Beastly Boyz

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Beastly Boyz
Titolo originaleBeastly Boyz
PaeseCanada, Stati Uniti d'America
Anno2006
Formatofilm TV
Genereorrore
Durata74 min
Lingua originaleinglese e francese
Rapporto1,85 : 1
Crediti
RegiaDavid DeCoteau
SoggettoDavid Grove e David DeCoteau
SceneggiaturaDavid Grove
Interpreti e personaggi
FotografiaTodd Turner
MontaggioDavid DeCoteau
MusicheJoe Neves Silva
ScenografiaDavid DeCoteau
ProduttoreDavid DeCoteau
Casa di produzioneRapid Heart Pictures
Prima visione
Data10 gennaio 2006[1]
Rete televisivahere!

Beastly Boyz è un film televisivo del 2006, diretto da David DeCoteau.[1][2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Rachel, una bellissima giovane artista, viene uccisa nella sua isolata casa sul lago da un gruppo di assassini. Suo fratello Travis giura di vendicarsi punendo i suoi assassini uno ad uno anche se questo gli costerà la sua anima e guidato dalla voce spettrale della sorella che gli ordina di vendicarsi brutalmente, si mette a dare loro la caccia.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Fu il primo film ad essere distribuito dalla sua etichetta Rapid Heart Extreme.[3] Il film è stato trasmesso sul canale televisivo here!, un canale incentrato su tematiche LGBT.[4][5]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Come indicato da DeCoteau, Beastly Boyz è la più bizzarra e provocatoria delle sue opere. Nel film viene infatti discusso, tra gli altri, il tema del bondage e vengono mostrate scene eloquenti di bestialità[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Beastly Boyz: A Twisted Tale of Revenge (2006) Archiviato il 19 settembre 2010 in Internet Archive., New York Times
  2. ^ Interview With David DeCoteau Archiviato il 25 settembre 2008 in Internet Archive., Logo Online
  3. ^ David DeCoteau interview (2006) Archiviato il 19 agosto 2008 in Internet Archive., MJ Simpson
  4. ^ Beastly Boyz, gaywired.com
  5. ^ Archived copy, su heretv.com. URL consultato il 20 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2009)., here! Network press release
  6. ^ "David DeCoteau Interview (2006)", su mjsimpson.co.uk. URL consultato il 12 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2008).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]