CVV 5 Papero

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Papero
Descrizione
Tipoaliante
Equipaggio1
ProgettistaErmenegildo Preti
CostruttoreBandiera dell'Italia Centro per il Volo a Vela del R. Politecnico di Milano
Data primo volo1939
Sviluppato dalBandiera dell'Italia Centro per il Volo a Vela del R. Politecnico di Milano
Dimensioni e pesi
Lunghezza6,50 m
Apertura alare15 m
Altezza1,070 m
Superficie alare14,70 m2
Carico alare18,40 kg/m2
Efficienza25
Allungamento alare16,90
Peso a vuoto180 kg
Peso carico270 kg

informazioni tratte da: C.V.V. Milano[1]

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Il Papero era un aliante ad ala alta particolarmente progettato per voli a distanza.

Venne progettato da Ermenegildo Preti, del Politecnico di Milano, e realizzato dal Centro per il Volo a Vela del R. Politecnico di Milano negli anni trenta.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Cellula[modifica | modifica wikitesto]

La fusoliera, molto curata dal punto di vista aerodinamico, era a sezione ovoidale ed offriva una sezione maestra di soli 0,43 m2, ridotta al minimo necessario per l'abitabilità del posto di pilotaggio. Rispetto al Pellicano, l'abbassamento del muso e del cruscotto ne migliorò sensibilmente la visibilità.
L'abitacolo era completamente chiuso e posteriormente raccordato con la fusoliera in modo da ottimizzare l'aerodinamica.

Il seggiolino del pilota prevedeva la sistemazione del paracadute e la strumentazione comprendeva una bussola, un variometro, l'indicatore di velocità, un altimetro e l'indicatore di virata e sbandamento. Dietro il pilota trovava posto il barografo.

Gli organi di atterraggio comprendevano un pàttino anteriore carenato e molleggiato, una ruota e un pàttino di coda, molleggiato su tamponi di gomma.

Superfici alari[modifica | modifica wikitesto]

Caratterizzato da un'ala a sbalzo, di marcata forma ad M, a pianta totalmente rastremata. La struttura è monolongherone, a cassetta. Dal punto di vista aerodinamico, l'ala usa due profili biconvessi: a debole curvatura all'incastro dell'ala e simmetrici all'estremità.

Su entrambe le superfici dell'ala erano presenti diruttori doppi, a fessura, per fissare la velocità limite a 200 km/h in qualsiasi assetto di volo.

Il timone di direzione aveva una grande superficie e i piani orizzontali erano montati sopra la fusoliera, in posizione avanzata rispetto al timone di direzione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AAVV, Centro Studi ed Esperienze per il Volo a Vela "Liberato De-Amici", Milano, R. Politecnico di Milano, 1939.
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