Bartolomeo Fenaroli Avogadro
Bartolomeo Fenaroli Avogadro (Rudiano, 15 marzo 1796 – Brescia, 10 novembre 1869) è stato un politico italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Figlio del conte Girolamo Fenaroli Avogadro, e della contessa Barbara Agosti nasce a Rudiano nel 1796. Studia con il fratello Ippolito nel collegio Tolomei di Siena. Fu Podestà di Brescia dal 1829 al 1838 segnalandosi per l'abilità amministrativa e per la generosità dimostrata durante il colera del 1836 (per questo gesto gli fu dedicato una lapide commemorativa in piazza della Loggia).[1]
Fu Ciambellano di Sua Maestà Reale Apostolica, decorato nel 1836 dell'Imperiale Ordine Austriaco della Corona di Ferro e conte dell'impero. Sposa Beatrice Maffei Erizzo, della casata principesca veneziana, da cui avrà Girolamo, Livia, Barbara e Paolina. Muore a Passirano la notte del 10 novembre 1869 per un colpo di epilessia.[2]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Chi era Costui - Scheda di Bartolomeo Fenaroli
- ^ A. Fappani, Enciclopedia Bresciana, 1981.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Fenaroli Avogadro (Famiglia Bresciana)
- Villa Fenaroli
- Avogadro (famiglia bresciana)
- Girolamo Fenaroli Avogadro
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