Cacciatore della Val Rosna

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Villabruna 1
Il cranio
AliasCacciatore della Val Rosna
SpecieHomo sapiens
Età14.000
Luogo scopertaSovramonte, provincia di Belluno, Veneto, Italia
Anno scoperta1987
Autore scopertaAldo Villabruna

Villabruna 1, più noto come il Cacciatore della Val Rosna, è il fossile di un ominide della specie Homo sapiens, scoperto nel sito archeologico dei Ripari Villabruna, nel comune di Sovramonte in provincia di Belluno nel 1987 da Aldo Villabruna[1][2].

Cacciatore della Val Rosna

Ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]

Il reperto fu ritrovato lungo il fianco sinistro della Val Schenèr, quella valle che collega Fonzaso al Primiero, tra le due gallerie lungo la strada che porta a Fiera di Primiero, nel territorio del comune di Sovramonte (Belluno). Il resti corpo furono scoperti nel maggio 1987, durante i lavori di rettifica del tracciato stradale preesistente, da Aldo Villabruna, che notò un accumulo a forma di cono di materiali detritici[2].

Il reperto è conservato all'università di Ferrara, a disposizione degli studiosi[3], mentre il corredo funerario, con le pietre dipinte poste a segnare la sepoltura, è conservato presso il Museo Archeologico dei Musei Civici di Belluno.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I fossili sono stati riferiti ad un individuo maschile di circa 26 anni ed alto 170 cm[1], vissuto nel periodo dell'epigravettiano finale, circa 14.000 anni fa[4].

Si ipotizza che il cacciatore della Val Rosna sia stato sottoposto a una cura dentale, a causa di una carie[5][6]. Questa ipotesi è stata avanzata dagli archeologi dell’università di Ferrara, che hanno compiuto uno studio sulla dentatura del cacciatore. Il ''trattamento'' avvenne attraverso l'uso di un bastoncino d'osso con una punta microlitica in selce, che permise la pulizia del foro; questo si allargò e si ipotizza che per la sua chiusura sia stata utilizzata cera d’api o propoli[7].

Paleogenetica[modifica | modifica wikitesto]

In relazione alla storia genetica dell'Europa, uno studio del 2016 ha evidenziato come nei resti fossili del cacciatore siano presenti tracce dell'aplogruppo R1b (Y-DNA), precisamente R1b1 (R-L754), attestando così la presenza di popolazioni caratterizzate da questo specifico aplotipo nell'Europa occidentale, in un periodo antecedente rispetto a quello generalmente riconosciuto.[8] Apparteneva al cluster genico dei cacciatori-raccoglitori occidentali, detto anche cluster Villabruna.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ripari Villabruna (sito pluristratificato), su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 2 maggio 2024.
  2. ^ a b I Ripari Villabruna e la Cultura Epigravettiana, su archeoagordo.it. URL consultato il 2 maggio 2024.
  3. ^ A Ferrara il cacciatore più antico della storia, su estense.com.
  4. ^ (EN) Giuseppe Vercellotti, Giancarlo Alciati, Michael P. Richards e Vincenzo Formicola, he Late Upper Paleolithic skeleton Villabruna 1 (Italy): a source of data on biology and behavior of a 14,000 year-old hunter, in Journal of Anthropological Sciences, vol. 86, 2008, pp. 143-163.
  5. ^ Il dentista più antico del mondo, su nationalgeographic.it. URL consultato il 29 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2018).
  6. ^ Il più antico caso di intervento dentale datato a 14,000 anni fa, su beniculturali.unibo.it. URL consultato il 29 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2018).
  7. ^ M. Peresani (a cura di), Progetto di ricerca: la più antica cura dentale. Analisi bio-tafonomiche incrociate della dentatura dell’Uomo di Villabruna, 14 mila anni fa, Università degli studi di Ferrara, 2015, pp. 5-10.
  8. ^ a b (EN) Fu, Qiaomei, Posth, Cosimo, Hajdinjak, Mateja, Petr, Martin, Mallick, Swapan, Fernandes, Daniel, Reich, David, Furtwängler, Anja, Haak, Wolfgang, Meyer, Matthias, Mittnik, Alissa, Nickel, Birgit, Peltzer, Alexander, Rohland, Nadin, Slon, Viviane, Talamo, Sahra, Lazaridis, Iosif, Lipson, Markv, Mathieson, Iain, Schiffels, Stephan, Skoglund, Pontus, Derevianko, Anatoly P., Drozdov, Nikolai, Slavinsky, Vyacheslav, Tsybankov, Alexander, Cremonesi, Renata Grifoni, Mallegni, Francesco, Gély, Bernard, Vacca, Eligio, Morales, Manuel R. González, Straus, Lawrence G., Neugebauer-Maresch, Christine, Teschler-Nicola, Maria, Constantin, Silviu, Moldovan, Oana Teodora, Benazzi, Stefano, Peresani, Marco, Coppola, Donato, Lari, Martina, Ricci, Stefano, Ronchitelli, Annamaria, Valentin, Frédérique, Thevenet, Corinne, Wehrberger, Kurt, Grigorescu, Dan, Rougier, Hélène, Crevecoeur, Isabelle, Flas, Damien, Semal, Patrick, Mannino, Marcello A., Cupillard, Christophe, Bocherens, Hervé, Conard, Nicholas J., Harvati, Katerina, Moiseyev, Vyacheslav, Drucker, Dorothée G., Svoboda, Jiří, Richards, Michael P., Caramelli, David, Pinhasi, Ron, Kelso, Janet, Patterson, Nick, Krause, Johannes e Pääbo, Svante, The genetic history of Ice Age Europe, in Nature, vol. 534, 2016, pp. 200–205, Bibcode:2016Natur.534..200F, DOI:10.1038/nature17993, ISSN 0028-0836 (WC · ACNP), PMC 4943878, PMID 27135931.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]