Caporalato

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Il caporalato è una forma illegale di reclutamento e organizzazione della manodopera nel lavoro dipendente, sanzionata dagli ordinamenti di vari Stati del mondo.

Il fenomeno è così detto dalla denominazione gergale degli intermediari - detti appunto caporali - che assumono per breve periodo (giornaliero o al più settimanale) operai senza rispettare le regole di assunzione e i diritti dei lavoratori.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dalla seconda metà del XX secolo, con lo sviluppo del diritto del lavoro, la pratica del caporalato è progressivamente emersa come attività della criminalità organizzata volta all'elusione della disciplina sul lavoro, mirante allo sfruttamento illegale e a basso costo di manodopera agricola. I salari elargiti ai lavoratori ('giornate') sono notevolmente inferiori rispetto a quelli del tariffario regolamentare e spesso privi di versamento dei contributi previdenziali.

Va anche aggiunto, in relazione alla condizione femminile, che "a volte il rapporto della donna con il caporale va oltre il lavoro in agricoltura e, in una sorta di complicità protettiva, il caporale spesso coinvolge le sue protette in giri illeciti e clandestini"[2].

Diffusione in Italia[modifica | modifica wikitesto]

Il caporalato era diffuso su tutto il territorio italiano, in particolare nel settore ortofrutticolo del Mezzogiorno e nell'edilizia del Settentrione.[3] Secondo la legge italiana attuale il caporale è un mediatore illegale[4][5] di manodopera e gestore dei lavori secondo le richieste dell'imprenditore agricolo.

Il caporalato è spesso collegato ad organizzazioni mafiose e malavitose. Esso generalmente trova grande riscontro nelle fasce più deboli e disagiate della popolazione, ad esempio tra i lavoratori immigrati, come gli extracomunitari. Il fenomeno del caporalato si è ancor più diffuso con i recenti movimenti migratori provenienti dall'Africa, dalla Penisola balcanica, dall'Europa orientale e dall'Asia: infatti chi migra clandestinamente nella speranza di migliorare la propria condizione finisce facilmente nelle mani di queste persone, venendo ridotto in condizioni di schiavitù e dipendenza. Inchieste giornalistiche del 2015 mostrano che il fenomeno continua ad aver diffusione anche nei confronti di donne italiane durante le campagne di raccolta dell'uva e delle fragole.[6][7] I media hanno riportato, in un caso tragico che ha fatto scalpore, che l'azienda pagava regolarmente l'agenzia di lavoro interinale, mentre alla lavoratrice arrivava una retribuzione enormemente inferiore.[8]

Italia settentrionale[modifica | modifica wikitesto]

Lo sfruttamento della manodopera a basso costo in agricoltura è prassi diffusa non solo al Sud,[9][10] ma anche in Toscana,[11] Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia.[12][13][14]

Caporalato in Puglia[modifica | modifica wikitesto]

Il caporalato è apparso nelle cronache giornalistiche nel maggio del 1980: tre ragazze di Ceglie Messapica in Puglia persero la vita in un autobus dei caporali.[15] Il 17 luglio alcuni caporali tentarono di investire lavoratori e sindacalisti di Villa Castelli durante una manifestazione contro il fenomeno, dopo aver rivolto loro minacce di morte.[16] Il 21 luglio sempre a Villa Castelli otto caporali armati di pistola aggredirono i sindacalisti della CGIL e assaltarono la sede locale del sindacato.[17] Nel 1982 un caporale prima di suicidarsi piazzò 11 ordigni a Villa Castelli nei pressi delle residenze di esponenti del movimento anti-caporalato.[18][19] Il fenomeno non fu sradicato e il 5 giugno 2011 nell'ambito dell'operazione Little Castle la Guardia di Finanza sequestrò beni per un milione e mezzo di euro[20]. Nel 2015 morirono almeno 8 persone accertate. Il 13 luglio 2015 ad Andria (BAT) perse la vita Paola Clemente, bracciante tarantina, dichiarata come infarto ma fu un asfissia meccanica. Da allora "Mai più" e anche in suo nome fu approvata la legge che contrasta il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura. La 199/2016 Lo Stato Italiano mette a disposizione della magistratura uno strumento in più per contrastare tale fenomeno.

Caporalato in Calabria[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2010 i lavoratori extracomunitari di Rosarno in Calabria organizzarono una serie di manifestazioni contro i caporali, la tensione sfociò in una escalation di violenza tra braccianti e abitanti del piccolo centro calabrese. Il 26 aprile 2010 furono arrestati a Rosarno 30 caporali, i quali sfruttavano lavoratori extracomunitari costretti a lavorare in condizioni disumane nei campi, raccogliendo agrumi coltivati nel rosarnese, con turni di lavoro pari a 15 ore al giorno. L'inchiesta consentì inoltre di fare luce su un sistema di truffe perpetrate ai danni degli enti previdenziali. Sul piano patrimoniale, sono stati sequestrati duecento terreni e venti aziende agricole per un valore complessivo di 10 milioni di euro.[21]

Il contrasto al fenomeno[modifica | modifica wikitesto]

Italia[modifica | modifica wikitesto]

L'art. 12 del D.L. 13 agosto 2011, n. 138[22], convertito con modificazioni dalla legge 14 settembre 2011, n. 148[23] ha introdotto nel codice penale italiano il nuovo reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Le pene previste per i cosiddetti "caporali" sono la reclusione da cinque a otto anni e una multa da 500 a 1000  per ogni lavoratore coinvolto.[24] Il governo ha annunciato il ricorso a strumenti normativi per punire gravemente, fino alla confisca dei beni, le aziende che utilizzano manodopera tramite il caporalato[25], mentre sui media si è sottolineato che il problema risiede principalmente nell'intermediazione, mascherata da forme solo in apparenza con una rispettabilità legale (false cooperative, filiali inquinate di agenzie di lavoro interinale)[26][27][28][29]. Il 18 ottobre 2016 la Camera approva il disegno di legge per il contrasto al caporalato e al lavoro nero.[30]

