Calocybe gambosa

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Calocybe gambosa
Calocybe gambosa
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Tricholomataceae
Genere Calocybe
Specie C. gambosa
Nomenclatura binomiale
Calocybe gambosa
(Fr.) Donk, 1962
Sinonimi
Tricholoma georgii
(L.) Quél. (1872)
Nomi comuni

(vedi testo)

Tricholoma georgii
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
sinuate
Sporata
bianca
Velo
nudo
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
commestibile

Calocybe gambosa (Fr.) Donk, Nova Hedwigia, Beih. 5: 43 (1962).

Gruppo di Calocybe gambosa

Il Calocybe gambosa, già Tricholoma georgii, chiamato comunemente prugnolo (pronuncia /pruɲˈɲɔlo/[1]), matura secondo la tradizione popolare il 23 aprile, giorno della ricorrenza di San Giorgio, ma ovviamente può anticipare o posticipare la sua comparsa anche di alcune settimane a seconda dell'altitudine o dell'andamento stagionale.

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

Funghi prugnoli

Nella prima fase dello sviluppo, il cappello sembra intimamente saldato al gambo e di forma rotondeggiante, poi prende forma emisferica, convessa pianeggiante, infine quasi piana; è tipicamente bianco, ma si possono trovare esemplari di color nocciola chiaro, simile alla crosta di pane, liscio, con il margine involuto; diametro 5-10 cm con cuticola facilmente staccabile.

Lamelle[modifica | modifica wikitesto]

Smarginate al gambo oppure sinuoso-uncinate, fitte, intercalate da lamellule, di colore bianco tendenti al crema negli esemplari adulti, con filo irregolare.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

Sodo, massiccio, talvolta tozzo, assottigliato alla base, misura da 3-8 × 1-3 cm. Di colore biancastro, talvolta con sfumature rosacee verso la base.[2]

Microscopia[modifica | modifica wikitesto]

Spore: bianche in massa, lisce, ovato-ellittiche, 4-6 × 3-4 µm.

Basidi: clavati, tetrasporici, con giunti a fibbia 17-22 × 4-5 µm.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Molto soda e compatta, bianca.

  • Odore: molto grato, di farina lievitata.
  • Sapore: analogo.

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

È un fungo saprofita, cresce in primavera, da aprile a maggio, nei prati o ai margini del bosco, spesso in cerchi. Lo si trova di sovente tra i cespugli di piante spinose come il biancospino (Crataegus monogyna), la rosa canina, il ginepro e il prugnolo (Prunus spinosa) da cui deriva il nome volgare prugnolo oppure spinarolo.

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]


Eccellente, il fungo primaverile più apprezzato e ricercato, ben si presta ad essere conservato sott'olio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

La cosa certa è che in alcune zone d'Italia si celebrano delle "sagre" appositamente dedicate a questo fungo primaverile; in coincidenza di tali manifestazioni lo stesso viene cercato con una passione eguagliata solo da quella dei porcini.

Gruppo di funghi di San Giorgio

Specie a rischio[modifica | modifica wikitesto]


In alcune zone d'Italia la sua presenza è stata gravemente ridotta a causa della raccolta troppo intensiva e dalle metodiche spesso distruttive. Anche nelle zone dove è reperibile, sta diventando sempre più raro.

Infatti, dato che spesso questa specie cresce sotto cespugli o pruni selvatici (spinosi), i cercatori senza scrupoli sono soliti aiutarsi con utensili simili a "rastrelli"; operando in tal modo, non solo raccolgono i carpofori ma finiscono inevitabilmente per distruggere le micorrize presenti nel terreno. Oltre a ciò troppo spesso vengono raccolti esemplari troppo giovani e quindi la sporulazione non può avere luogo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  • La legge italiana vieta la raccolta di questa specie per gli esemplari aventi il diametro del cappello inferiore ai 2 cm; la raccolta giornaliera è limitata ad 1 kg a persona.
  • Nelle Marche, la legge regionale nº 34 del 6 ottobre 1987, all'art. 6 recita quanto segue:
    "Nella raccolta dei funghi è vietato l'uso di rastrelli, uncini ed altri mezzi che possono danneggiare lo strato umifero del terreno, il micelio fungino e l'apparato radicale della vegetazione."

Specie simili[modifica | modifica wikitesto]

Altra foto di C. gambosa

Nomi comuni[modifica | modifica wikitesto]

  • Fungo di San Giorgio
  • Fungo della Saetta
  • Maggengo
  • Maggiolino
  • Marzolino
  • Prugnolo
  • Spinerolo
  • Spignolo / Spignolone
  • Virno
  • Spinaròeu (Parma e provincia)
  • Masin (Liguria di ponente)
  • Giorgetti (Valdagno-Vicenza)
  • Giorgi (Valdagno-Vicenza)
  • Musciaroni (Potenza e parte della provincia)
  • Musciarùhe (Alto Jonio Cosentino)
  • Giassina (Entroterra della Valle Impero - IM)

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

  • Agaricus albellus DC., Fl. Fr. 5 (1815)
  • Agaricus aromaticus Roques
  • Agaricus gambosus Fr., Systema mycologicum (Lundae) 1: 50 (1821)
  • Agaricus georgii L., Species Plantarum 2 (1753)
  • Calocybe georgii var. aromatica (Roques) Pilát, Česká Mykol. 19: 215 (1965)
  • Calocybe georgii var. gambosa (Fr.) Kalamees, Z. Mykol. 60(2): 360 (1994)
  • Lyophyllum gambosum (Fr.) Singer, Annales Mycologici 41: 96 (1943)
  • Tricholoma gambosum (Fr.) Gillet, Führer Pilzk.: 131 (1871)
  • Tricholoma georgii (L.) Quél., Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 44 (1872)
Altri carpofori della specie in questione

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Video Scheda Calocybe gambosa

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