Carthaea saturnioides

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Carthaea saturnioides
Bruco di Carthaea saturnioides
Stato di conservazione
Specie non valutata[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineLepidoptera
SottordineGlossata
InfraordineHeteroneura
DivisioneDitrysia
SuperfamigliaBombycoidea
FamigliaCarthaeidae
Common, 1966
GenereCarthaea
Walker, 1858
SpecieC. saturnioides
Nomenclatura binomiale
Carthaea saturnioides
Walker, 1858
Serie tipo
Carthaea saturnioides
Walker, 1858

Carthaea saturnioides Walker, 1858 è un lepidottero endemico dell'Australia, unico rappresentante del genere Carthaea Walker, 1858, e della famiglia Carthaeidae Common, 1966.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Adulto[modifica | modifica wikitesto]

Le ali presentano ciascuna una grande macchia ocellata, ma mentre quelle sulle ali posteriori sono sempre ben distinte, quelle sulle ali anteriori sono più piccole e possono in taluni casi avere colori più spenti. Queste macchie sono visibili su entrambe le pagine alari. Nell'ala anteriore, l'apice ed il margine esterno risultano più scuri rispetto alla parte basale.
Le nervature alari ricordano quelle delle Saturniidae, famiglia cui sono filogeneticamente affini.
L'apertura alare va da 80 a 100 mm.

Larva[modifica | modifica wikitesto]

Il bruco di questa specie è grigiastro sul dorso e giallo ventralmente e sulle pseudozampe; esso presenta una fila di macchie chiare in posizione pseudodorsale, mentre lungo la linea spiracolare sono visibili macchie a forma di occhio.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale di questa specie è limitato alla parte sud-occidentale dello Stato dell'Australia Occidentale.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

I bruchi hanno attività diurna, mentre gli adulti volano esclusivamente di notte.
Quando vengono disturbate, queste falene tendono ad abbassare il capo e l'addome, e portare in avanti le ali anteriori, così da esporre le grosse macchie sulle ali posteriori; queste ultime vengono fatte oscillare da una parte all'altra, dando all'aggressore la sensazione di essere osservato da un grosso uccello (ad es. un gufo), così da indurlo a desistere dall'aggressione.

Periodo di volo[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti volano da ottobre a dicembre.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

I bruchi si alimentano alle spese di foglie di alcuni generi della famiglia Proteaceae tra cui:

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]

Non sono state descritte sottospecie.

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Non sono stati riportati sinonimi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ IUCN Red List of Threatened Species. Version 2011.2
  2. ^ (EN) Lemaire, C. & Minet, J., The Bombycoidea and their Relatives, in Kristensen, N. P. (Ed.) - Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, Kükenthal, W. (Ed.), Fischer, M. (Scientific Ed.), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, ristampa 2013, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. 321 - 354, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917. URL consultato il 17 dicembre 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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