Bergogna

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Bergogna
insediamento
(SL) Breginj
Bergogna – Veduta
Bergogna – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Slovenia Slovenia
Regione statisticaGoriziano
ComuneCaporetto
Territorio
Coordinate46°15′46.08″N 13°25′40.08″E / 46.2628°N 13.4278°E46.2628; 13.4278 (Bergogna)
Altitudine576,1 m s.l.m.
Superficie19,08 km²
Abitanti251 (2002)
Densità13,16 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale5223
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Slovenia
Bergogna
Bergogna

Bergogna[1][2][3][4][5][6][7] (in sloveno Breginj[6], in friulano Bergogne[8]) è un paese della Slovenia, insediamento (naselje) del comune di Caporetto.

La località è situata nell'alta valle del fiume Natisone a 576.1 metri s.l.m. ed a 2.5 chilometri dal confine italiano.
Al centro del paese c'è la chiesa di S. Nicola (Sv. Nikolaj), mentre a nordovest del paese vi è la chiesa di S. Maria della Neve (Marjia Snežna).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Monti principali[modifica | modifica wikitesto]

Nizki vrh, 1488 m;[9] Mali Muzec, 1612 m;[10] Gabrovec[11] (Veliki Muzec), 1630 m; Monte Stol, 1673 m.[12]

Corsi d'acqua[modifica | modifica wikitesto]

Fiume Natisone (Nadiža); Rio Nero (Črni potok); torrente Bela.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, e la parentesi del Regno ostrogoto, a seguito della Guerra gotica (553) promossa dall'imperatore Giustiniano I entrò a far parte dei domini bizantini.
Dopo la calata, nel 568, attraverso la Valle del Vipacco nell'Italia settentrionale dei Longobardi, seguiti poi da popolazioni slave, entrò a far parte del Ducato del Friuli.

In seguito alla caduta del regno longobardo e alla sua inclusione nei domini di Carlo Magno, nel 781 il Ducato del Friuli venne riorganizzato su base comitale nel Regnum Italiae affidato da Carlo al figlio Pipino; nell'803 venne istituita la Marchia Austriae et Italiae che comprendeva il Friuli, la Carinzia, la Carniola e l'Istria. Nell'828 l'imperatore Ludovico divise la Marca Orientale (o del Friuli) in quattro contee: Verona, Friuli, Carniola e Istria (comprendente il Carso e parte della Carniola interna); in seguito al Trattato di Verdun, nell'843, le contee di Istria e Friuli (conglobate nella “Marca d'Aquileia”) entrarono a far parte del Regnum Italicum[13] poi, nel 951, della Marca di Verona e Aquileia; dopo un'iniziale sottomissione al Ducato di Baviera dal 952, nel 976 passò al Ducato di Carinzia appena costituito dall'imperatore Ottone II.

Nel 1077 passò al Principato ecclesiastico di Aquileia.
Con la caduta del Patriarcato di Aquileia passò nel 1420 (formalmente nel 1445) alla Repubblica di Venezia.
A seguito del Trattato di Noyon (1516) la Serenissima perse l'alta valle del fiume Isonzo e quindi la Gastaldia di Tolmino, a favore della Contea di Gorizia e Gradisca che già dal 1500 era sotto dominio asburgico; fu così che Bergogna rimase sotto dominio veneziano al confine con i domini asburgici[14][15] facendo parte della cosiddetta Slavia friulana.

Caduta la Serenissima, con la pace di Pace di Presburgo tutti gli ex domini veneziani passarono al Regno d'Italia napoleonico, compresa Bergogna; la successiva Convenzione di Fontainebleau e il trattato di Schönbrunn (1809) confermarono poi tale assegnazione fino al 1814.

Col Congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano asburgica, sempre nella Contea di Gorizia e Gradisca, inquadrata a sua volta dapprima nel Regno d'Illiria e poi dal 1849 nel Litorale austriaco. In questo periodo costituì un comune autonomo, che comprendeva anche il centro abitato di Long (Logje).[16][17] Dal 1866 divenne una località al confine[18] col Regno d’Italia, sempre comune autonomo che comprendeva anche il comune catastale di Robedischis (o Robedisce, sl. Robidišče),[6][19] oggi sempre nell'attuale comune di Caporetto.

