Bruno I di Brunswick

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Bruno I, chiamato anche Brunone, (975 circa – 1010 circa) fu conte nel Derlingau, nel Nordthüringgau, nell'Hastfalagau, nel Salzgau, nel gau di Gretinge e nel gau di Mulbeze, con Braunschweig come sua residenza.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si presume che il padre di Bruno fosse il conte Liudolfo († 993). Bruno apparteneva alla dinastia dei Brunonidi.

Nel 990 Bruno era probabilmente[1] un membro dell'esercito sassone inviato dall'imperatrice Teofano a sostenere Mieszko I, duca di Polonia, contro Boleslao II, duca di Boemia, in Slesia[2][3]. Bruno partecipò alle elezioni per il re dei Romani del 1002, dopo la morte di Ottone III, come candidato ed elettore[4]. Quando la sua candidatura fallì, sostenne Ermanno II, duca di Svevia, di cui sposò la figlia nel 1002, Gisella di Svevia[5], che in seguito divenne moglie dell'imperatore Corrado II. Il loro figlio maggiore era Liudolfo (circa 1003-1038). Le notizie di questa sua candidatura al trono sono riportate dalla Vita Bernwardi e Vita Meinwerci[6], ma ciò non risulta da nessuna altra fonte.

Egli era rivale del vescovo di Hildesheim Berenvardo: Tietmaro riferisce che una guardia del corpo di quest'ultimo, di nome Rim, fu prima sfigurato sul cuoio capelluto, poi sulla schiena e infine ucciso da un vassallo di Bruno, Altman di Braunshweig, detto il Giovane[7][8].

Probabilmente egli è da identificare con il Brunone citato da Tietmaro nel VII libro[9][10]: secondo questo, Brunone venne ucciso in casa propria da un certo Milone[11][12].

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1002 Bruno sposò Gisella di Svevia, figlia del duca di Svevia Ermanno II. Ella in seguito si risposò con il duca di Svevia Ernesto I e con l'imperatore salico Corrado II. Essi ebbero:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tietmaro di Merseburgo, Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni, a cura di Piero Bugiani, collana Bifröst, traduzione di Piero Bugiani, Viterbo, Vocifuoriscena, 2020, p. 247, nota 49, ISBN 978-88-99959-29-6.
  2. ^ Tietmaro, Libro IV, 11, in Cronaca di Tietmaro, collana Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo, traduzione di Matteo Taddei, Pisa University Press, pp. 91-92, ISBN 978-8833390857.
  3. ^ Tietmaro di Merseburgo, Libro IV, 11 (9), in Piero Bugiani (a cura di), Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni, collana Bifröst, traduzione di Piero Bugiani, Viterbo, Vocifuoriscena, 2020, p. 247, ISBN 978-88-99959-29-6.
  4. ^ Wolfram 2006, p. 33.
  5. ^ Wolfram 2006, p. 32.
  6. ^ Vita Bernwardi 38 & Vita Meinwerci 7
  7. ^ Tietmaro, Libro VIII, 24, in Cronaca di Tietmaro, collana Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo, traduzione di Matteo Taddei, Pisa University Press, p. 244, ISBN 978-8833390857.
  8. ^ Tietmaro di Merseburgo, Libro VIII, 24 (12), in Piero Bugiani (a cura di), Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni, collana Bifröst, traduzione di Piero Bugiani, Viterbo, Vocifuoriscena, 2020, pp. 685-687, ISBN 978-88-99959-29-6.
  9. ^ Tietmaro, Libro VII, 6, in Cronaca di Tietmaro, collana Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo, traduzione di Matteo Taddei, Pisa University Press, p. 196, ISBN 978-8833390857.
  10. ^ Tietmaro di Merseburgo, Libro VII, 6, in Piero Bugiani (a cura di), Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni, collana Bifröst, traduzione di Piero Bugiani, Viterbo, Vocifuoriscena, 2020, p. 549, ISBN 978-88-99959-29-6.
  11. ^ Tietmaro, Cronaca di Tietmaro, collana Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo, traduzione di Matteo Taddei, Pisa University Press, p. 196, nota 27, ISBN 978-8833390857.
  12. ^ Tietmaro di Merseburgo, Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni, a cura di Piero Bugiani, collana Bifröst, traduzione di Piero Bugiani, Viterbo, Vocifuoriscena, 2020, p. 549, nota 29, ISBN 978-88-99959-29-6.
  13. ^ a b Bruno I su Progetto Terre Medievali
  14. ^ Bruno I su Geneanet

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Herwig Wolfram, Conrad II, 990-1039: Emperor of Three Kingdoms, The Pennsylvania State University Press, 2006.
  • Braunschweigisches Biographisches Lexikon, Appelhans 2006, ISBN 3-937664-46-7
Controllo di autoritàVIAF (EN80582324 · CERL cnp01151136 · GND (DE136195628