Film riguardanti il caporalato[modifica | modifica wikitesto]

  • Riso amaro, regia di Giuseppe De Santis (1949)
  • Spaccapietre, regia di Gianluca e Massimiliano De Serio (2020)
  • L'oro rosso, regia di Cesare Fragnelli (2007) - cortometraggio
  • Pietro Alò: la follia degli onesti - documentario
  • Il sangue verde, regia di Andrea Segre (2010) - documentario

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ caporalato, su treccani.it.
  2. ^ Così la presidente della commissione regionale lucana per la realizzazione delle pari opportunità uomo donna, in audizione durante il sopralluogo della Commissione d'inchiesta monocamerale del Senato sul fenomeno del caporalato, che così il 7 dicembre 1995 proseguiva: "molti sono i casi, pochissime le denunce, di situazioni in cui le donne lavoratrici hanno dovuto subire non solo le molestie ed i desideri personali del caporale ma spesso e peggio l'invito a prostituirsi e spacciare droga" (Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno del cosiddetto "caporalato", UNITÀ 3 Sopralluogo a Potenza del 7 dicembre 1995 (07 dicembre 1995), in Archivio storico del Senato (ASSR), Caporalato (XII leg.), 1.3.3, p. 82).
  3. ^ http://www.treccani.it/enciclopedia/caporalato_%28Lessico-del-XXI-Secolo%29/
  4. ^ Cécile Kyenge, Caporalato, c'è una nuova legge: ora smantelliamo tutti i ghetti d'Italia, su repubblica.it, la Repubblica, 28 ottobre 2016. URL consultato il 5 agosto 2018 (archiviato il 3 maggio 2017).
  5. ^ http://www.treccani.it/enciclopedia/la-nuova-disciplina-del-cosiddetto-caporalato_%28altro%29/
  6. ^ Repubblica
  7. ^ Agenzie del lavoro e tour operator "Qui si nascondono i nuovi caporali", La Repubblica, 21 agosto 2015
  8. ^ La gazzetta del Mezzogiorno, su lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato il 28 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2015).
  9. ^ panorama, su panorama.it. URL consultato il 30 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2015).
  10. ^ la Stampa
  11. ^ Toscana, su tosc.cgil.it. URL consultato il 30 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2015).
  12. ^ Il fatto quotidiano
  13. ^ Mattino Padova
  14. ^ Repubblica
  15. ^ L'Unità, 25 maggio 1980
  16. ^ Gazzetta del Mezzogiorno 18 luglio 1980; G. Ruotolo, La quarta mafia storie di mafia in Puglia, Napoli 1994; Oggi, settimanale di politica, attualità e cultura, Volume 36, 1980; Gazzetta del Mezzogiorno, 18 luglio 1980
  17. ^ L'Unità, 8 agosto 1980; Avanti!, 8 agosto 1980; Il Giorno, 24 luglio 1980; Il Quotidiano di Brindisi, 3 agosto 1980; La Gazzetta del Mezzogiorno, 9 agosto 1980
  18. ^ P. Alò, per non dimenticare. Iniziative contro il caporalato, Oria 1997.
  19. ^ http://www.fondazionepietroalo.com/intervento%20pietro%20alo%20oria.pdf
  20. ^ .Senzacolonne 6 agosto 2011 Un castello e il suo caporale
  21. ^ Corriere della Sera 27 aprile 2010.
  22. ^ in vigore dal 13 agosto 2011
  23. ^ pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 216 del 16 maggio 2011
  24. ^ CAPORALATO/ L'esperto: ecco la vera "legge" per fermare lo sfruttamento del lavoro, su ilsussidiario.net. URL consultato il 10 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  25. ^ Repubblica
  26. ^ Nuovo caporalato, su nuovocaporalato.it. URL consultato il 28 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2015).
  27. ^ Taranto buona sera, su tarantobuonasera.it. URL consultato il 28 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2015).
  28. ^ Corriere.it
  29. ^ Corriere
  30. ^ Nuova legge sul caporalato, stop alla schiavitu’ in Calabria, su wecalabria.it. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Giuliani, I reati in materia di "caporalato", intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, Padova, Padova University Press, 2015 [1]
  • Yvan Sagnet e Leonardo Palmisano, Ghetto Italia: i braccianti stranieri tra caporalato e sfruttamento, Roma, Fandango, 2015.
  • Rosario Lupo, Braccianti e caporali, ieri e oggi. Caporalato e lotte bracciantili nella Sicilia sud-orientale nella seconda metà del '900 Archiviato il 26 giugno 2015 in Internet Archive., Tesi di Laurea Scienze Storiche e Politiche, Università di Catania, 2012
  • Yvan Sagnet, Ama il tuo sogno, vita e rivolta nella terra dell'oro rosso, Roma, Fandango, 2012
  • Pietro Alò, Il caporalato nella tarda modernità, Bari, Wip Ed., 2010.
  • Paolo Berizzi, Morte a tre euro, Roma, B.C.D. editore, 2008
  • Per non dimenticare, iniziative contro il caporalato, Oria, 1997.
  • L'unità di tutte le forze nella lotta contro il caporalato, Roma, Commissione centrale agraria del PCI, 1987.
  • Umberto Gigli, Dossier caporalato, usurpazione di pubblici poteri: lavoro nero, evasione contributiva, evasione fiscale, trasporto abusivo, lavoro minorile, il mercato delle braccia straniere, Latina, Archimio, 1987.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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