Bruno Fedi

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Bruno Fedi
Nascita1896
MortePisa, 24 agosto 1958
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
SpecialitàCappellano militare
GradoTenente
GuerrePrima guerra mondiale
Riconquista della Libia
Invasione italiana dell'Albania
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Bruno Fedi (1896Pisa, 24 agosto 1958) è stato un religioso italiano, membro dell'Ordine francescano e cappellano militare.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Frate minore conventuale, fu anche cappellano militare in Africa. È ricordato in quanto creatore del "Villaggio del Fanciullo" (fondato nel 1948 a Pisa)[1] e della "Città dei Ragazzi".

Fu a lungo cappellano militare, inizialmente nella prima guerra mondiale, poi in Africa Orientale, in Libia ed in Albania.

Egli, oltre ad aprire il convento di San Francesco in Pisa a ragazzi sbandati o provenienti da famiglie molto povere per dare a tutti un aiuto materiale e un'educazione, accolse anche i giovani che seguivano il metodo educativo dello scautismo. Padre Fedi trasformò a questo scopo il convento nel "Villaggio del Fanciullo" e, più tardi, nel 1948, nella "Città dei Ragazzi". Fu così che costruì "una società in miniatura"[2] fatta di regole proprie. Nonostante l'aiuto di numerosi benefattori pisani ed americani, dovette affrontare diversi problemi che derivavano dalle scarse risorse economiche. Affrontando le difficoltà, egli riuscì a trasformare i ragazzi, presi dalla strada totalmente disabituati alla disciplina e sordi a qualsiasi legge morale, in persone che si assoggettavano volontariamente all'autorità di altri ragazzi e che lavoravano per un utile più collettivo che personale. Pure i giovani esploratori scout cercarono di dare una mano e contribuire, per quanto possibile, con varie iniziative. Padre Bruno Fedi non aveva paura di andare controcorrente, se questo significava essere fedele ai suoi principi ed alle sue convinzioni.[3]

Nel 1950 il villaggio creato da Padre Fedi fu oggetto di un cortometraggio intitolato La favola d'oro, presentato al Festival di Venezia[2].

Padre Bruno Fedi morì a 62 anni il 24 agosto del 1958. I suoi diritti di sepoltura (nel cimitero suburbano, campo numero 1, tomba 252), sono stati prorogati di cento anni nel 2009, per disposizione del Comune. A lui a Pisa sono stati dedicati una via ("via Padre B. Fedi"), e un busto con una lapide nel porticato del chiostro del Convento di S.Francesco[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ comune.pisa.it
  2. ^ a b Renzo Castelli, La città rende omaggio a padre Fedi, su lanazione.ilsole24ore.com, La Nazione, 25 maggio 2009. URL consultato il 20 settembre 2021 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013).
  3. ^ Padre Bruno Fedi e la Città dei Ragazzi, a cura di Canestrelli e Zoppi
  4. ^ rondinet.it. URL consultato il 25 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2010).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Padre Bruno Fedi e la Città dei Ragazzi, a cura di Alessandro Canestrelli e Franco Zoppi - Felici Editore, 2000

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]