Bosquier-Gavaudan

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Bosquier-Gavaudan nel ruolo di Valogne in Le Diable couleur de rose (1798)

Jean-Sébastien-Fulchran Bousquier, detto Bosquier-Gavaudan[1] (Nîmes, 20 giugno 1776Parigi, 5 agosto 1843), è stato un attore teatrale e commediografo francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Bosquier-Gavaudan nacque a Nîmes il 20 giugno 1776.[2]

Membro della famiglia Gavaudan per parte di sua madre, Jeanne-Marie-Émilie,[3] egli era figlio di un produttore di calze di seta della sua città natale.[4][5]

Iniziò a lavorare come mozzo su navi mercantili, prima di scoprire le sue inclinazioni musicali che lo avvicinarono al teatro come cantante.[2][4]

Quando venne osservato da un inviato della Compagnia Montansier,[6] aveva già qualche anno di carriera alle spalle, iniziata recitando al teatro di Nîmes e proseguita al Théâtre Molière parigino nel 1798 in Le Diable couleur de rose di Guillaume Lévrier-Champrion,[4][5] e ricevette nel 1802 l'offerta di andare a recitare al Théâtre des Variétés di Parigi.[2][5][6][7]

La proposta fu accolta favorevolmente da Bosquier-Gavaudan, che restò fedele all'organizzazione Montansier per trent'anni, sposando inoltre una figlia dell'amministratore.[2]

In precedenza dovette partire per l'esercito negli ussari di Chamboran, anche se presto ottenne un permesso speciale come allievo del Conservatorio di Musica.[4]

Nell'arco della sua carriera, Bosquier-Gavaudan si dimostrò un attore versatile, in grado di recitare in tutti i ruoli, brillando soprattutto nelle parti comiche.[2]

Scrisse alcuni vaudevilles, caratterizzati dal buon mestiere, che interpretò lui stesso,[2][7] dimostrandosi un virtuoso tra i cantanti vaudevilles, e distinguendosi per la sua verve, la sua rotondità, la sua allegria, la sua grazia, il suo gusto e la sua purezza.[4][6]

Ha condiviso la moda di Brunet e Tiercelin per lungo tempo.[4]

Inoltre compose anche qualche libretto d'opera comica in collaborazione con altri autori.[2][7]

Bosquier-Gavaudan, dopo aver recitato in commedie per trentasette anni, trentatré dei quali al Théâtre des Variétés, si ritirò nel 1835, all'età di 59 anni, ancora nel pieno delle sue capacità e del suo talento.[4]

Bosquier-Gavaudan aveva sposato una figlia del signor Crétu, ex direttore del Théâtre des Variétés, e della signora Crétu, illustre attrice del teatro Opéra-Comique. Quando lasciò la scena, si trasferì a Batignolles dove aveva acquisito una bella proprietà.[4]

Bosquier-Gavaudan morì a Parigi il 5 agosto 1843.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il cognome "Bousquier" è quello che risulta dall'atto di battesimo dell'artista, che poi lo semplificò in Bosquier, accompagnandolo, nel suo nome d'arte, a quello assai più importante della famiglia canora della madre (de Manne&Ménétrier, p. 296).
  2. ^ a b c d e f g h Bosquier, Jean-Fulchran-Sébastien-Bousquier, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 372.
  3. ^ Le sorelle di sua madre erano state cantanti, anche di un certo rilievo, principalmente presso l'Opéra di Parigi; lo zio Jean-Baptiste-Saveur Gavaudan e sua moglie brillarono, nel primo ventennio del nuovo secolo, all'Opéra-comique, dove si esibirono a lungo anche le sue due sorelle.
  4. ^ a b c d e f g h (FR) Bosquier-Gavaudan, su artlyriquefr.fr. URL consultato il 3 luglio 2020.
  5. ^ a b c (FR) BOSQUIER-GAVAUDAN (Jean-Sébastien-Fulcran Bosquier, dit) 1776-1843, su xn--thtre-documentation-cvb0m.com. URL consultato il 3 luglio 2020.
  6. ^ a b c (EN) The Theatres of Paris, su books.google.it. URL consultato il 3 luglio 2020.
  7. ^ a b c (EN) The Diaries of Giacomo Meyerbeer: The years of celebrity, 1850-1856, su books.google.it. URL consultato il 3 luglio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Cristophe Barbier, Dictionnaire amoureux du théâtre, Plon, 2015.
  • (FR) André Birabeau, Tous feux éteints; souvenirs de théâtre, Monaco, Éditions Pastorelly, 1971.
  • (EN) Martin Banham, The Cambridge Guide to the Theatre, Cambridge, Cambridge University Press., 1995.
  • (FR) Émile Campardon, Les Comédiens du roi de la troupe italienne, Parigi, Berger-Levrault, 1880.
  • (FR) Samuel Chappuzeau, Le Théâtre français, Parigi, Georges Monval, 1876.
  • (FR) Edmond-Denis de Manne e Charles Ménétrier, Jean-Sébastien-Fulchran Bousquier, dit Bosquier-Gavaudan (1776 – 1843), in Galerie historique des Comédiens de la Troupe de Nicolet: Notices sur certains acteurs et mimes qui se sont fait un nom dans les annales des scènes secondaires depuis 1760 jusqu'à nos jours, Lyon, Scheuring, 1869, pp. 296-300.
  • (EN) Edward Forman, Historical Dictionary of French Theatre, Lanham, Scarecrow Press, 2010.
  • (FR) P. L. Jacobs, Le théâtre français, Bruxelles, 1867.
  • (FR) Jacqueline de Jomaron, Le Théâtre en France, Parigi, Armand Colin, 1992.
  • (FR) Augustin Jal, Dictionnaire critique de biographie et d'histoire, Parigi, Henri Plon, 1867.
  • (FR) Dany Porché, Ego-dictionnaire des mots du théâtre, Pietraserena, Dumane, 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Bosquier-Gavaudan, su CÉSAR - Calendrier Électronique des Spectacles sous l'Ancien régime et sous la Révolution, Huma-Num. Modifica su Wikidata
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