Battaglia di Flochberg

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Battaglia di Flochberg
Rovine del castello di Flochberg
Data8 febbraio 1150
LuogoFlochberg
EsitoVittoria degli Hohenstaufen
Schieramenti
Hohenstaufen Welfen
Effettivi
5 contingenti
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La battaglia di Flochberg ebbe luogo l'8 febbraio 1150 tra le truppe regie al comando di Enrico (VI), figlio del re Corrado III, e le truppe di Guelfo VI. La vittoria regia pose fine al conflitto in corso tra le due casate nobiliari.

La battaglia[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del 1150, i Welfen invasero i possedimenti degli Hohenstaufen nel ducato di Svevia. Il re Corrado III inviò allora suo figlio Enrico (VI) e gli affidò il comando supremo di 5 contingenti dell'esercito. Partì con loro dal castello di Harburg. La battaglia ebbe luogo presso il castello Flochberg, attaccato da Guelfo VI, l'8 febbraio 1150. Enrico (VI) ordinò ai suoi cavalieri più veloci di tagliare la via di fuga del nemico. Alla fine riuscì a sconfiggere Guelfo VI e a catturare circa 300 cavalieri. Guelfo VI riuscì a fuggire sotto la copertura della notte con solo alcuni dei suoi cavalieri[1].

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la battaglia, il re Corrado III si consultò con i principi su come procedere contro lo sconfitto Guelfo VI, che inizialmente non rinunciò alla lotta e tenne fede all'alleanza con il re Ruggero II di Sicilia[2]. Un accordo di pace finale fu probabilmente raggiunto il 24 settembre 1150 all'Hoftag a Langenau vicino ad Ulma. In base a ciò, Guelfo VI si impegnò a non compiere in futuro ulteriori azioni contro Corrado III, che in cambio rilasciò i 300 seguaci catturati. Inoltre, Corrado diede a Guelfo le rendite[Dubito che abbia ceduto tutte le rendite; traduzione da migliorare] dei Königsgut, nonché il patrimonio di Mertingen, che aveva ricevuto dal vescovo Corrado di Passavia in cambio della promessa - poi non mantenuta - di trasferirgli beni situati nella sua diocesi come compensazione[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]