Casazza (Brescia)

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Casazza
quartiere
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Comune Brescia
Amministrazione
Data di istituzione1972
Territorio
Coordinate45°34′22″N 10°13′45″E / 45.572778°N 10.229167°E45.572778; 10.229167 (Casazza)
Altitudine177 m s.l.m.
Abitanti2 770[1] (2014)
Altre informazioni
Cod. postale25124
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Casazza
Casazza
Casazza – Mappa
Casazza – Mappa

Casazza è un quartiere del comune di Brescia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

L'area occupata dal quartiere è pianeggiante e urbanizzata. I confini sono delimitati a est da via Triumplina, tratto nel comune di Brescia dell'ex statale delle Tre valli, a nord dalla tangenziale detta Montelungo, a ovest da via Stretta e a sud da via Mortirolo e da via Fisogni[2].

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo deriva dalla corruzione del nome della cascina «Casaccia» che sorgeva all'interno del perimetro del quartiere. All'inizio del Novecento via Casazza era detta "strada consorziale della Casazza" e collegava la «Conceria Girelli», sul Bova, al centro di Mompiano[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Maria Madre della Chiesa a Casazza

L'urbanizzazione della zona iniziò negli anni Sessanta del Novecento quando si costruirono le prima case IACP[3].

Nel 1970, si manifestò l'intenzione di istituire un comitato di quartiere sulla falsariga di quanto effettuato a San Polo e a Mompiano. Spinto dai vari comitati che sorsero in quegli anni, nel luglio 1972, il consiglio comunale approvò l'istituzione dei consigli di quartiere[4]. Nonostante le ridotte dimensioni, nel quartiere c'erano 2 703 residenti, a Casazza fu costituito un consiglio che fu eletto per la prima volta il 16 dicembre 1973[5].

Nel 1977, il quartiere fu assegnato alla Seconda circoscrizione, assieme ai quartieri di Mompiano, Prealpino, San Rocchino-Costalunga e Crocifissa di Rosa. Trent'anni dopo, con la riforma delle circoscrizioni voluta dalla Giunta Corsini, il quartiere fu assegnato alla nuova Circoscrizione Nord[6].

Nel 2014, a seguito dell'abolizione delle circoscrizioni per i nuovi limiti imposti dalla legge 191/2009, la Giunta Del Bono decise di riattivare i consigli di quartiere: le prime elezioni del nuovo organismo si tennero il 14 ottobre[7].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Religione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa locale è dedicata a Maria "Madre della Chiesa" e appartiene alla Diocesi di Brescia[8].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2 marzo 2013, il quartiere è servito sia dalla stazione omonima che da quella di Prealpino della linea metropolitana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Lisa Cesco, Diego Serino, 30 anni di partecipazione: l'esperienza delle circoscrizioni a Brescia. Circoscrizione Nord, Brescia, Comune di Brescia, 2010.
  • Maurillio Lovatti, Marco Fenaroli, Governare la città. Movimento dei quartieri e forze politiche a Brescia 1967-77, Brescia, Nuova ricerca editrice, 1978.
  • Le elezioni dei Consigli di Quartiere a Brescia nel 2014 (PDF), su comune.brescia.it. URL consultato il 28 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2022).

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