Dopo la prima guerra mondiale, con le medesime frazioni del periodo asburgico, fu comune autonomo della provincia del Friuli[7] per poi passare, nel 1927, alla neocostituita provincia di Gorizia[20]; nello stesso anno vi fu aggregato il soppresso comune di Sedula[21]. Al 1936 dunque il comune di Bergogna includeva, oltre alle già citate frazioni di Loghie/Longo (Logje) e Robidischie/Robedischis (Robidišče), anche i centri abitati di Sedula (Sedlo), Stanovischie/Stanovischis (Stanovišče), Homez (Homec) e Podbela/Sant'Elena al Natisone (Podbela), per una popolazione complessiva di duemila abitanti.[22][23]

Durante la seconda guerra mondiale il territorio del Comune fu soggetto alla Zona d'operazioni del Litorale adriatico (OZAK) tra il settembre 1943 e il maggio 1945. Sul suo territorio fu inoltre attiva la Resistenza friulana con la partecipazione delle Brigate Garibaldi e delle Brigate Osoppo[24].

Tra il maggio 1945 e il 1947 il comune, trovandosi a ovest della Linea Morgan, fece parte della Zona A della Venezia Giulia sotto il controllo Britannico-Americano del Governo Militare Alleato (AMG); in seguito ai Trattati di Parigi passò alla Jugoslavia. Dal 1991 fa parte della Slovenia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cfr. il toponimo "Bergogna" a p. 55 sull'Atlante geografico Treccani, vol I, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
  2. ^ Touring Club Italiano, Nuovissimo atlante geografico mondiale, Touring Editore, Borgaro Torinese (TO) 2001, tav. 35.
  3. ^ Nuovissima carta regionale stradale 1:200000 Friuli Venezia Giulia, Strade Demetra, 2000.
  4. ^ Atlante stradale d'Italia, Touring Editore, 1998, tav. 13.
  5. ^ Nuovo atlante Treccani, vol. Cartografia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Milano 1995, tav. 13.
  6. ^ a b c Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1910, su austriahungary.info. URL consultato il 27 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2014).
  7. ^ a b Regio decreto 29 marzo 1923, G.U. 27 aprile 1923, n.99
  8. ^ (FUR) Grant Dizionari Bilengâl Talian Furlan, su arlef.it.
  9. ^ Nizki vrh, su hribi.net.
  10. ^ Monte Muzec(Musc), su pdkobarid.com. URL consultato il 10 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2015).
  11. ^ Cartografia di base DeAgostini, su pcn.minambiente.it.
  12. ^ Stol, su pdkobarid.com.
  13. ^ Il Friuli e l'Istria nell'impero carolingio con le tre principali suddivisioni dell'anno 843
  14. ^ Bergogna veneziana sul confine in: Der Gœrzer Kreis und der Triester Kreis, Entworfen und Gezeichnet von J. K. Kindermann, gestochen zu Wien von Ch. Juncher – Verlegt bey Franz Xaver Miller – Buchhændlern zu Grætz, 1797
  15. ^ rielaborazione G.I.S. con i confini attuali e quelli del Josephinische Landesaufnahme (1763-1787), in Isonzo-Soča n.79/80 – Ottobre/Novembre 2008, pg. 18-22, “La Contea di Gorizia tra vecchi e nuovi confini”, Michele Di Bartolomeo
  16. ^ Gemeinde Bergogna, su vac.sjas.gov.si.
  17. ^ Geoportale della Repubblica Slovena - archivio ZKN, su gis.gov.si.
  18. ^ Flitsch (1912) - K.u.K. Militärgeographisches Institut - 1:75 000 - ZONE 20 – KOL IX
  19. ^ Relazione alla Dieta provinciale della principesca Contea di Gorizia e Gradisca sulla gestione della Giunta Provinciale dall'ultima sessione fino al 15 novembre 1886,, Gorizia, Giunta provinciale, 1886, p. 72.
  20. ^ Archivio di Stato di Gorizia, su archiviodistatogorizia.beniculturali.it. URL consultato il 12 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2010).
  21. ^ Regio Decreto 1º dicembre 1927, n. 2345
  22. ^ Censimento della popolazione del Regno d'Italia (1 dicembre 1921) (PDF), 3 "Venezia Giulia", 1926, p. 19.
  23. ^ 2.32: Provincia di Gorizia (PDF), in 8. Censimento generale della popolazione : 21 aprile 1936, 2: Province., 1937, p. 11.
  24. ^ Primo Cresta, Un partigiano dell'Osoppo al confine orientale, Del Bianco Editore, 1969.

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