Castello di Okayama

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Castello di Okayama
Il castello di Okayama, nel Chūgoku (Honshū occidentale), ricostruito dopo le distruzioni subite nel corso della seconda guerra mondiale
Ubicazione
StatoBandiera del Giappone Giappone
CittàOkayama
Coordinate34°39′55″N 133°56′10″E / 34.665278°N 133.936111°E34.665278; 133.936111
Informazioni generali
Tipocastello giapponese
Costruzione1573-1596
Materialepietra, legno
Condizione attualericostruito nel 1966
Sito webokayama-kanko.net/ujo/
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Il castello di Okayama (岡山城?, Okayama-jō) è un castello della città giapponese di Okayama, nella regione di Chūgoku (Honshū occidentale, Giappone meridionale), eretto tra il 1573 e il 1597 nello stile del periodo Azuchi-Momoyama e ricostruito nel 1966 dopo le distruzioni subite nel corso della seconda guerra mondiale.[1][2][3][4][5][6]

Per via del colore nero delle mura del mastio, inusuale nei castelli giapponesi[1], l'edificio è soprannominato il "castello del corvo" (烏城?, Ujō)[3][4][5][1], anche in contrapposizione con il vicino castello di Himeji, soprannominato "il castello dell'airone bianco"[4][5].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il castello di Okayama rappresentato in un documento storico.

Il castello è circondato sui lati nord ed est dal fiume Asahi[3], storicamente usato come fossato difensivo naturale. I turisti possono navigare sul fiume con imbarcazioni a forma di cigno o di pesca.[6].

Al suo interno, l'edificio ospita un museo di storia militare dei tre clan Ukita, Kobayakawa e Ikeda succedutisi alla guida del feudo di Okayama. Oltre a diorami, pannelli informativi e ricostruzioni, il museo ospita una collezione di armi, armature, palanchini e altri oggetti militari originali.[6] La maggior parte degli abiti, paraventi, stoviglie, accessori e altri oggetti civili degli Ikeda è invece conservata presso il vicino Museo d'arte Hayashibara.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione del castello fu iniziata nel 1573 per volere di Ukita Naoie e fu completata da suo figlio Hideie (1573-1655) nel 1597.[2][4] Il castello fu tuttavia quasi subito conquistato, in seguito alla battaglia di Sekigahara (1600), da Kobayakawa Hideaki, che però morì solamente due anni dopo.[2][4]

Nel 1602, il castello fu ereditato dal clan Ikeda[4]: gli Ikeda effettuarono un'opera di ampliamento, che comprese anche la realizzazione del giardino retrostante, il Kōraku-en[1]. Nel suo periodo di massimo splendore, la cittadella del castello comprendeva svariati cortili concentrici densamente edificati: in particolare, il cortile centrale ospitava il mastio e il palazzo del feudatario, e il secondo cortile un vasto edificio in stile shoin usato per uffici, spazi di servizio, un teatro Nō e un giardino con laghetto. Il castello restò di proprietà della famiglia fino al 1868, quando con l'inizio del periodo Meiji l'imperatore del Giappone dichiarò la fine del sistema feudale.[4]

Il 29 giugno 1945, nel corso della seconda guerra mondiale, gran parte degli esterni dell'edificio andarono distrutti sotto i bombardamenti dell'aviazione statunitense.[4] Resistettero soltanto le mura e alcuni edifici minori, fra cui la torretta d'avvistamento Tsukimi yagura (月見櫓? torre con vista sulla luna).[3][1]

Il castello fu quindi ricostruito fedelmente nel 1966 usando tecniche tradizionali per gli esterni e moderne per gli interni.[3][4][5][6][1] La ricostruzione del castello di Okayama è considerata una delle migliori fra quelle realizzate nel dopoguerra, perché esternamente l'edificio mantiene fedelmente i colori, le decorazioni e soprattutto le proporzioni originali per poter essere visto a distanza dal giardino Kōraku-en[7], mentre invece altri castelli come quello di Osaka o Nagoya sono stati ricostruiti in scala ridotta non avendo necessità di integrazione col paesaggio.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Japanese Life Style: Okayama Castle, su japaneselifestyle.com.au. URL consultato il 17 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2011).
  2. ^ a b c JCastle: Okayama Castle Profile Archiviato il 29 giugno 2011 in Internet Archive.
  3. ^ a b c d e Japan Guide: Okayama Castle
  4. ^ a b c d e f g h i Ogijima.fr: Le château d'Okayama Archiviato il 27 giugno 2011 in Internet Archive.
  5. ^ a b c d Bornoff, Nicholas, Le Guide Traveler di National Geographic - Giappone, National Geographic Society, New York - White Star, Vercelli, 2009, p. 281
  6. ^ a b c d A.A.V.V., Giappone, Dorling Kindersley, London, 2000 - Mondadori, Milano, 2001-2003, p. 204
  7. ^ Okayama Castle, su JapanVisitor. URL consultato il 20 agosto 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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