periodo 1862-1863. La costruzione della chiesa principale è proseguita negli anni 1864-1868 sotto la supervisione del capitano dell'esercito e ingegnere Athanasios Politopoulos. Gli anni 1868-1884 (terza fase di costruzione) hanno visto il completamento delle pareti superiori della cornice inferiore, alta cinque metri, la cornice superiore e l'interno. Altri ingegneri hanno contribuito alla progettazione, tra cui N. Pantzeiris, che ha progettato i frontoni e la cupola nel 1878.

La chiesa è entrata in funzione nell'agosto 1882 ed è stata inaugurata domenica 3 giugno 1884. Ulteriori lavori di costruzione si sono protratti negli anni successivi, come il rivestimento della cupola con lastre di rame, iniziato nel 1885 e completato nel 1890. La quarta e ultima fase di costruzione ha visto il completamento dei due campanili nel 1903 e nel 1905.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa è a pianta a croce, con cupola, abside a tre lati e tetti a due spioventi. Un tamburo con finestre a singolo lobo sostiene la cupola rivestita di rame. Finestre singole, doppie e triple, oculi e pozzi di luce trafiggono le facciate. Tutte le porte della chiesa sono ad arco, con pilastri e lesene e capitelli su entrambi i lati e un elemento di coronamento frontonale. La porta ovest è fiancheggiata da due campanili a più piani, di cui l'ultimo piano, con le sue doppie finestre, sorge sopra l'edificio principale della chiesa. Il piano terra presenta volte a crociera e cupole poco profonde. La tradizione vuole che la sua costruzione sia iniziata poco prima della guerra d'indipendenza greca e che l'edificio fosse destinato ad ospitare una moschea, come suggerisce anche l'orientamento nord-est.

Le principali icone che fiancheggiano l'ingresso al santuario sono state dipinte da Konstantinos Artemis (1878-1972) nel 1918. Le pitture murali sono di Constantinos Lokis e sono state completate nel 1927 o 1928, con alcune aggiunte successive. Nell'ottobre 1995 un incendio ha danneggiato il nartece: parti della decorazione del soffitto a volta furono completamente distrutte.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ELEN) La cattedrale di Tripoli, su immk.gr. URL consultato il 14 maggio 2023.

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