Callionima falcifera

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Callionima falcifera
Callionima falcifera
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineLepidoptera
SottordineGlossata
InfraordineHeteroneura
DivisioneDitrysia
SuperfamigliaBombycoidea
FamigliaSphingidae
SottofamigliaMacroglossinae
TribùDilophonotini
SottotribùDilophonotina
GenereCallionima
SpecieC. falcifera
Nomenclatura binomiale
Callionima falcifera
(Gehlen, 1943)
Sinonimi

Hemeroplanes elainae
Neidhoefer, 1968
Hemeroplanes falcifera
Gehlen, 1943
Hemeroplanes jamaicensis
Cary, 1951

Sottospecie
  • Callionima falcifera falcifera
  • Callionima falcifera guaycura

Callionima falcifera (Gehlen, 1943) è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in America Settentrionale, Centrale e Meridionale.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Adulto[modifica | modifica wikitesto]

L'apice dell'ala anteriore presenta alcuni piccoli punti marroncini, ed è falcato in misura variabile. La pagina superiore dell'ala anteriore risulta molto simile a quanto in C. parce, rispetto alla quale la sola netta differenza è rappresentata dalla pallida linea apicale obliqua, che si espande, in corrispondenza di M1, fino a diventare un'area pallida, che curva verso il margine esterno, come mostra la figura; essa risulta dello stesso colore chiaro della fascia immediatamente basale rispetto alla linea apicale. In Venezuela l'area discale non presenta la colorazione aranciata, e l'apice può essere meno marcatamente falciforme (D'Abrera, 1986).
L'ala posteriore appare molto simile a quella di C. denticulata, ma con una colorazione di fondo più chiara.
Nel genitale maschile, l'uncus è ampio, con lati divergenti posteriormente, quattro lobi posteriori punteggiati, i due più interni dei quali appaiono più corti. Lo gnatos include due lunghi e stretti processi, nettamente punteggiati agli apici, che sono più corti che nell'uncus. Le valve sono più allargate rispetto a C. parce, e più arrotondate all'apice.
L'apertura alare va da 68 a 73 mm.

Larva[modifica | modifica wikitesto]

Il bruco è verde brillante, con una testa fortemente appiattita. Il corno caudale risulta corto, spesso e di un verde acceso.

Pupa[modifica | modifica wikitesto]

I bruchi si impupano negli strati superficiali della lettiera.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale di questa specie comprende gli Stati Uniti meridionali (California del sud, Arizona, Florida del sud), il Messico (locus typicus: Zacualpan), il Belize (Corozal, Orange Walk, Cayo, Toledo), il Nicaragua (Madriz, Jinotega, Matagalpa, Chinandega, Managua, Masaya, Granada, Ometepe, Rio San Juan), la Costa Rica (Puntarenas, Guanacaste, Alajuela, Lemon, San José, Heredia), la Giamaica, Haiti, Cuba, il Brasile, la Bolivia, il Perù, il Venezuela orientale e nordoccidentale (Aragua, Barinas, Bolivar, Carabobo, Falcón, Portuguesa, Trujillo, Zulia).

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Durante l'accoppiamento, le femmine richiamano i maschi grazie ad un feromone rilasciato da una ghiandola, posta all'estremità addominale. Gli adulti di entrambi i sessi sono attratti dalla luce, soprattutto i maschi; rispetto a C. parce, preferiscono volare dopo la mezzanotte.
Le larve di questa specie sono parassitate dal Dittero Drino piceiventris Walker, 1836 (fam. Tachinidae).

Periodo di volo[modifica | modifica wikitesto]

In Costa Rica sono stati catturati gli adulti in ogni mese dell'anno.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

I bruchi attaccano le foglie di alcune specie di Apocynaceae tra cui soprattutto Stemmadenia obovata Benth.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]

Sono state descritte due sottospecie:

  • Callionima falcifera falcifera (Gehlen, 1943)
  • Callionima falcifera guaycura (Cary, 1963) - Locus typicus: Hotel Guaycura, La Paz, Baja California Sur.

La sottospecie C. f. guaycura non è universalmente accettata; gli esemplari catturati nel 1963 sono decisamente più piccoli e più chiari rispetto a quelli del resto dell'areale, e furono classificati dall'autore come Hemeroplanes parce guaycura Cary, 1963; in seguito Eitschberger (2001) confutò quanto stabilito da Cary, ma senza fornire sufficienti motivazioni.

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Sono stati riportati tre sinonimi

  • Hemeroplanes elainae Neidhoefer, 1968
  • Hemeroplanes falcifera Gehlen, 1943
  • Hemeroplanes jamaicensis Cary, 1951

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bönninghausen, 1899 - Beitrag zur Kenntniss der Lepidopteren-Fauna von Rio de Janeiro, Tribus Sphingidae Dt. Ent. Z. Iris 12 (1) : 107-136, pl. 3
  • Cary, 1963 - Reports on the Margaret M. Cary and Carnegie Museum Expedition to Baja California, Mexico, 1961. 2. The Family Sphingidae Ann. Carn. Mus. 36: 193-204
  • Clark, 1920 - Sixteen new Sphingidae Proc. New England Zool. Club 7: 65-78
  • D'Abrera, Bernard, 1986 - Sphingidae mundi; Hawk Moths of the World. 226 pp.; E.W. Classey, Faringdon; ISBN 0-86096-022-6
  • Druce in Godman & Salvin, 1881; Godman & Salvin, 1881 - Biologia Centrali-Americana; or Contributions to the Knowledge of the Fauna of Mexico and Central America. Zoology. Lepidoptera. Heterocera Biol. centr.-amer., Lep. Heterocera 1: 1-490 3: pl. 1-101
  • Drury, 1773 - Illustrations of natural history; wherein are exhibited... Illust. Nat. Hist. Exot. Insects 2: 1-90, pl. 1-50
  • Eitschberger, 2000 - Eine neue Art der Gattung Callionima Lucas, 1857 aus Peru Atalanta 31 (3/4): 493-496
  • Eitschberger, 2001 - Die Gattung Callionima Lucas, 1857 Neue Ent. Nachr. 51: 153-224
  • Jordan, 1923 - Über einige alte und neue Sphingiden (Lep.) Ent. Mitt. 12 (1): 51-57
  • Kirby, 1892 - A synonymic catalogue of Lepidoptera Heterocera (Moths). Sphinges and Bombyces Synonymic Cat. Lepid. Heterocera 1: 1-951
  • Kitching & Cadiou, 2000 - Hawkmoths of the World; An annotated and illustrated revisionary checklist (Lepidoptera: Sphingidae). 256 PP.; Comstock Publishing Associates; ISBN 978-0-8014-3734-2
  • (EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x + 491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
  • Landman Wijbren, 2001 - The Complete Encyclopedia of Moths. 272 pp.; Grange Books; ISBN 1-84013-409-7
  • Lewis, H. L., 1974 - Butterflies of the World; ISBN 0-245-52097-X
  • Opler Paul, Pavulaan Harry, Stanford Ray, Pogue Michael - Butterflies and Moths of North America; Mountain Prairie Information Node
  • Opler & Warren, 2003 - Butterflies of North America. 2. Scientific Names List for Butterfly Species of North America, north of Mexico.
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  • Stoll, 1782 - Uitlandsche Kapellen (Papillons exotiques) in Cramer, Uitl. Kapellen 4 (26b-28): 29-90, pl. 305-336 (1780) (29-31): 91-164, pl. 337-372 (1781) (32-32): 165-252, 1-29, pl. 373-400 (1782)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]