Castello di Dragonara

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Castello di Dragonara
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegionePuglia
CittàTorremaggiore
IndirizzoStrada provinciale 11
Coordinate41°41′01.33″N 15°08′21.5″E / 41.683702°N 15.139305°E41.683702; 15.139305
Mappa di localizzazione: Puglia
Castello di Dragonara
Informazioni generali
TipoCastello
Inizio costruzioneXI secolo
Condizione attualerudere
Proprietario attualeprivato
Visitabilesolo esternamente
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Il Castello di Dragonara è un castello medievale ubicato a circa 10 km dal comune di Torremaggiore in Puglia in direzione di Casalnuovo Monterotaro.

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del castello deriva dal condottiero Drogone d'Altavilla.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il castello di Dragonara[2] è la principale testimonianza del borgo fortificato di Dragonara, fondato da un catapano di Bisanzio Basilio Boioannes intorno all’anno mille come narrato da Leone Marsicano nel Chronica monasterii Casinensis[3][4]

e raso al suolo nel 1255 dalle truppe di Papa Alessandro IV, colpevole di essere rimasto fedele a Manfredi di Svevia.[5]

Nei secoli XIV e XVIII, alcuni rimaneggiamenti trasformarono il castello in una masseria fortificata. Una lapide è stata posta in ricordo dei lavori eseguiti nel 1769.[6]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il castello di forma rettangolare, ha un cortile interno, due torri cilindriche e due quadrate; un'altra torre cilindrica, isolata, è posta ad una certa distanza dal medesimo.[7]

Sul lato posto ad oriente è visibile, tra due finestre, un bassorilievo raffigurante una figura umana a cavallo nell'atto di scagliare una rudimentale balestra contro un toro. La scena probabilmente apparteneva a un ciclo narrativo dedicato a San Michele Arcangelo.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Ceva Grimaldi (march Pietracatella.), Della città di Napoli dal tempo della sua fondazione sino al presente, 1857. URL consultato il 14 gennaio 2023.
  2. ^ Francesco de Ambrosio, Memorie storiche della città di Sansevero in Capitanata, De Angelis, 1875. URL consultato il 14 gennaio 2023.
  3. ^ Lorenzo Quilici e Stefania Quilici Gigli, La forma della città e del territorio, L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 2005, ISBN 978-88-8265-353-8. URL consultato il 14 gennaio 2023.
  4. ^ CIVITATE e DRAGONARA, su www.darapri.it. URL consultato il 14 gennaio 2023.
  5. ^ Martino De Mori, Gargano, Tremiti, Monti Dauni, Touring Editore, 2005, ISBN 978-88-365-3137-0. URL consultato il 14 gennaio 2023.
  6. ^ Touring club italiano, Puglia: il Gargano e le isole Tremiti, il Tavoliere e le Murge, la Valle d'Itria e il Salento, Touring Editore, 2008, ISBN 978-88-365-2779-3. URL consultato il 14 gennaio 2023.
  7. ^ Teatro topografico storico-poetico della Capitanata e degli altri luoghi più memorabili e limitrofi della Puglia del legale, e corrispondente della societa economica di Capitanata Matteo Fraccacreta ..., A. Coda, 1834. URL consultato il 14 gennaio 2023.
  8. ^ MICHELE Arcangelo, santo in "Enciclopedia dell' Arte Medievale", su www.treccani.it. URL consultato il 14 gennaio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio Otranto, La tradizione micaelica del Gargano in un bassorilievo medievale del castello di Dragonara, Istituto di letteratura cristiana antica (1985)
  • Lina Sansone Vagni, Raimondo di Sangro Principe di San Severo, Casa Editrice Bastogi (1992)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]