Camillo Caracciolo di Bella

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Camillo Caracciolo di Bella

Senatore del Regno d'Italia
LegislaturaXII
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studiolaurea
UniversitàUniversità degli Studi di Napoli Federico II

Camillo Caracciolo di Bella (Napoli, 30 aprile 1821Roma, 6 aprile 1888) è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio secondogenito di Giuseppe Caracciolo, principe di Torella e di sua moglie, Caterina Saliceti, figlia del primo ministro di Giuseppe Bonaparte e poi di Gioacchino Murat. Alla nascita ebbe il titolo di marchese di Bella.

Fu ambasciatore d'Italia in Russia e nell'Impero ottomano, deputato in Parlamento per il collegio di Cerignola, fu poi nominato Senatore del Regno.

Massone, non si sa dove e quando fu iniziato, ma nel dicembre 1863 la Loggia Italia di Costantinopoli chiese che il nuovo ambasciatore presso il Sultano fosse massone "affinché potesse contunuare l'opera felicemente intrapresa dal predecessore, il fratello Camillo Caracciolo di Bella"[1]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giuseppe Caracciolo, VI principe di Torella Nicola Caracciolo, duca di Lavello  
 
Faustina de Cardenas  
Nicola Caracciolo, duca di Lavello  
Beatrice de Alarcon Giuseppe de Alarcon  
 
Emanuela de Mendoza  
Giuseppe Caracciolo, VII principe di Torella  
Vincenzo Carafa Cantelmo Stuart, VI principe di Roccella Giuseppe Carafa, II duca di Bruzzano  
 
Maria Ruffo Santapau  
Teresa Carafa Cantelmo Stuart  
Ippolita Cantelmo Stuart Giuseppe Cantelmo Stuart, I principe di Pettorano  
 
Diana Gaetani dell'Aquila d'Aragona  
Camillo Caracciolo  
Giancarlo Saliceti  
 
 
Antonio Cristoforo Saliceti  
 
 
 
Caterina Saliceti  
 
 
 
Laura Boerio  
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vittorio Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Erasmo ed., Roma, 2005, p. 58.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ambasciatore italiano nell'Impero Russo Successore
Edoardo de Launay 1867 - 1870 Raffaele Ulisse Barbolani
Controllo di autoritàVIAF (EN267205715 · ISNI (EN0000 0003 8301 2762 · SBN SBLV096170 · BAV 495/158801 · GND (DE122308311X · WorldCat Identities (ENviaf-267205715