Bettiscombe

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Bettiscombe
distretto
Bettiscombe – Veduta
Bettiscombe – Veduta
Chiesa parrocchiale di St Stephen
Localizzazione
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
   Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
RegioneSud Ovest
Contea Dorset
Territorio
Coordinate50°47′46.32″N 2°51′17.64″W / 50.7962°N 2.8549°W50.7962; -2.8549 (Bettiscombe)
Abitanti50[2]
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+0
Cartografia
Mappa di localizzazione: Regno Unito
Bettiscombe
Bettiscombe
Bettiscombe vista da nord (chiesa visibile a media distanza, a sinistra)

Bettiscombe è un piccolo villaggio e parrocchia civile nella parte occidentale del Dorset, in Inghilterra, situata nella Marshwood Vale, a 6,4 km ad ovest di Beaminster. La stima di metà anno del Dorset County Council del 2013 sulla popolazione della parrocchia civile è di 50 abitanti.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale, dedicata a Santo Stefano, ha due finestre nel presbiterio e forse una nella torre ovest risalente al 1400 circa, sebbene il resto della struttura sia stato ricostruito nel 1862.[3]

La leggenda del teschio urlante[modifica | modifica wikitesto]

Bettiscombe Manor, una casa padronale nel villaggio, è conosciuta come "La casa del teschio urlante" a causa di una leggenda risalente al XVII secolo. Anche altre storie di fantasmi sono associate al maniero. La leggenda sostiene che il teschio sia quello di uno schiavo giamaicano appartenuto a John Frederick Pinney.

Azariah Pinney e la sua famiglia fu cacciato dalle loro tenute a Nevis e fece ritorno nella casa di famiglia di Bettiscombe Manor nel 1830, accompagnato da uno schiavo nero.[4] Mentre era al servizio del suo padrone, il servo si ammalò gravemente di sospetta tubercolosi. Mentre giaceva morendo, il servo giurò che non avrebbe mai riposato a meno che il suo corpo non fosse tornato nella sua terra natale di Nevis, ma quando morì, John Frederick Pinney si rifiutò di pagare per una sepoltura così costosa e fece invece seppellire il corpo nel cimitero della chiesa di Santo Stefano. Dopo la sepoltura, la sfortuna ha afflitto il villaggio per molti mesi e si sono sentite urla e pianti provenienti dal cimitero. Altri rumori furono segnalati dalla casa padronale, come il crepitio delle finestre e le porte che sbattevano da sole. Gli abitanti del villaggio andarono nel maniero per chiedere consiglio. Il corpo del servo fu riesumato e il corpo portato nella casa padronale. Nel corso del tempo lo scheletro è scomparso da tempo, ad eccezione del cranio che è rimasto nella casa per secoli.

Nel 1963 un professore di anatomia umana e comparata presso il Royal College of Surgeons dichiarò che il cranio non era quello di un uomo di colore ma quello di una donna europea di età compresa tra i venticinque e i trent'anni.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Parish Population Data, su dorsetforyou.com, Dorset County Council, 20 gennaio 2015. URL consultato il 24 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2014).
  2. ^ [1]
  3. ^ 'Bettiscombe', in An Inventory of the Historical Monuments in Dorset, Volume 1, West (London, 1952), pp. 28–29, in British History Online, University of London. URL consultato l'11 maggio 2015.
  4. ^ Vincent Hubbard, Swords, Ships & Sugar, Premiere Editions International, 2002, pp. 170–172, ISBN 978-1-891519-05-5.
  5. ^ Roland Gant, Dorset Villages, Robert Hale Ltd, 1980, p. 111, ISBN 0-7091-8135-3.

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