Breda A.4

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Breda A.4
Descrizione
Tipoaereo da addestramento
Equipaggio2 (pilota ed istruttore)
CostruttoreBandiera dell'Italia Breda
Data entrata in servizio1927
Utilizzatore principaleBandiera dell'Italia Regia Aeronautica
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza8,20 m [1]
Apertura alare10,86 m [1]
Altezza3,10 m [1]
Superficie alare40,0
Carico alare26,5 kg/m²
Peso a vuoto800 kg
Peso carico1 060 kg
Capacità260 kg
Propulsione
Motoreun Colombo 110/D
Potenza130 CV (95,6 kW)
Prestazioni
Velocità max140 km/h
Velocità di stallo60 km/h
Velocità di crociera122 km/h [1]
Autonomia4 500 km [1]
4 h
Tangenza3 500 m
Coefficiente di sicurezza9
Notedati riferiti alla versione A.4 (Colombo)

i dati sono estratti da Annuario dell'Aeronautica Italiana – 1929[2] integrati dove indicato

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Il Breda A.4, citato anche come Breda A4[2], era un aereo da ricognizione ad ala alta a parasole prodotto dall'azienda italiana Società Italiana Ernesto Breda negli anni venti.

Commercializzato sia per il mercato civile, come aereo da turismo, che per quello militare, venne adottato anche dalla Regia Aeronautica che lo utilizzò nelle sue scuole di volo per l'istruzione al conseguimento del primo brevetto di pilota.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Il prototipo apparve nel 1924.

Descrizione tecnica[modifica | modifica wikitesto]

L'A.4 era un velivolo dall'aspetto, per il periodo, tradizionale: monomotore biplano a due posti affiancati e carrello fisso.

La fusoliera era caratterizzata da un unico abitacolo aperto a posti affiancati, destinati all'allievo pilota ed all'istruttore, dotato di doppi comandi e protetto da un parabrezza. Posteriormente terminava in una coda dall'impennaggio tradizionale monoderiva ed i piani orizzontali controventati.

La configurazione alare era biplana, con ala superiore ed inferiore allineate, la prima posizionata alta a parasole, collegata alla fusoliera da due coppie di montanti centrali, la seconda bassa sulla fusoliera, collegate tra loro da due coppie di montanti per lato integrate da tiranti in filo d'acciaio, ed un castello centrale tubolare. Entrambe le ali erano dotate di alettoni.

Il carrello d'atterraggio era fisso ed integrato posteriormente da un pattino di coda.

La propulsione era affidata ad un motore Colombo 110/D da 130 CV (95,6 kW) abbinato ad un'elica bipala in legno a passo fisso.

I velivoli vennero utilizzati anche dalla Scuola di Volo dall'Accademia Aeronautica che aveva sede all'Aeroporto di Capua.

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

A.4
versione di produzione in serie, addestratore biposto, motorizzato con un Colombo 110/D da 130 CV (95,6 kW).
A.4 H.S.
versione equipaggiata con motore Hispano-Suiza.
A.4 H.S. idro
versione idrovolante a scarponi.

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Italia Italia

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Breda A.4 in Уголок неба.
  2. ^ a b Annuario dell'Aeronautica Italiana, Tabella riassuntiva.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jotti da Badia Polesine. Annuario dell'Aeronautica Italiana 1929-1930. Ed. Libreria Aeronautica. Milano (1930)
  • (EN) Michael J. H. Taylor (1989). Jane's Encyclopedia of Aviation. London: Studio Editions, pag. 195.

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