Calvario (Ribera)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Calvario
AutoreJusepe de Ribera
Data1618 circa
Tecnicaolio su tela
Dimensioni336×230 cm
UbicazioneCollegiata di Nostra Signora Assunta, Osuna

Il Calvario è un dipinto di Jusepe de Ribera, realizzato circa nel 1618 e conservato alla collegiata di Nostra Signora Assunta di Osuna in Spagna. Fu una delle sue prime opere all'interno della sua produzione pittorica[1]. Secondo Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery, l'opera è il più grande e ambizioso dipinto del pittore dei primi anni del 1610[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Josepe de Ribera dipinse Il Calvario intorno al 1618, a Napoli, dove era arrivato nel 1616, da Roma. Fu commissionato dall'allora viceré di Napoli (1616-1620) Pedro Téllez-Girón, III duca di Osuna. Prima del 1627, è noto che Catalina Enríquez de Ribera, vedova del duca di Osuna, portò dall'Italia alla Collegiata di Osuna cinque dipinti di Ribera, da collocare per l'altare maggiore, che all'epoca non aveva una pala. Nel 1721, in occasione dell'inizio dei lavori di ristrutturazione della testata della chiesa, la tela fu trasferita all'interno della Collegiata. Quando un anno dopo fu completata la nuova pala dell'altare maggiore, la tela fu trasferita nella Cappella di Santa Ana, dopo aver controllato che la tabella non si adattava alla pala d'altare realizzata. Dopo aver attraversato anche la cappella di Ánimas, è stato finalmente installato in modo permanente nella cappella della Virgen de la Antigua, dove rimane tutt'oggi[1].

Secondo le affermazioni del romantico viaggiatore inglese Richard Ford, durante la guerra d'indipendenza spagnola, il dipinto fu maltrattato come bersaglio dei fucilieri francesi[1].

Nel 1851 i duchi di Osuna persero il patrocinio della Collegiata e tutti i suoi beni mobili e immobili passarono all'Arcivescovado di Siviglia, che ne affidò la tutela all'Ente d'Arte di Osuna.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Quest'opera è una delle prime importanti opere di Ribera, che offre una composizione chiaramente barocca e risorse pittoriche che mostrano formule oscure e naturalistiche di grande qualità[1].

Rappresenta il momento prima della morte di Cristo, che si manifesta nel corpo contorto, il volto che esala l'ultimo respiro e guarda il cielo. Gli altri personaggi che compaiono nella composizione da destra a sinistra sono Maria Maddalena, inginocchiata che abbraccia la croce, san Giovanni Evangelista, Maria madre di Cristo, che dirige il suo sguardo all'infinito e un'altra donna di cui si percepisce solo una parte, del suo volto che potrebbe essere Maria di Cleofa. Sullo sfondo, appena percettibile, in quanto nascosta nell'oscurità, c'è una sagoma che può essere identificata con un'altra donna[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (ES) Lo Intervención sobre El Calvario de José de Ribera (Colegiata de Osuna) (PDF), su iaph.es. URL consultato il 23 agosto 2021.
  2. ^ (ES) El conjunto de Osuna en la exposición "el joven Ribera", su dialnet.unirioja.es. URL consultato il 23 agosto 2021.
  3. ^ Los lienzos de Ribera para la Colegiata de Osuna, su seindor.com. URL consultato il 23 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Calvario, su artehistoria.com. URL consultato il 23 agosto 2021.
  • (ES) El Calvario, su historia-arte.com. URL consultato il 23 agosto 2021.
  Portale Pittura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Pittura