Casa Howard (film)

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Casa Howard
La Casa Howard in una scena del film
Titolo originaleHowards End
Paese di produzioneRegno Unito
Anno1992
Durata140 min
Rapportocinemascope
Generedrammatico
RegiaJames Ivory
SoggettoE.M. Forster (romanzo)
SceneggiaturaRuth Prawer Jhabvala
ProduttoreIsmail Merchant
Produttore esecutivoPaul Bradley
Casa di produzioneMerchant Ivory Productions Ltd.
FotografiaTony Pierce-Roberts
MontaggioAndrew Marcus
Effetti specialiEffects Associates
MusicheRichard Robbins
ScenografiaLuciana Arrighi
CostumiJenny Bevan,
John Bright
TruccoChristine Beveridge
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Casa Howard (Howards End) è un film del 1992 diretto da James Ivory, basato sull'omonimo romanzo di Edward Morgan Forster.

Il cast unisce quattro grandi del cinema britannico: Vanessa Redgrave, Anthony Hopkins, Helena Bonham Carter ed Emma Thompson, quest'ultima premiata come migliore attrice agli Oscar 1993, cerimonia durante la quale il film vinse 3 statuette in totale.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Londra, primi anni del XX secolo. I tre fratelli Margaret, Helen e Tibby Schlegel, di idee moderne, hanno conosciuto durante un viaggio la famiglia Wilcox, composta da Henry e Ruth Wilcox, una nota coppia dell'alta società edoardiana, e i loro figli Charles (prossimo alle nozze con Dolly), Paul ed Evie. Tra di loro nascono sentimenti di amicizia, in particolare Helen va spesso a trovare i Wilcox nel loro cottage, Casa Howard, di proprietà di Ruth Wilcox in quanto lasciatole dalla sua famiglia d'origine. Gli Schlegel vivono con la zia Juley in una casa che presto dovrà essere abbattuta per fare spazio a un nuovo edificio.

Un bacio tra Helen e Paul, il figlio dei Wilcox, fa credere a quest'ultima che i due possano fidanzarsi ma il ragazzo non è dello stesso avviso. I rapporti fra le due famiglie si interrompono bruscamente. Helen torna dalla sua famiglia e mesi dopo, una sera, uscendo da un concerto, prende per sbaglio l'ombrello di un giovane, Leonard Bast, che per riaverlo la segue sotto la pioggia fino a casa, dove conosce Margaret. Per il matrimonio di Charles Wilcox la famiglia Wilcox affitta una casa vicino a quella degli Schlegel.

Dopo qualche tempo, poiché Helen andrà a trovare una parente in Germania e Paul si trasferisce in Nigeria, cadono i motivi che avevano allontanato le due famiglie, e nasce una profonda amicizia fra Ruth Wilcox e Margaret Schlegel, che, nonostante la differenza d'età, si comprendono e si apprezzano. Margaret approfitta della temporanea vicinanza per visitare spesso Ruth, ormai malferma in salute. Ruth, che è anche un po' nevrastenica, soffre per il marito freddo e distante e si sente trascurata dai figli egoisti e materialisti. Sentendo che la ragazza è addolorata per dover lasciare a breve l'abitazione dove vive, Ruth vuole condurla a Casa Howard. Ma lo stato di salute di Ruth si aggrava; la donna, consapevole di essere alla fine, scrive a fatica un biglietto, senza data e senza firma, in cui dichiara di voler lasciare Casa Howard a Margaret Schlegel. Henry, una volta rimasto vedovo, viene in possesso del testamento olografo e lo brucia, d'accordo con i figli. Helen si affeziona a Leonard Bast, sposato con la rozza Jacky, e rimane incinta, per la qual cosa si trasferisce in Germania, ma la malattia della zia Juley la costringe a tornare a Londra.

Intanto Henry e Margaret hanno scoperto di amarsi. Durante la festa del loro fidanzamento, Jacky, ubriaca, riconosce in Henry un ex "cliente", incontrato a Cipro ai tempi della sua giovinezza squattrinata e tumultuosa. Henry era quindi stato infedele a Ruth e di ciò ora si vergogna, ma Margaret lo perdona. Quando però l'uomo scopre che Helen è stata messa incinta da Leonard, incarica Charles di punire quest'ultimo, che nel frattempo ha perso il lavoro. Charles finisce per provocare accidentalmente la morte di Leonard durante una furibonda lite. Un anno dopo questi fatti, Henry comunica, d'accordo con i figli, che alla sua morte Casa Howard resterà a Margaret, esattamente come Ruth aveva stabilito.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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