Cattedrale di Nostra Signora dell'Annunciazione

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cattedrale di Nostra Signora dell'Annunciazione
L'interno della chiesa
StatoBandiera d'Israele Israele
Bandiera della Palestina Palestina[1]
DistrettoDistretto di Gerusalemme
LocalitàGerusalemme
Coordinate31°46′38.21″N 35°13′41.12″E / 31.77728°N 35.22809°E31.77728; 35.22809
ReligioneChiesa cattolica greco-melchita
TitolareMaria
Esarcato patriarcalearcieparchia di Gerusalemme dei Melchiti
Consacrazione1848[2]
Stile architettoniconeobizantino
Completamento1848

La cattedrale di Nostra Signora dell'Annunciazione è una cattedrale greco-cattolica melchita situata nel quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme. È dedicata alla Madonna dell'Annunciazione. Serve come sede del Territorio di Gerusalemme dipendente dal Patriarcato dei melchiti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Massimo III Mazloum, eletto patriarca della chiesa melchita nel 1833, ristabilì fin da subito buoni rapporti con la chiesa di Roma, condannando il sinodo di Qarqafè. Nel 1838 papa Gregorio XVI gli conferì il titolo di "Patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente, di Alessandria e Gerusalemme della Chiesa cattolica greca melchita". A questo punto il patriarca trasferì la sede della chiesa a Damasco e, nel 1848 fece costruire la Chiesa di Nostra Signora dell'Annunciazione a Gerusalemme dove un anno dopo si tenne un sinodo[2].

Papa Leone XIII conferì la responsabilità dei melchiti di Gerusalemme al patriarca nel 1894 con l'enciclica Orientalium dignitas.

La chiesa fu restaurata nel 1959 ed affrescata internamente nel 1974-1975[3].

L'interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno della cattedrale fu quasi completamente affrescato nel biennio 1974-1975 da due pittori rumeni[3]. Gli affreschi sono in totale 518[3] e raccontano la vita di Cristo, dall'Annunciazione alla Risurrezione[4]. Come in tutte le chiese di rito greco, in fondo alla sala principale un'iconostasi separa la navata dall'altare. Il complesso della cattedrale comprende un ospizio per pellegrini[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gerusalemme Est è amministrata de facto da Israele nonostante la maggioranza degli Stati dell'ONU non la riconosca come appartenente a tale Stato.
  2. ^ a b Elli 2017, pp. 84-85.
  3. ^ a b c Geiger & Furst 2018, p. 379.
  4. ^ Hilliard & Bailey 1999, pp. 35-38.
  5. ^ (EN) ABOUT US, su gcpfoyer.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Alison Hilliard, Betty Bailey, Living Stones Pilgrimage, Bloomsbury Publishing, 1999, ISBN 9780826422491.
  • Alberto Elli, Breve storia delle Chiese cattoliche orientali (II Ed.), Edizioni Terra Santa, 2017, ISBN 9788862405324.
  • (EN) Gregor Geiger, Heinrich Fürst, Terra Santa (II ed.) - Guida francescana per pellegrini e viaggiatori, Edizioni Terra Santa, 2018, ISBN 9788862405867.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]