Batis di Lampsaco

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Batis di Lampsaco (... – III secolo a.C.) è stata una filosofa greca antica, allieva di Epicuro.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu sorella di Metrodoro e moglie di Idomeneo[1]. Quando suo figlio morì, Metrodoro le scrisse per consolarla[2] affermando che "tutto il Bene dei mortali è mortale"[2] e che "c'è un certo piacere affine alla tristezza, e una persona dovrebbe dare ad esso la caccia in momenti come questi"[3]. Inoltre lo stesso Epicuro, alla morte di Metrodoro avvenuta nel 277 a.C., scrisse una lettera a Batis[4].

Nei papiri di Ercolano sono stati rinvenuti, tra gli altri, alcuni frammenti di lettere che potrebbero essere stati composti da Batis[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, X 23
  2. ^ a b Seneca, Lettere a Lucilio, (EN) XCVIII 9
  3. ^ Seneca, Lettere a Lucilio, (EN) XCIX 25; Platone, Fedone, 59a
  4. ^ Papiri di Ercolano, 176
  5. ^ H. Klauck, D. Bailey, Ancient Letters And the New Testament: A Guide to Context And Exegesis, 2006, Baylor University Press, pag. 154

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]