Braula

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Braula
Braula coeca
Classificazione filogenetica
DominioEukaryota
OrdineDiptera
SottordineBrachycera
InfraordineMuscomorpha
CoorteCyclorrhapha
SezioneSchizophora
SottosezioneAcalyptratae
SuperfamigliaCarnoidea
FamigliaBraulidae
GenereBraula
Nitzsch, 1818
Classificazione classica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineDiptera
SottordineBrachycera
CoorteCyclorrhapha
SezioneSchizophora
FamigliaBraulidae
GenereBraula
Nitzsch, 1818
Sinonimi

Entomibia
Costa, 1846
Melitomyia
Bigot, 1885

Nomi comuni

Pidocchi delle api

Specie

Braula Nitzsch, 1818, è un genere di insetti dell'ordine dei Ditteri (Brachycera: Cyclorrhapha: Acalyptratae), appartenente, insieme al genere Megabraula, alla famiglia dei Braulidae.

Importanza[modifica | modifica wikitesto]

Come nella generalità della famiglia, Braula comprende specie associate alle api da un particolare rapporto di commensalismo, denominato cleptoparassitismo: gli adulti vivono sul dorso delle operaie o della regina e all'occorrenza si spostano presso l'apparato boccale per nutrirsi a spese del miele o della pappa reale rigurgitata dall'ospite.

Le larve si sviluppano all'interno di gallerie scavate negli opercoli delle celle del miele e si nutrono a spese di cera e altre sostanze incluse (miele, detriti organici).

Caratteri differenziali e distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Braulidae.

La morfologia è quella tipica della generalità dei Braulidae: si tratta di ditteri secondariamente atteri, privi di occhi, con struttura toracica semplificata e zampe dai tarsi modificati, appiattiti e con unghie trasformate in pettini.

Rispetto a Megabraula, le specie del genere Braula presentano i seguenti caratteri differenziali:

  • corpo di dimensioni mediamente inferiori, non più lungo di 1,7 mm;
  • arista delle antenne composta da un breve e robusto articolo;
  • pettini dei tarsi composti da un minor numero di denti (22-32)
  • addome con scleriti ben sviluppati.

La morfologia dell'addome, insieme alle minori dimensioni, è il carattere differenziale più evidente. Nei primi sei segmenti addominali sono presenti, oltre al tergite e allo sternite, due scleriti laterali simmetrici, detti laterotergiti, che si estendono in parte anche sulla faccia ventrale. I laterotergiti sono ben sviluppati e sclerificati in Braula, contrariamente a Megabraula, in cui sono ridotti e meno robusti. Gli sterniti, pur essendo ridotti, sono presenti (assenti in Megabraula) e, infine, si ha la fusione del primo tergite con il secondo e del primo sternite con il secondo.

La distribuzione, infine, è virtualmente cosmopolita, a differenza di Megabraula, le cui specie sarebbero presenti esclusivamente nel Nepal.

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

La specie più rappresentativa è Braula coeca, ma nel genere sono comprese diverse specie, più o meno diffuse, la cui morfologia è sostanzialmente simile a quella di B. coeca. Alcune di esse sono state sinonimizzate o ridotte a sottospecie di B. coeca, oppure, come nel caso di alcune Braula classificate negli anni trenta da Örösi Pál, non offrono una sufficiente attendibilità a causa della perdita degli esemplari usati come olotipi[1]. Allo stato attuale sono riconosciute come valide cinque specie[2]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Papp (1998), p. 328.
  2. ^ BioSystematic Database of World Diptera (Chiave di ricerca nel campo "Name": Braula).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) László Papp, Family Braulidae, in László Papp e Béla Darvas (a cura di), Contributions to a Manual of Palaearctic Diptera. Volume 3: Higher Brachycera, Budapest, Science Herald, 1998, pp. 325-330, ISBN 978-963-04-8836-5.
  • (EN) Bobbie Vernon Peterson, Braulidae, in James F. McAlpine (a cura di), Manual of Nearctic Diptera, vol. 2, Research Branch, Agriculture Canada, 1987, pp. 913-918, ISBN 0-660-12125-5.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi