Byron De La Beckwith

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Byron De La Beckwith (Colusa, 9 novembre 1920Jackson, 21 gennaio 2001) è stato un attivista statunitense.

Fu membro del KKK ed è ritenuto responsabile dell'omicidio, verificatosi il 12 giugno del 1963 a Jackson (Mississippi), di Medgar Evers, attivista e leader del movimento per i diritti civili.

Processato per ben tre volte, si giunse ad una condanna al carcere a vita, senza possibilità di libertà anticipata, soltanto nel terzo processo nel 1994, davanti a una giuria di otto neri e quattro bianchi. Morì, infine, a Jackson il 21 gennaio 2001 presso il Policlinico del Mississippi a causa di malattie cardiache, ipertensione e altri disturbi.

Da questo episodio è stato tratto il film L'agguato - Ghosts from the Past a cura di Rob Reiner.

Assassinio di Medgar Evers[modifica | modifica wikitesto]

Il fucile utilizzato da De La Beckwith per uccidere Evers

Il 12 giugno 1963, all'età di 42 anni, De La Beckwith assassinò Medgar Evers, il leader del associazione NAACP per i diritti civili degli afroamericani, mentre questi stava tornando a casa a Jackson, Mississippi. Beckwith si era appostato in strada con un fucile, e sparò a Evers alle spalle.[1] Evers morì un'ora dopo, all'età di 37 anni. Myrlie Evers, sua moglie, e i suoi tre figli, James, Reena e Darrell Evers, si trovavano in casa al momento dell'omicidio. Il figlio Darrell ricordò quella notte: «Eravamo pronti ad accoglierlo, perché ogni volta che tornava a casa per noi era speciale. Viaggiava molto in quel periodo. All'improvviso, abbiamo sentito uno sparo. Sapevamo cosa era successo».[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Medgar Evers, su Federal Bureau of Investigation.
  2. ^ Hansen, Mark. ABA Journal, March 1993, Vol.79, p.26(1); Justice, Glen. "'The Word Is Free': For the Three Children of Civil Rights Martyr Medgar Evers, the Conviction of Their Father's Murderer after 30 Years Has Finally Ended a Lifetime in Limbo. Quietly, Each Is Fulfilling Their Father's Dreams by Living out Their Own", Los Angeles Times, March 20, 1994. Web. May 16, 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN94217632 · ISNI (EN0000 0004 4888 6146 · LCCN (ENn93021587 · GND (DE119187493 · J9U (ENHE987007273856105171
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