Benedetta Buccellato

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Benedetta Buccellato (Roma, 17 febbraio 1953[1]) è un'attrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Roma, nel 1968 la sua famiglia si è trasferita a Salerno dove ha avuto le prime esperienze teatrali e dove ha frequentato la Facoltà di Lettere classiche dell'Università[2], laureandosi in Storia del teatro e dello spettacolo[3]. Terminati gli studi universitari, è ritornata a Roma[2], dove si è diplomata all'Accademia nazionale d'arte drammatica[4]. Ha debuttato in teatro nel 1975 come Ofelia in Amleto di Carmelo Bene (da Shakespeare a Laforgue) di Carmelo Bene[5][6].

Da allora è stata la protagonista femminile in oltre cinquanta produzioni teatrali, diretta da importanti registi italiani (Maurizio Scaparro, Andrea Camilleri, Luca Ronconi, Egisto Marcucci, Elio Petri – prima e unica regia teatrale[7] –, Antonio Calenda, Aldo Trionfo, Luigi Squarzina, Franco Zeffirelli, Enrico Maria Salerno, Giorgio Albertazzi) e stranieri (Benno Besson, Micha van Hoecke, Jerzy Stuhr).

Nel 1995, con Francesco Origo, Sara Bertelà e Valerio Binasco, ha costituito la compagnia I Durandarte, che ha portato in scena Re Cervo di Carlo Gozzi[8].

Autrice teatrale e radiofonica, tra i suoi testi rappresentati: La trasvolata di Italo Balbo, con Anna Marchesini; Valzer viola, regia di Umberto Marino (1981); La Pizia, da Friedrich Dürrenmatt, regia di Francesco Origo (1990)[9]; Marchas e Pitolet, regia di Francesco Origo (1991); la trilogia Qualcosa di nero (2005)[10], Qualcosa di verde (2006)[11] e Qualcosa di rosso (2007)[12], regia dell'autrice.

È stata per otto anni presidente della Fondazione Nicolò Piccolomini per l'Accademia d'arte drammatica, istituto pubblico di assistenza e beneficenza per gli artisti teatrali anziani e indigenti[13]. È segretario generale della ApTI - Associazione per il Teatro Italiano[14][4] e docente di Tecniche della recitazione all'Accademia nazionale d'arte drammatica "Silvio D'Amico"[4].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È attualmente sposata al giornalista Massimo Mascini. È stata sposata con l'attore e regista Francesco Origo (Casella, 1959 - Alessandria, 2022)[15], conosciuto nell'allestimento dello spettacolo La donna serpente[8], dal quale nel 1988 ha avuto un figlio, Giovanni Battista[16].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • È stata lei, regia di Francesca Archibugi (2013)
  • La notte del professore, regia di Giovanni Battista Origo (2016)
  • Gong!, regia di Giovanni Battista Origo (2017)

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Prosa televisiva Rai[modifica | modifica wikitesto]

Radio[modifica | modifica wikitesto]

  • La bestia dei Rivière, testo e regia di Lorenza Codignola, 6 novembre 1979.
  • Fine millennio, di Antonio Altomonte, regia di Giancarlo Sammartano, 10 dicembre 1980.
  • Acqua alta, di Günter Grass, regia di Giancarlo Sammartano, 19 febbraio 1981.
  • L'amore mori..., di Giuseppe Amar, regia di Luciano Paesani, 8 e 15 maggio 1981.
  • Valzer viola, di Benedetta Buccellato, regia di Umberto Marino, 9 novembre 1981.
  • Cheri, di Colette e Léopold Marchand, regia di Gerardo Vignoli, 12 ottobre 1985.
  • Il ritardo, di Vittorio Rossi, regia di Luciano Paesani, 22 gennaio 1986.
  • Che disgrazia l'ingegno!, di Aleksandr Sergeevič Griboedov, regia di Ida Bassignano, 9 aprile 1986.
  • La ragazza di campagna, di Clifford Odets, regia di Giancarlo Sammartano, 10 maggio 1986.
  • Assassinio nella cattedrale, di T. S. Eliot, regia di Angela Bandini, 24 dicembre 1988.
  • 06.7016484, testo e regia di Umberto Marino, 25 febbraio 1991.
  • L'anno prossimo alla stessa ora, di Bernard Slade, regia di Daniela Ardini, 2 gennaio 1993.
  • Voglia di padre, di Dario Piana, regia di Guido Maria Compagnoni, 65 puntate, 1995

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco Artisti Settore Audiovisivo Rappresentati da Nuovo IMAIE (al 31/01/2014) (PDF), su areasoci.nuovoimaie.it, IMAIE. URL consultato il 16 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2015).
  2. ^ a b Erminia Pellecchia (a cura di), 50x70 - Immagini di Salerno dal 1974 al 1980 di Gaetano Mansi, Marte editrice, 2022, pp. 28-29, ISBN 9788864971322.
  3. ^ Benedetta Buccellato, su sipario.it, 16 maggio 2011.
  4. ^ a b c Benedetta Buccellato, su accademiasilviodamico.it.
  5. ^ Roberto De Monticelli, Il Pierrot-Amleto di Bene, su Corriere della Sera, 30 ottobre 1975, p. 17.
  6. ^ Amleto, Carmelo Bene, su nuovoteatromadeinitaly.sciami.com, 5 settembre 2016.
  7. ^ Roberto De Monticelli, L'America odio-amore di Miller, su Corriere della Sera, 25 gennaio 1981, p. 17.
  8. ^ a b Alessandro Tinterri, Ricordo di Francesco Origo, su drammaturgia.fupress.net, 12 agosto 2022.
  9. ^ Marco Caporali, Giovani assenti e mostri sacri (PDF), su l'Unità, 3 novembre 1990, p. 23.
  10. ^ La casalinga sogna il «Family show», su Corriere della Sera, 13 dicembre 2005.
  11. ^ Dorian Gray scopre l'eterna giovinezza nella commedia di Bendetta Buccellato, su Corriere della Sera, 3 ottobre 2006.
  12. ^ Qualcosa di rosso, su 060608.it, 6 novembre 2007.
  13. ^ Consiglio di Amministrazione, su fondazionepiccolomini.it.
  14. ^ È nata l'Associazione per il Teatro Italiano, su ateatro.it, 12 aprile 2005.
  15. ^ Paola Provenzali, E' morto l’attore e regista genovese Francesco Origo. Aveva fondato a Cagliari la compagnia Càjka, su Il Secolo XIX, 12 aprile 2022.
  16. ^ Lina Agostini, Vocazione attrice, in TV Radiocorriere, anno 68, n. 31, Nuova ERI, 1991, p. 29.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Le Teche Rai, la prosa televisiva dal 1954 al 2008
  • Il Radiocorriere

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]