Carla Melazzini

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Carla Melazzini

Carla Melazzini (Sondrio, 1944Napoli, 14 dicembre 2009) è stata un'insegnante italiana e una "maestra di strada".

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata ultima di cinque figli in una famiglia molto cattolica da Michele Melazzini e Anna Fabbri, ha studiato a Pisa sul finire degli anni sessanta. Ha poi abbandonato la Scuola Normale Superiore per divergenze sui suoi metodi didattici[1] e successivamente, nel 1971, si è trasferita a Napoli assieme al marito Cesare Moreno,[2] dove ha vissuto per il resto della vita dedicandosi all'insegnamento.

Tra la fine degli anni sessanta e la prima metà degli anni settanta è vissuta a Pisa, è stata attiva nel movimento studentesco cittadino e ha militato in Lotta Continua, di cui il marito era dirigente.[3] Questa sua esperienza all’interno del gruppo l'ha portata ad interessarsi al contesto e alle problematiche scolastiche.

Ha lavorato ispirandosi alle idee di Danilo Dolci e di don Lorenzo Milani, avvicinandosi alle comunità sociali della periferia orientale di Napoli: a Barra, a Pontincelli, a San Giovanni Teduccio.[4]

«Dalla crepa di un muro in rovina può sbocciare un fiore meraviglioso»

È morta a Napoli nel 2009 e da quel momento, anche ad opera del marito Cesare Moreno, la sua attività è stata pubblicizzata a livello nazionale ed è stata argomento di approfondimento in varie occasioni.[5] Nel 2012 l'associazione Alexander Langer ha organizzato un convegno sul tema dell'educazione nelle periferie ed ha approfondito la sua esperienza.[6]

Progetto Chance[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto venne promosso nel 1998, grazie alla legge 285/1997, da Angela Villani e Marco Rossi-Doria,che coinvolsero Carla Melazzini con il marito Cesare Moreno. Chance è stata una delle iniziative italiane più note di scuole della seconda opportunità e scuole popolari.[7][8] La sua finalità principale era quella di aiutare i ragazzi che avevano abbandonato gli studi a conseguire la licenza media.

Tra gli obiettivi del progetto Chance c'era quello di operare in tutti i luoghi di aggregazione sociale, quindi uscendo anche dalle scuole e recandosi nei quartieri più deprivati,come Barra-San Giovanni dove la Melazzini era molto attiva. In tali ambienti realizzò numerosi interventi e interviste[9] a ragazzi, psicologi, educatori, maestri, madri ecc. facendo così conoscere più a fondo la realtà sociale dei luoghi nei quali si trovava ad operare e nella quale vivevano i ragazzi che tentava di aiutare.

Riferimenti al progetto Chance sono contenuti nel film documentario Pesci combattenti del 2002 diretto da Andrea D'Ambrosio.[10]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 2011 è uscito postumo il suo Insegnare al principe di Danimarca, curato dal marito a partire dai suoi scritti. Al libro è stato attribuito il Premio Giancarlo Siani.[11]
  • Nel 2017 le è stato intitolato un asilo nido a Sondrio.[12]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Cesare Moreno (a cura di), Insegnare al principe di Danimarca, Palermo, Sellerio, 2011, ISBN 9788838925696, OCLC 799643626.
  • con Silvana Madia e Cesare Moreno, Abbasso la scuola, Somma Vesuviana (NA), Il Pioppo, 1996, SBN IT\ICCU\LO1\0783963.
  • con Cesare Moreno, Amalia Aiello, Rita Iannazzone, Anna La Rocca, Fiorella Picecchi e Annamaria Torre, Qualità e ruolo della relazione nel recupero di adolescenti drop-out ad un percorso di formazione, in Età evolutiva, n. 67, Firenze, Giunti, ottobre 2000, OCLC 932285030.
  • con Simonetta M G Adamo, Rita Iannazzone e Caroline Peyron, On not being able to learn: an experimental project for adolescent drop-outs, in RICERCHE DI PSICOLOGIA, vol. 28, n. 1, 2005, OCLC 8178786656.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.wuz.it/biografia/1894/Melazzini-Carla.html
  2. ^ I volti di Napoli, Cesare Moreno: "Così salvo i ragazzi sporchi e cattivi", in la Repubblica, 9 luglio 2017. URL consultato il 2 ottobre 2019.
  3. ^ "milita in Lotta Continua di cui il marito, Cesare Moreno, era dirigente" Aldo Cazzullo: I ragazzi che volevano fare la rivoluzione, pp.43,142.
  4. ^ http://www.wuz.it/recensione-libro/6630/Carla-Melazzini-Insegnare-Principe-Danimarca.html
  5. ^ Incontro e confronto con Cesare Moreno, maestro di strada di Napoli (PDF), su comune.cinisello-balsamo.mi.it, Comune di Cinisello Balsamo, 2012. URL consultato il 2 ottobre 2019.
  6. ^ Trento - 28 gennaio: Educare nelle periferie dell'animo e delle città . Incontro con Cesare Moreno, su alexanderlanger.org, Fondazione Alexander Langer, 2012. URL consultato il 2 ottobre 2019.
  7. ^ Marco Catarci: Le forme sociali dell'educazione, pp. 105-106.
  8. ^ Il progetto Chance [collegamento interrotto], su lascuolapossibile.it, La Scuola Possibile, dicembre 2013. URL consultato il 2 ottobre 2019.
  9. ^ La redazione, in "Una città", n. 170, 2010, www.unacitta.it
  10. ^ Carla Melazzini. Insegnare al principe di Danimarca, su doppiozero.com, doppiozero libri, 16 febbraio 2012. URL consultato il 2 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2017).
  11. ^ Carla Melazzini vince il "Siani", su corrieredelmezzogiorno.corriere.it.
  12. ^ Asilo Carla Melazzini, la scuola di via Toti ha un nome, su laprovinciadisondrio.it, 23 dicembre 2017. URL consultato il 15 settembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN311110089 · ISNI (EN0000 0004 1979 1797 · SBN LO1V262046 · BNE (ESXX6419554 1 XX6419554 XX6419554 (data)