Blasto (videogioco)

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Blasto
videogioco
PiattaformaPlayStation
Data di pubblicazione 31 marzo 1998
Zona PAL 1º agosto 1998
GenereSparatutto in terza persona, piattaforme
OrigineStati Uniti
SviluppoSony Interactive Studios America
PubblicazioneSony Computer Entertainment
ProduzioneJonathan Beard, David Poe
DesignJonathan Beard
ProgrammazioneDylan Cuthbert
SceneggiaturaJonathan Beard, Benjamin Harrison, Thomas Tobey, Matt Wickline
MusicheChuck Doud
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputDualShock
SupportoCD-ROM
Fascia di etàELSPA: 11+ · ESRBT · USK: 6

Blasto è uno sparatutto in terza persona platform sviluppato dalla Sony Interactive Studios America[1] e pubblicato dalla Sony Computer Entertainment per la PlayStation nel 1998.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Fuggito dalla Quinta Dimensione, il diabolico tiranno alieno di nome Bosc inizia a conquistare il pianeta Urano, che intende usare come trampolino di lancio per invadere e distruggere il pianeta Terra, intanto che manda il suo esercito al duplice scopo di conquistare l'intero sistema solare e rapire tutte le Donne Spaziali per tutta la galassia. A fermarlo interviene Capitan Blasto, un terrestre muscoloso e anche stupido...

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco è uno sparatutto in terza persona in stile platform, e possiede numerosi elementi tra i quali alcune sezioni tridimensionali rotanti. Gli enigmi del gioco tendono a limitarsi alla semplice "ricerca di un interruttore", ma sono presenti elementi che richiedono l'uso delle varie armi in certe situazioni; queste stesse armi si usano effettivamente contro i nemici, alieni che si teletrasportano intorno al giocatore.

Blasto è uno dei pochi videogiochi per la PlayStation a usare entrambe le levette: quella sinistra muove il personaggio, mentre quella destra permette di correggere la mira delle armi.

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Dopo che il suo sviluppo è iniziato nel 1995, Blasto è stato annunciato nel giugno 1997 all'Electronic Entertainment Expo[2]. In seguito, la data d'uscita è stata spostata nel primo quarto del 1998, senza alcun motivo specificato dalla Sony[3]. Il gioco non possiede alcuna grafica presente nelle librerie grafiche della PlayStation, e usa al loro posto degli oggetti personalizzati e una programmazione di basso livello atta a portare nel gioco dei modelli costruiti nel programma Alias[4].

Era stata annunciata, tramite un promo video incluso nel Dengeki PlayStation D14, anche una versione giapponese del gioco, dal nome Captain Blasto (キャプテンブラスト?, Kyaputen Burasuto)[5], cancellata però per ragioni ignote.

La versione europea PAL presenta un terzo livello cambiato rispetto all'originale, rimosso per via dei limiti di spazio in quanto tale versione includeva varie lingue, tra cui quella italiana[6].

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Personaggio Doppiatore originale Doppiatore italiano
Capitan Blasto Phil Hartman Alessandro Ricci
Ammiraglio Bigshot Ken Grantham
Bosc Dan Mueller Massimo Marinoni

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) News Bits, in GamePro, n. 106, IDG, luglio 1997, p. 21.
  2. ^ (EN) Gaming Gossip, in Electronic Gaming Monthly, n. 95, Ziff Davis, giugno 1997, p. 26.
  3. ^ (EN) Blasto Pushed to Early '98, in GamePro, n. 111, IDG, dicembre 1997, p. 28.
  4. ^ (EN) NG Alphas: Blasto, in Next Generation, n. 31, Imagine Media, giugno 1997, pp. 56–60. URL consultato il 25 novembre 2020.
  5. ^ Filmato audio (JA) Demo Movies (Dengeki Playstation D14), su YouTube, 17 giugno 2018, a 5 min 25 s. URL consultato il 25 novembre 2020.
  6. ^ (EN) Blasto, su The Cutting Game Floor. URL consultato il 25 novembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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